mercoledì 22 dicembre 2021

“La musica dell’anima” di Annabella Michaels

TITOLO: La musica dell’anima (Titolo originale “Music of the Soul”)
SERIE: Souls of Chicago #2
AUTORE: Annabella Michaels
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Alex Krebs
“La musica dell’anima”, secondo volume della serie “Souls of Chicago”, prosegue nella narrazione delle vicende sentimentali dei tre fratelli Greene. Questa volta l’attenzione è concentrata su Carter, il fratello gemello di Caleb, protagonista del primo volume. Abbiamo già avuto modo di conoscere il profondo legame tra i due fratelli, la loro capacità di avvertire le reciproche sensazioni, come se le stessero provando in prima persona. Quel particolare dono si era rivelato fondamentale nel momento in cui aveva permesso a Caleb di intuire che Carter era in pericolo, intrappolato tra le fiamme di un devastante incendio.
Questo secondo romanzo prende, quindi, avvio subito dopo quell’incendio, con Carter in ospedale, in preda a una profonda frustrazione a causa delle ferite riportate a una mano che potrebbero impedirgli di suonare e proseguire nella sua carriera musicale. Ryan, il vigile del fuoco che gli ha salvato la vita, si reca a fargli visita per rivederlo e accertarsi delle sue condizioni, ma rimane sconvolto a causa dell’atteggiamento aggressivo del ragazzo che, furioso, non esita a mandarlo via. Quando Carter si rende conto di ciò che ha fatto pensa che sia ormai troppo tardi per rimediare. Nei cinque mesi successivi recupera completamente l’uso della mano grazie alla fisioterapia e alla sua grande forza di volontà, ma non riesce a smettere di pensare a quel bellissimo uomo che gli ha permesso di scampare alla morte. Si sente in colpa, vorrebbe rivederlo per potersi scusare, anche se è convinto che Ryan non voglia più avere a che fare con lui, e continua a rinviare quella telefonata nonostante conservi gelosamente un biglietto con il suo numero di cellulare. Ma poi un evento casuale permette ai due ragazzi di incontrarsi, di chiarirsi e di capire quanto siano attratti l’uno dall’altro. Tra dubbi e paure iniziano a frequentarsi, consapevoli che nessuno dei due vuole una semplice avventura.
Annabella Michaels, con questo romanzo, conferma la sua capacità di raccontare e far vivere ai lettori le intense emozioni provate dai propri personaggi, con la sua scrittura precisa e coinvolgente. Carter Greene e Ryan Marshall sono senza alcun dubbio due protagonisti meravigliosi, cesellati in modo da far emergere tutta la profondità delle loro sensazioni, una coppia che vive con passione il proprio rapporto, sempre più solido e imprescindibile.
Ho amato molto le tante sfumature del carattere di Carter, un ragazzo che quando esprime il proprio amore lo fa senza riserve e che da sempre considera come essenziali due cose, la sua famiglia e la sua musica. Il suo sogno è diventare un cantare professionista e avere successo insieme alla sua band, per cui continua a scrivere musica e a esibirsi in vari locali, in attesa della grande occasione. Con il suo atteggiamento malizioso e disinvolto, vive in modo estremamente libero la sua sessualità passando da un ragazzo all’altro senza soffermarsi su nessuno, convinto che le relazioni amorose non siano la sua priorità. Questo almeno fino a quando suo fratello Caleb non trova in Giovanni la sua anima gemella spingendo anche lui a cercare qualcuno di speciale nella propria vita. E la forte connessione sperimentata con Ryan la notte dell’incendio, con quello sguardo intenso che rimane impresso nella mente, è l’elemento decisivo che spinge Carter a lasciar perdere le avventure occasionali e a concentrarsi su un’unica persona da amare.
Anche Ryan è un protagonista che si fa particolarmente amare, con la sua radicata gentilezza, la malinconia derivante dall’aver sempre vissuto in solitudine, dopo aver perso suo nonno, l’unico familiare che si era preso cura di lui fin da piccolo, il suo desiderio di famiglia e fratellanza che lo spinge a diventare un vigile del fuoco, la sua voglia di una relazione seria che lo induce a rifiutare avventure e inutili appuntamenti combinati.
È chiaro fin da subito che quello tra Ryan e Carter è un incontro tra due anime gemelle, considerato che entrambi desiderano in fondo la stessa cosa, amare qualcuno. L’evoluzione del loro rapporto è, quindi, particolarmente emozionante. Forti della loro intensa connessione, entrambi inizialmente cercano di esplorare le rispettive fantasie (alcune delle quali rimangono tali), lasciandosi andare a una bollente passione, ma ben presto capiscono che ciò che desiderano realmente è esserci sempre l’uno per l’altro. Ho ammirato il modo con cui entrambi cercano di maturare all’interno della loro relazione, di superare gli ostacoli e di diventare, al momento opportuno, l’uno il sostegno dell’altro.
Sono molti i temi affrontati in questo romanzo, tra cui l’omofobia, la sensazione di essere parte di una famiglia a prescindere dai legami di sangue, la difficoltà di coniugare la propria carriera con la vita sentimentale. E l’autrice con il suo talento riesce a trattare tutto questo nel modo giusto, con un buon equilibrio tra l’asprezza di alcune realtà drammatiche e la dolcezza dei sentimenti dei suoi protagonisti che si amano con passione e dedizione.
“La musica dell’anima” è, dunque, un romanzo speciale, una storia d’amore intensa di due anime che si incontrano in un momento drammatico, ma che sanno riconoscersi e ritrovarsi al momento giusto per poter sviluppare un legame indissolubile.

VALUTAZIONE 5/5

domenica 19 dicembre 2021

“Condotta indecorosa” di L.A. Witt

TITOLO: Condotta indecorosa (Titolo originale: “Conduct Unbecoming”)
SERIE: Conduct Unbecoming #1
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Cornelia Grey
“Condotta indecorosa” è il primo volume dell’omonima dilogia con cui L.A. Witt ci porta nell’isola giapponese di Okinawa narrandoci le avventure sentimentali di alcuni militari della Marina, spesso ostacolate dalle rigide regole militari, anche dopo l’abolizione del DADT che di fatto impediva agli appartenenti a qualunque ramo dell’esercito di dichiarare la propria omosessualità o bisessualità.
La storia narrata in questo primo romanzo vede come protagonisti Eric Randall e Shane Connelly, due uomini affascinanti e tenaci, entrambi trentacinquenni, che hanno speso quasi sedici anni della loro vita nel costruire una soddisfacente carriera all’interno della Marina, ma che non esitano a mostrare le loro fragilità, legate soprattutto al rimpianto di aver trascorso troppo tempo lontano dai propri figli.
Eric è un sottufficiale di prima classe che dovrà trascorrere tre lunghi anni a Okinawa in missione e ciò implica il dover stare per un lunghissimo periodo lontano da sua figlia Marie, di diciassette anni. Confinato in un luogo di cui ignora la lingua e le abitudini e in cui non conosce nessuno, cerca di ovviare alla solitudine e allo stress cercando qualche avventura in un locale gay. Shane è un ufficiale con il grado di comandante, è divorziato da quattro anni, due figli piccoli con cui riesce a parlare pochissimo, da alcuni anni è di base in Giappone. Dopo alcune relazioni fallimentari, si limita a cercare avventure di una notte. Tuttavia, l’incontro tra questi due uomini è destinato a diventare molto più di un semplice rapporto occasionale.
L.A. Witt conferma il suo talento con una scrittura coinvolgente, accattivante e ricca di sensualità. Ho amato il modo con cui l’autrice ha delineato il rapporto tra Eric e Shane, a partire dal loro primo passionale incontro che si rivela sorprendente per entrambi e rimane impresso nelle loro menti al punto tale da impedire loro di pensare ad altro per i giorni successivi. Nel momento in cui si rivedono capiscono che una qualsiasi relazione tra loro potrebbe essere un rischio per le rispettive carriere, considerata la rigida regola militare che impedisce a ufficiali e sottoufficiali di familiarizzare, come se appartenessero a caste separate. Ma nonostante questo decidono che vale la pena correre qualsiasi rischio, considerato che nelle loro vite hanno già rinunciato a tanto, per cui non sono disposti a fare a meno della reciproca compagnia.
Il romanzo ha uno sviluppo decisamente originale, considerato che molti degli appuntamenti tra Eric e Shane, che si svolgono nella più assoluta discrezione, rappresentano un modo per l’autrice di descrivere le bellezze di Okinawa, che si rivela un luogo suggestivo, pittoresco e ricco di storia. Tuttavia, ciò che mi ha emozionato è stato soprattutto il modo con cui questi due uomini si sono svelati reciprocamente, parlando delle loro vite, dei loro rimpianti e fallimenti. Entrambi hanno dovuto affrontare sacrifici e pericoli, hanno sofferto per la lontananza dai propri figli e spesso i loro rapporti sentimentali sono stati fortemente danneggiati dalle continue missioni militari e dagli obblighi di riservatezza.
Eric e Shane capiscono ben presto che il loro rapporto va oltre la mera attrazione fisica: la loro passione totalizzante, le conversazioni, che svelano tanti interessi comuni, la reciproca positiva influenza, sono tutti elementi con cui l’autrice cementa questo rapporto che, nonostante le incertezze e le paure, diventa ormai imprescindibile.
“Condotta indecorosa” è, dunque, un romanzo bellissimo ed emozionante, ricco di spunti interessanti, che ci permette di conoscere due uomini che hanno sempre dovuto mostrare forza e determinazione di fronte alle avversità che hanno incontrato nel corso della loro vita militare, nel tentativo di conquistare posizioni importanti all’interno di quel mondo, ma che di fronte a un sentimento autentico e coinvolgente capiscono che vale la pena mettere a rischio anche ciò che hanno realizzato: “La Marina mi ha portato via così tanto, maledizione. Non sono pronto a lasciare che si prenda l’unica volta in cui mi sono davvero innamorato di qualcuno”.

VALUTAZIONE 5/5

mercoledì 15 dicembre 2021

“Preso all’amo” di Andrew Grey

TITOLO: Preso all’amo (Titolo originale “Setting the Hook”)
SERIE: Love's Charter #1
AUTORE: Andrew Grey
CASA EDITRICE: Dreamspinner Press
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Emanuela Cardarelli
Andrew Grey è un autore molto noto e apprezzato nel panorama del romance male to male. “Preso all’amo” è il primo romanzo di questo scrittore che ho avuto modo di leggere, un romanzo che mi ha colpito positivamente per la dolcezza e la poeticità della sua narrazione, riuscendo nell’intento di farmi amare entrambi i protagonisti.
William Westmoreland e Mike Jensen sono infatti due personaggi molto interessanti e ben delineati in tutte le sfumature del loro carattere, tra desideri, incertezze e conflitti interiori.
William lavora presso l’azienda di famiglia specializzata in motori per imbarcazioni, si occupa di gestirne gli affari, ma il suo futuro sembra essere stato deciso a tavolino da suo padre, che lo ha spinto a studiare economia per poter poi un giorno prendere in mano le redini dell’azienda. Tuttavia, William non ama quel lavoro e considera insoddisfacente la sua vita a Providence nel Rhode Island, priva dell’affetto di qualcuno a cui tenga davvero. Ha una grande passione per il mare e la pesca e da ormai quattro anni si reca in Florida due volte l’anno per noleggiare la barca di Mike Jensen e andare a pescare nel Golfo del Messico. Tuttavia, la pesca non è l’unica cosa a suscitare il suo interesse, considerata la forte attrazione che prova per Mike, ma il ragazzo esita a farsi avanti.
Mike conduce la sua quotidiana esistenza in una piccola cittadina della Florida, tra il suo lavoro, che consiste nel noleggiare la sua barca e portare i turisti a pescare nel Golfo del Messico, e la sua famiglia, ovvero sua madre Dolores e sua figlia di dieci anni Carrie. Non ha tempo per le relazioni e, in ogni caso, teme fortemente di rivelare la propria omosessualità in una cittadina bigotta e conservatrice come la sua, nella convinzione che la sua attività lavorativa, basata soprattutto sul passaparola, possa risentirne negativamente. Tuttavia, resistere all’affascinante William risulta sempre più difficile.
Con una scrittura fluida e ricca di suggestioni poetiche, l’autore ci mostra l’evolversi del rapporto tra Mike e William all’interno del meraviglioso scenario del Golfo del Messico. Un’improvvisa tempesta, l’automobile che avrebbe dovuto riportare William a casa bloccata per un guasto, tutti gli alberghi locali occupati dai turisti che non sono riusciti a partire per le pessime condizioni atmosferiche: di fronte a questa situazione, Mike non esita a ospitare William a casa sua. I due uomini, finalmente insieme da soli, iniziano a confidarsi, a svelarsi e a esplorarsi, cedendo finalmente a quel desiderio che hanno tenuto nascosto per molto tempo. Più ore trascorrono insieme, più comprendono che il loro legame sta diventando molto più profondo di quanto si aspettassero. Ma ci sono molti elementi che sembrano impedire loro di iniziare una vera relazione, per cui dovranno imparare a capire come superare questi ostacoli.
La narrazione si sviluppa in modo abbastanza lineare, non essendoci grandi stravolgimenti o colpi di scena, ma l’autore riesce comunque a coinvolgere l’attenzione del lettore grazie a un’importante componente introspettiva, mostrandoci l’evoluzione interiore dei due protagonisti, che gradualmente acquisiscono una piena consapevolezza dell’intensità dei sentimenti reciproci e comprendono quale impatto tutto questo potrebbe avere sulle loro vite.
Ho amato le incertezze di Mike, il suo tentativo di capire che direzione dare alla propria vita, essendosi sempre fatto condizionare dalla paura che qualcuno potesse scoprire la sua omosessualità e privandosi di qualsiasi relazione, a parte l’affetto di sua madre e sua figlia. Grazie a William, cerca di comprendere che la sua esistenza ha bisogno di altro e non può consistere solo di responsabilità verso la sua famiglia e dedizione nei confronti del suo lavoro. A sua volta, mi ha colpito il modo con cui William realizza quanto il suo destino sia sempre stato gestito dalla sua famiglia, che continua a soffocarlo con il senso di responsabilità verso l’azienda. Soprattutto dopo aver conosciuto Mike, capisce che non può limitarsi a seguire la corrente, ma deve decidere da solo ciò che realmente vuole fare nella vita, soprattutto se questo implica poter stare vicino all’uomo che ama.
“Preso all’amo” è, dunque, una storia d’amore romantica e ricca di passione, un romanzo che insegna quanto importante sia prendere in mano la propria vita senza farsi condizionare dalla paura o dalla volontà altrui.

VALUTAZIONE 4,5/5

“Guardia e ladri” di Rhys Ford

TITOLO: Guardia e ladri (Titolo originale “Cops and Comix”)
SERIE: Delitti e disastri #0,5
AUTORE: Rhys Ford
CASA EDITRICE: Dreamspinner Press
GENERE: Romantic Suspense
TRADUTTORE: Claudia Milani
“Guardia e ladri” è una breve novella che precede il primo libro della serie di Rhys Ford, “Delitti e disastri”. È un racconto di poche pagine con cui l’autrice, con la sua scrittura precisa ed elegante, ci fa conoscere due interessanti protagonisti.
Il primo è Alex Martin, giovane proprietario del negozio di fumetti Planet X, appassionato di film e fumetti rari, abituato ad avere come clienti geek e altri strambi soggetti. È un ragazzo timido, gentile e con poca vita sociale. Il secondo è l’ispettore di polizia James Castillo, attraente e sicuro di sé, determinato nello svolgimento del suo lavoro e nella ricerca dei colpevoli, ma nello stesso tempo premuroso e attento nei confronti delle persone a cui tiene.
La vita ordinaria e monotona di Alex subisce uno stravolgimento quando una mattina trova un cadavere sul pavimento del suo negozio. Sconvolto, chiama la polizia, ma nel momento in cui sulla scena del crimine si presenta l’ispettore Castillo non sa come comportarsi. Si sente fortemente attratto da James, ma nello tempo è intimorito dal suo atteggiamento rigoroso e dalle sue insistenti domande. Tuttavia, anche James è interessato ad Alex e non vede l’ora di chiudere quell’indagine per poterlo invitare a cena.
La narrazione scorre molto velocemente con la risoluzione del caso che arriva in poche battute e il rapporto tra Alex e James che si evolve rapidamente. L’impressione è di avere di fronte una novella complessivamente gradevole e molto ben scritta, ma con delle potenzialità che avrebbero potuto essere sviluppate e arricchite all’interno di un romanzo più complesso per consentire ai lettori di conoscere meglio due protagonisti davvero accattivanti. In ogni caso, è una lettura molto piacevole.

VALUTAZIONE 4/5

lunedì 22 novembre 2021

“Urgent Care” di DJ Jamison

TITOLO: Urgent Care
SERIE: Hearts and Health #3
AUTORE: DJ Jamison
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Ciro Di Lella
È possibile dopo dodici anni concedere una seconda occasione a una storia d’amore che sembrava definitivamente arrivata al capolinea?
“Urgent Care”, il terzo volume della serie “Hearts and Health” di DJ Jamison, ci racconta finalmente la storia di Xavier James, che avevamo già incontrato nel precedente volume in quanto miglior amico del protagonista Zane. Possiamo, quindi, conoscere nel dettaglio cosa sia realmente accaduto dodici anni prima, quando Xavier e il suo ragazzo Trent Cavendish, ancora diciottenni, avevano visto infrangersi il loro sogno di una vita insieme a causa degli impegni familiari e dei problemi economici che avevano impedito a Xavier di iscriversi all’università insieme a Trent. La rabbia e la delusione di quest’ultimo avevano provocato una rottura tra loro che sembrava definitiva.
Il romanzo prende avvio con l’incontro tra Xavier e Trent in un locale gay. I due uomini hanno ormai trent’anni e un bagaglio di sofferenze e delusioni sulle spalle, ma quell’incontro così inaspettato e sconvolgente, che avviene dopo tanti anni, ci mostra due reazioni totalmente differenti. Trent vorrebbe mostrare al suo ex ragazzo quanto desideri chiarire e ottenere il suo perdono, convinto che la loro rottura sia esclusivamente da attribuire alla sua rabbiosa reazione. Xavier, invece, fa uscire fuori tutto il rancore che ha provato in questi anni, per essere stato ferito e insultato dal ragazzo che aveva amato con tutto se stesso, ma nello stesso tempo cerca di combattere i sentimenti e l’attrazione che prova ancora verso Trent. In realtà, entrambi vorrebbero tornare insieme, ma sarà necessario un lungo percorso perché ciò possa concretizzarsi.
L’autrice, con la sua scrittura fluida e brillante, in questo romanzo ci regala momenti molto intensi e struggenti svelando pian piano i sentimenti dei protagonisti e facendo emergere il modo con cui sono cambiati e maturati in tutti questi anni di lontananza.
Ho ammirato la forte determinazione di Trent, la sua tenacia nel voler riconquistare Xavier, dopo essersi reso conto che la sua ambizione nel voler diventare un brillante chirurgo aveva finito per annullare tutto il resto, facendogli perdere l’unico uomo che avesse mai amato e lasciandogli in cambio una grande solitudine. Nello stesso tempo, mi ha colpito la sua malinconia nel ricordare il suo miglior amico e collega Byron che pochi mesi prima si era tolto la vita. Da questi ricordi emerge una certa fragilità da parte di Trent, la paura di fare la stessa fine del suo amico, vittima dell’ossessione per il lavoro, ma anche la generosità nel voler aiutare la famiglia di Byron, che ormai considera come sua. Tutti questi elementi mi hanno consentito di entrare ancor più in sintonia con questo protagonista.
Xavier è, a sua volta, un ragazzo testardo e insicuro nello stesso tempo. La reazione del giovane Trent gli ha procurato ferite che lo hanno condizionato nel corso degli anni, ha paura di esporsi di nuovo e soprattutto di capire quanta responsabilità ci sia stata da parte sua in quella rottura. Anche lui è cambiato col passare del tempo, ha sviluppato una nuova consapevolezza di sé, ma ha conservato quella generosità che lo ha sempre spinto ad aiutare e sostenere la sua famiglia.
Il riavvicinamento tra i due uomini è molto graduale, ma l’autrice è riuscita a coinvolgere il lettore in ogni tappa di questa ricostruzione di un rapporto che sembrava perduto, ma che è destinato a diventare probabilmente molto più forte di quanto sarebbe potuto essere se i due ragazzi non si fossero mai lasciati. Grazie a una forte componente introspettiva, capiamo come la lontananza abbia fatto maturare entrambi facendo loro comprendere quanto importante sia il loro legame.
Viene dato molto risalto al tema del razzismo, che Xavier, in quanto birazziale, subisce da entrambi i lati: «Essere cresciuto da una donna bianca aveva fatto diventare Xavier bersaglio di critiche e prese in giro. Gli veniva detto che si comportava e parlava da bianco e persino l'affetto che dimostrava per la nonna veniva additato come una smanceria da ragazzino bianco troppo ricco. Gli era stato detto che non si poteva rendere conto della realtà di essere un vero uomo di colore, anche se ogni persona che incontrava lo giudicava in primis dal colore della pelle, per quanto fosse birazziale, e lo trattava a seconda dei propri pregiudizi».
“Urgent Care” è, dunque, una storia molto bella sulle seconde possibilità che arrivano nel momento in cui si acquisisce la consapevolezza di quali siano le vere priorità nella propria vita: «Si sentiva dentro un tornado di speranza, amore e paura lancinante. Le sue emozioni erano pronte a esplodere, non gli rimaneva che chiudere gli occhi e sperare di sopravvivere. Un bacio fugace e dolcissimo. Una seconda possibilità».

VALUTAZIONE 4,5/5

domenica 31 ottobre 2021

“Un’anima da sfamare” di Annabella Michaels

TITOLO: Un’anima da sfamare (Titolo originale “Feeding the Soul”)
SERIE: Souls of Chicago #1
AUTORE: Annabella Michaels
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Alex Krebs
“Un’anima da sfamare” è il primo volume della serie “Souls of Chicago” con cui l’autrice americana Annabella Michaels ha voluto narrare le vicende della grande e accogliente famiglia Greene, consentendoci di seguire gli amori e le vicissitudini sentimentali dei tre fratelli, Caleb, Carter e Landon, e dei loro amici più cari.
Il primo romanzo si concentra fin da subito su un protagonista molto particolare e affascinante, Giovanni Romero, un ragazzo di origini italiane, gentile e premuroso. L’autrice ci consente di entrare in una profonda connessione con lui, mostrandoci la sua anima e i suoi sogni, ovvero crearsi una famiglia e aprire un ristorante per mettere a frutto la propria passione per la cucina e le ricette tramandategli dalla madre. Ripercorriamo brevemente con lui il suo passato, l’accettazione della propria bisessualità, il sentirsi compreso e amato da due genitori straordinari, l’amore per una ragazza conosciuta durante gli studi universitari, con cui si era sposato subito dopo la laurea e per la quale avrebbe fatto qualunque cosa pur di esaudire i suoi desideri, anche accantonare i propri sogni. Subito dopo lo vediamo cadere a terra per un dolore che si aggiunge alla perdita degli amati genitori, il divorzio dalla moglie, che dopo quattro anni di un matrimonio apparentemente felice, decide di abbandonarlo senza alcuna spiegazione.
Ritroviamo Giovanni tre anni dopo, ancora ferito e deluso, con delle spesse pareti intorno al suo cuore che gli impediscono di instaurare un solido legame affettivo con chiunque per dedicarsi solo ad avventure casuali e anonime con altri uomini. Eppure, è impossibile non gioire nel vedere come sia riuscito a realizzare l’altro suo sogno dando vita al Romero’s, il ristorante italiano più rinomato e apprezzato di Chicago, il cui staff diventa la sua unica famiglia.
Se da una parte abbiamo la delusione personale di Giovanni, affiancata dalla sua soddisfazione professionale, dall’altra parte veniamo travolti dall’entusiasmo giovanile di Caleb Green, dalla sua dolcezza e generosità, dal suo desiderio di iniziare a lavorare per Romero’s per poter mettere a frutto i quattro anni di apprendistato trascorsi in Europa presso i più famosi chef che hanno portato le sue abilità culinarie ad un altissimo livello. Caleb e Giovanni sono destinati a incontrarsi e a innamorarsi, anche se la sorte ha in serbo per loro un piano particolare per permettere un avvicinamento che si rivelerà particolarmente arduo.
L’autrice, con la sua scrittura precisa e accurata, ricca di dettagli e densa di sentimenti forti e di passione travolgente, ci mostra il primo incontro tra Giovanni e Caleb durante una serata trascorsa in un club in cui ognuno dei due ignora l’identità dell’altro. Caleb non cerca nulla di particolare, mentre Giovanni vorrebbe solo una notte di sesso con uno sconosciuto attraente per alleviare lo stress. Eppure la scintilla fra i due, nell’istante in cui si toccano, non può in alcun modo essere ignorata. Entrambi sono convinti che non si rivedranno più, nonostante quella notte di passione rimanga impressa nelle loro menti in modo indelebile, per cui il successivo incontro al ristorante rappresenta un momento sconvolgente per ognuno dei due.
Ho amato la forte determinazione di Caleb, un ragazzo in apparenza timido e docile, ma in grado di rivelare al momento opportuno un carattere tenace, oltre a un amore incondizionato. Il percorso per arrivare al lieto fine è lungo e ricco di ostacoli, ma l’autrice ci consente di apprezzarne ogni fase mostrandoci come Caleb riesca pian piano ad abbattere le barriere di Giovanni, facendogli dapprima capire che possono lavorare insieme in modo professionale, per poi diventare un amico sincero e un amante appassionato, pronto a donare il proprio amore senza chiedere nulla in cambio.
Ho seguito con trepidazione l’evoluzione interiore di Giovanni, la sua caparbietà nel non volere legami che inizia lentamente a cedere, la paura per i sentimenti verso Caleb, la tenerezza e il calore che lo fanno sentire vivo ogni volta in cui si trova affianco a quel ragazzo così speciale, fino ad arrivare a un punto cruciale in cui deve comprendere che cosa è disposto a fare per andare avanti, se perdere l’unico uomo che abbia realmente amato o fare chiarezza sul proprio passato e sulla vera origine del proprio dolore.
Posso dire, dunque, che “Un’anima da sfamare” è un romanzo che ho particolarmente amato per la sua capacità di condurmi all’interno delle vite di questi due uomini straordinari, facendomi conoscere ogni aspetto della loro intensa storia d’amore, in particolare il loro grande coraggio nel prendere in mano la propria vita imprimendogli la direzione desiderata, mostrandomi attimi di passione bollente e di tenerezza infinita, facendomi, infine, sentire avvolto dall’affetto della meravigliosa famiglia Greene: «In quel momento compresi di appartenergli anima e corpo. In qualche modo aveva vinto tutte le mie difese, facendomi uscire dal mio guscio. Lo amavo perdutamente e questo mi faceva morire di paura».

VALUTAZIONE 5/5




mercoledì 13 ottobre 2021

“Noi tre per sempre” di J.J. Harper

TITOLO: Noi tre per sempre (Titolo originale “Here Without You”)
SERIE: Cooper’s Ridge #2
AUTORE: J.J. Harper
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Cristina Fontana
Il secondo volume della dilogia di J.J. Harper ci riporta nella cittadina di Cooper’s Ridge, mostrandoci nuovamente quanto i suoi abitanti siano capaci di accogliere in un amorevole abbraccio ogni nuovo arrivato che abbia bisogno di conforto e di un nuovo inizio.
Tuttavia, “Noi tre per sempre” è un romanzo che si discosta notevolmente dal precedente (“La scelta di Denver”) per la sua complessità e intensità. È una narrazione ricca di sfumature in cui si intrecciano diverse storie che riescono, pagina dopo pagina, a spiazzare il lettore e a catturare la sua attenzione fino all’ultimo, rimettendo ogni pezzo al proprio posto e risolvendo ogni dubbio all’interno di un finale perfetto. È un libro di cui si potrebbe parlare a lungo e che merita certamente un’analisi approfondita, pur cercando di non svelare dettagli importanti che potrebbero rovinare il piacere per gli altri lettori di scoprire una storia così bella.
Una volta iniziata la lettura, sono rimasto inevitabilmente colpito dalla splendida storia d’amore tra Archer Hawkins e Mallory Halston: ho ammirato la caparbietà di Arch nel cercare di conquistare quel bellissimo ragazzo con cui si era scontrato una mattina, ho sorriso per i tentativi di Mal di resistere e di testare il reale interesse da parte di quell’affascinante avvocato, ho amato la loro sintonia perfetta, il legame sempre più forte che mi ha fatto intravedere un amore indissolubile, tale da durare per sempre. Non ho potuto fare a meno di provare una sensazione di angoscia quando la tragedia ha colpito Mal lasciandolo solo, preda della perfidia altrui. Impossibile non sentirsi in sintonia con lui nel momento in cui ha trovato la forza di rialzarsi, di raccogliere le proprie cose e di recarsi in un luogo sconosciuto per ricominciare daccapo.
Il nuovo inizio di Carter, il nuovo nome di Mallory, nella cittadina di Cooper’s Ridge, è un insieme di luci e ombre. L’autrice ci fa percepire il buio nell’animo di Carter, il dolore lancinante per la perdita di Arch, che dagli incubi iniziali scivola pian piano verso una quieta rassegnazione fatta di ricordi amorevoli, ma nel frattempo ci accompagna verso la luce, con il calore dei nuovi fraterni amici, Kes, East e Denver, che avevamo conosciuto nel primo volume e che diventano la nuova famiglia di Carter. E soprattutto c’è l’amore di Daniel Mortimer, attraente avvocato che, con il suo istinto di protezione e l’affetto, riesce a far provare a Carter sensazioni che credeva di aver perduto. Ovviamente, come ho detto prima, l’autrice mostra un notevole talento nello spiazzare il lettore con un evento inatteso che trasforma la relazione tra Dan e Carter in un trio, stravolgendo gli equilibri appena conquistati.
Ho amato ogni protagonista di questa storia, ma è difficile non farsi conquistare dallo splendido Mallory/Carter, dalla sua forza di volontà e dal modo con cui affronta con decisione tutti gli eventi che segnano e stravolgono la sua vita. L’autrice ha delineato alla perfezione il suo percorso e quello dei due uomini destinati a stare con lui per sempre, mostrandoci le difficoltà iniziali di questa complessa relazione a tre, i dubbi e gli interrogativi, il timore di ciascuno di sentirsi escluso e messo da parte, i sentimenti che finalmente si svelano e acquistano consapevolezza, superando quel muro di diffidenza che impediva a ciascun protagonista di affermare con sicurezza quanto avesse bisogno degli altri due per sentirsi completo. Non sono mancati i momenti di tensione e la paura di dover di nuovo affrontare la cattiveria altrui, cancellati da una sensazione finale di appagamento.
“Noi tre per sempre” è un romanzo indimenticabile che mi ha trasmesso diversi messaggi particolarmente significativi. Mi ha fatto comprendere che spesso il destino segue percorsi apparentemente imprevedibili, ma spetta alla singola persona trovare la forza di volontà necessaria per affrontare tali percorsi. Inoltre, mi ha mostrato che, anche quando ci sentiamo spezzati e abbiamo bisogno di un nuovo inizio, la nostra evoluzione interiore verso la serenità, per essere realmente completa, necessita di trovare una linea di continuità tra passato e presente ricomponendo insieme ogni pezzo della nostra anima.

VALUTAZIONE 5/5

martedì 12 ottobre 2021

“La scelta di Denver” di J.J. Harper

TITOLO: La scelta di Denver (Titolo originale “Denver’s Calling”)
SERIE: Cooper’s Ridge #1
AUTORE: J.J. Harper
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Cristina Fontana
“La scelta di Denver” è il primo volume di una dilogia ambientata nella cittadina di Cooper’s Ridge, un luogo almeno in apparenza chiuso e conservatore, ma che al momento opportuno sa accogliere e confortare.
Denver Sinclair è un chirurgo molto bravo e rispettato, che dedica gran parte del suo tempo a un lavoro che ama molto. Convive da alcuni anni con il suo compagno Alec e crede di poter continuare a essere felice con lui. Tuttavia, ogni sua certezza viene spazzata via nel momento in cui Alec decide di lasciarlo confessandogli di avere da tempo un altro uomo e di avere intenzione di sposarlo. Completamente distrutto, Denver abbandona il lavoro e la casa in cui vive per recarsi nella sua cittadina natale, Cooper’s Ridge, e trascorrere un po’ di tempo nel ranch dei genitori.
East Brookman e Kester Dereham, nati e cresciuti a Cooper’s Ridge, hanno da tempo una solida relazione, si amano e si sostengono a vicenda in ogni aspetto della loro vita. Con molti impegni e sacrifici, Kes è riuscito ad aprire il bar dei suoi sogni e, dopo le iniziali difficoltà, è riuscito a conquistare una folta clientela, inclusi i numerosi turisti stranieri. East, con le sue abilità di costruttore, dopo aver ristrutturato la casa in cui convive con Kes, sta cercando di sviluppare la sua impresa ottenendo lavori e appalti. Kes ed East sono felici, ma quando le loro strade incrociano quella di Denver, l’immediata e reciproca attrazione li spinge a pensare che tutti e tre insieme potrebbero completarsi a vicenda.
J.J. Harper ci narra le avventure di Denver, Kes ed East attraverso una scrittura semplice e fluida, densa di sentimenti positivi, sospesa tra malinconia e speranza, delusione e conforto, con una carica erotica ben presente, ma non eccessivamente invasiva, che ci mostra come la chimica tra questi tre uomini sia tale da indurli a sviluppare un legame molto solido dando vita a una vera famiglia.
Ho amato molto il modo in cui l’autrice ha delineato i tre protagonisti, i loro conflitti interiori e l’evoluzione dei rispettivi sentimenti. Denver è un ragazzo affabile e sensibile, spezzato dall’egoismo del suo compagno che ha sempre inibito ogni suo slancio. Inizialmente è turbato dall’interesse di Kes ed East, non capisce come sia possibile inserirsi all’interno di una relazione di coppia così consolidata e, ancora scosso dalla rottura con Alec, ha paura di rimanere nuovamente ferito. Tuttavia, nel momento in cui inizia a sentirsi circondato dalle cure e dall’affetto di quei due uomini meravigliosi, Denver sembra rinascere e comprende i molti errori commessi nella vita passata. Le sue incertezze non scompaiono all’improvviso, è difficile per lui immaginarsi in un rapporto a tre, ma i suoi ostacoli mentali vengono pian piano distrutti dalla caparbietà dei suoi due ragazzi.
Kes ed East sono due ragazzi dal carattere opposto, l’uno più cauto, l’altro più impetuoso, ma la loro unione è talmente solida da rendere quasi univoco il loro sentire. Sono sempre stati abituati a lottare, hanno vissuto momenti difficili da cui sono usciti a testa alta e nel momento in cui capiscono quanto importante sia Denver nella loro vita, non si arrendono di fronte alle insicurezze del giovane medico dimostrandogli in tutti i modi il loro amore.
La narrazione procede in modo scorrevole senza grandi scossoni o colpi di scena sconvolgenti, ma mostrandoci i momenti intimi e dolci di tre uomini che si incoraggiano e confortano a vicenda, le loro piccole conquiste e soddisfazioni, il sostegno che inaspettatamente ricevono, dopo alcune delusioni, da una cittadina che si mostra molto più aperta di quel che potrebbe sembrare.
“La scelta di Denver” è, dunque, un romanzo molto dolce e sensuale che abbatte alcuni stereotipi sul poliamore e ci mostra come una relazione che molti potrebbero considerare non convenzionale, sia in realtà una famiglia vera e accogliente: «Denver, non è colpa nostra se loro non riescono o non vogliono vedere oltre il non convenzionale, per capire che quello che abbiamo noi è reale, che possiamo offrire molto. Non possiamo fargli cambiare idea e non possiamo cambiare chi siamo o ciò che abbiamo».

VALUTAZIONE: 4,5/5

lunedì 20 settembre 2021

“Score” di A.E. Wasp

TITOLO: Score
AUTORE: A.E. Wasp
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Laura Nunziati
Leggendo le prime pagine di “Score” di A.E. Wasp si potrebbe essere indotti a pensare che la storia narrata sia simile a molte altre: due ragazzi molto attraenti che si incontrano per caso e provano un immediato interesse l’uno per l’altro. Ma andando poco più avanti si può subito iniziare a comprendere come l’autrice abbia in realtà costruito una narrazione molto profonda dai risvolti particolari.
Beau Hopper è un giocatore di hockey abituato a girare di città in città per giocare ogni anno in una squadra diversa. Quasi trentenne, pur con un buon talento si è sempre accontentato di militare per le squadre di una serie minore, evitando di puntare più in alto. L’hockey è per lui una grande passione, ma guardando più nel profondo sembra quasi un modo per andare in giro lontano dalla propria famiglia, senza fermarsi da nessuna parte. Beau sembra preferire la solitudine del giramondo al rischio di dover affrontare la decisione di rimanere in un luogo e instaurare veri legami.
Connor Casey ha dovuto abbandonare la carriera di Marine per ritornare a Hidden Creek in Texas e prendersi cura dei suoi quattro fratelli minori dopo la morte della madre e del patrigno in un incidente automobilistico. A tutto questo si aggiungono i danni procurati dall’uragano Harvey che ha distrutto parte della casa in cui vive con i fratelli. Connor avverte il peso di tutte queste responsabilità, ma non può tirarsi indietro né fermarsi un attimo, in quanto rischierebbe di perdere la custodia dei bambini.
Beau sta giocando una stagione con i Tornado, la squadra di Hidden Creek, e quando capita nell’officina di meccanico in cui lavora Connor per far aggiustare il suo minivan, realizza che potrebbe fornire un grande aiuto a quell’uomo così attraente: in cambio di un posto in cui stare, aiuterà Connor a ristrutturare la casa in cui vive con la sua famiglia.
L’autrice con una scrittura brillante e intensa, fluida e coinvolgente, ci conduce attraverso le vicende dei protagonisti mostrandoci come i lavori di ristrutturazione siano in realtà un’occasione per amalgamare alla perfezione le vite di Beau e Connor, in apparenza così distanti, permettendo loro non solo di sperimentare una forte attrazione, che sfocia in una passione bruciante (spesso ostacolata dalla mancanza di privacy), ma anche di conoscersi profondamente dando vita a un sentimento importante che nessuno dei due ha mai davvero provato prima.
La narrazione alterna momenti divertenti ed esilaranti a situazioni dolorose e intense, in cui il passato dei protagonisti torna a farsi sentire per dare loro l’occasione di rimettersi in pace con se stessi. In questi frangenti, Beau inizia a rendersi conto della grande generosità di Connor, che si spende per i suoi fratelli senza mai chiedere nulla per sé, tra i tormenti derivanti dai ricordi delle missioni in Afghanistan e il rimpianto per l’affetto che non è riuscito a dimostrare al proprio patrigno. Connor, a sua volta, vede in Beau un uomo in grado di risollevarlo e di farlo ridere, che sa essere affabile e comprensivo con i bambini anche se li conosce da poco, fornendogli un grande aiuto nel rimettere insieme i pezzi della sua casa, della sua vita e della sua famiglia.
La tensione narrativa non viene mai meno soprattutto per la precarietà vissuta da Beau e Connor, che si convincono che il loro rapporto non possa che essere temporaneo. L’effettiva partenza di Beau per giocare in una nuova squadra rappresenterà, dunque, un momento cruciale in cui i due uomini dovranno finalmente fare i conti con se stessi e comprendere che cosa desiderano davvero dalle rispettive vite.
L’autrice ha riservato un ruolo fondamentale ai quattro fratelli di Connor, Benji, Micah, Fiona e Sean, caratterizzandoli alla perfezione e cercando di mostrare l’impatto positivo che essi hanno sulla vita e sulla storia dei due protagonisti. Non mancano altri personaggi secondari, come Peggy, amica di Connor e proprietaria dell’officina, per lui un grande sostegno, nonché Delia e Riley, due compagni di hockey di Beau che dimostreranno in più occasioni cosa significhi essere una squadra.
“Score” è, dunque, un bellissimo romanzo di un’autrice di grande talento, una storia ricca di tante sfumature che ci mostra come sia possibile mettere radici e trovare il proprio posto nel mondo nel momento in cui si ha accanto qualcuno con cui sentirsi davvero a casa.

VALUTAZIONE 5/5

mercoledì 8 settembre 2021

“Delitti e disastri” di Rhys Ford

 
TITOLO: Delitti e disastri (Titolo originale “Murder and Mayhem”)
SERIE: Delitti e disastri #1
AUTORE: Rhys Ford
CASA EDITRICE: Dreamspinner Press
GENERE: Romantic Suspense
TRADUTTORE: Claudia Milani
“Delitti e disastri” è il primo volume dell’omonima serie di Rhys Ford, incentrata sulle avventure di un abile e affascinante ladro alle prese con un attraente e inflessibile detective messico – cubano che anni prima aveva giurato di dargli la caccia e rinchiuderlo in prigione.
Rook Stevens sembra ormai aver abbandonato la sua carriera di ladro e il suo negozio dedicato ai cimeli della cultura pop (con particolare attenzione al cinema) pare ben avviato. Di certo non si aspetta di entrare nel suo negozio e trovare il cadavere di una donna immerso in un lago di sangue. Non si tratta di una sconosciuta, ma di una sua vecchia complice che in passato aveva cercato di tradirlo e ingannarlo. Rook ha infranto parecchie volte la legge nella sua precedente vita, ma non ha mai neanche immaginato di poter uccidere qualcuno, eppure si ritrova con le mani sporche del sangue di una sua acerrima nemica ed è costretto a fuggire, inseguito dai poliziotti che hanno appena fatto irruzione nel suo negozio. Fino a quando non viene bloccato da una persona che non avrebbe mai immaginato di rivedere, il detective Dante Montoya.
Alcuni anni prima la carriera di Dante aveva rischiato di essere parecchio compromessa a causa di Rook. Lui e il suo partner Vince erano determinati a incastrare l’inafferrabile ladro per costringerlo a scontare le numerose accuse di furto. Tuttavia, il suo partner aveva rovinato tutto falsificando alcune prove, facendosi licenziare e consentendo a Rook di essere scagionato. Dante ha faticosamente risalito la china cercando di lasciarsi alle spalle Rook e i suoi furti, ma ritrovarselo di fronte ricoperto di sangue e apparentemente colpevole di omicidio potrebbe essere l’occasione di fare giustizia. Ma l’apparenza spesso inganna e il bel detective dovrà presto rivedere le sue opinioni sull’enigmatico ladro e fare i conti con i sentimenti che realmente prova per lui.
Rhys Ford ci delizia con una scrittura raffinata e di altissimo livello, capace di cesellare alla perfezione ogni descrizione e ogni immagine, dando vita a una narrazione coinvolgente, ricca nello stesso tempo di scene adrenaliniche e forti sentimenti.
Rook e Dante sono due personaggi complessi, delineati in tutte le loro sfumature e che mi hanno appassionato nella stessa misura. In entrambi ho ritrovato una vena malinconica legata ad alcuni aspetti del loro passato. Rook si porta dentro una sgradevole sensazione di abbandono, come se non contasse nulla per nessuno, nemmeno per sua madre che quando era piccolo non ha esitato a lasciarlo con un gruppo di giostrai con cui è cresciuto. Testardo e sarcastico, si rivela un uomo generoso che non rifiuta mai di aiutare gli altri e per tale motivo è rispettato da tutti coloro che in qualche modo fanno parte del suo giro. Dante ha sempre voluto diventare un poliziotto per punire le ingiustizie e riscattare gli offesi, soprattutto ripensando alla grande ingiustizia subita dai propri genitori che lo hanno rifiutato per la sua omosessualità. Adora suo zio Manny con cui vive e con cui per primo mostra quella dolcezza nascosta dietro l’aspetto da poliziotto duro e inflessibile.
Ho amato molto il modo con cui l’autrice ha mostrato il cambiamento nel rapporto tra Rook e Dante, nel momento in cui risulta chiaro che l’ex ladro non è un assassino, ma potrebbe essere un bersaglio, mettendo in evidenza le loro reciproche confidenze, il sostegno che il poliziotto offre all’uomo per il quale ha sempre sentito un profondo desiderio, la fiducia che Rook decide di concedere a quel detective che non è mai riuscito a togliersi dalla testa. Le poche scene erotiche sono descritte in modo sublime facendo risaltare il desiderio lungamente represso che finisce per coinvolgere anche le rispettive anime.
Ovviamente viene riservato un ampio spazio allo svolgimento dell’indagine, condotta in un susseguirsi di colpi di scena e accadimenti che rendono il quadro sempre più complesso, con una soluzione finale coerente e in grado di dare risposta a tutti i dubbi.
“Delitti e disastri” è, dunque, un vero e proprio gioiello all’interno del genere “romantic suspense”, coinvolgente sia per gli elementi strettamente polizieschi che per le vicende sentimentali: «Le loro mani si incontrarono, le dita che indugiarono per un lungo istante, e Rook fu quasi tentato di tornare indietro e rifugiarsi contro il petto di Dante. C'era la promessa di calore e sicurezza lì, un bisogno così estraneo al suo essere che Rook oscillò tra il desiderio di sentire le braccia del detective attorno a sé e la paura di arrivare a volerlo così tanto da starci male. Avrebbe dovuto farsi stare bene il tocco delle dita del poliziotto contro il palmo».

VALUTAZIONE 5/5

venerdì 27 agosto 2021

“The Shearing Gun” di Renae Kaye

TITOLO: The Shearing Gun
AUTORE: Renae Kaye
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Laura Di Berardino
“The Shearing Gun” è la storia di Hunk, giovane allevatore in una cittadina dell’Australia occidentale, il cui grande talento nel tosare centinaia di pecore in poche ore lo porta ad acquisire il titolo di “shearing gun”. Alcuni anni prima Hunk era stato cacciato di casa dal padre in quanto gay. Da allora, nonostante abbia in qualche modo riallacciato i rapporti con la famiglia di origine, vive per conto proprio nella sua fattoria, costruita con grandi sforzi, nascondendo il proprio orientamento sessuale e concedendosi solo qualche avventura di una notte quando si reca a Perth a trovare suo zio. I suoi sforzi di mantenere il segreto sono dettati dalla paura di essere discriminato, convinto che nessuno vorrebbe un tosatore omosessuale.
Elliot è un giovane medico che ha deciso di abbandonare la grande città e di svolgere la propria attività nelle zone rurali, vivendo il suo lavoro come una missione e rinunciando ad elevati guadagni. Il primo incontro tra Hunk ed Elliot, durante una visita a seguito di un infortunio, si rivela un po’ imbarazzante, considerato che il dottore non riesce a evitare di guardare con interesse l’allevatore. Il tentativo di scusarsi si trasforma in un’amicizia importante in cui i due uomini si aiutano e sostengono a vicenda. Hunk cerca di tenere a bada l’attrazione verso Elliot, non volendo farsi coinvolgere per mantenere il proprio segreto, ma quando il dottore ne viene comunque a conoscenza, limiti e regole vengono meno.
Il romanzo ha uno sviluppo davvero interessante e coinvolgente. La scrittura semplice ed efficace di Renae Kaye ci descrive nel dettaglio la vita da allevatore di Hunk, la sua attività di tosatore, le difficoltà quotidiane, la necessità di intrecciare rapporti con gli altri allevatori e di mantenere una solida reputazione. Molto bello è soprattutto il modo con cui viene descritta l’evoluzione del legame tra Hunk ed Elliot, l’iniziale amicizia collaborativa con cui l’allevatore cerca di iniziare il dottore ai segreti della fattoria, il reciproco conforto nei momenti di bisogno, l’attrazione sempre più irrefrenabile, la passione e i sentimenti che, nonostante la paura, non si possono più nascondere. Non mancano le scene esilaranti, le battute e gli scherzi tra i protagonisti con l’ormai famosi “DottorEllo”.
Nel delineare i caratteri dei due protagonisti, l’autrice ha posto in evidenza il peso che Hunk porta sulle proprie spalle derivante dal rifiuto di suo padre, un peso che ha condizionato il suo atteggiamento verso la propria sessualità, con i conseguenti timori. Elliot, a dispetto del suo carattere timido e affabile, mostra, invece, una grande sicurezza nel perseguire ciò che vuole e questo avrà un grande impatto nello sviluppo del suo rapporto con Hunk.
Molto importante è il ruolo svolto da tutti i personaggi secondari, soprattutto il fratello di Hunk, Paul, i suoi zii Jimmie e Murray, i suoi migliori amici Neil e Middy.
“The Shearing Gun” è, dunque, un romanzo sorprendente che, attraverso uno stile particolare e la combinazione di vari elementi ha dato vita a una storia indimenticabile.

VALUTAZIONE 4,5/5


mercoledì 25 agosto 2021

“Del dirsi addio” di Marcello Fois

TITOLO: “Del dirsi addio”
AUTORE: Marcello Fois
CASA EDITRICE: Einaudi
GENERE: Narrativa
“Del dirsi addio” di Marcello Fois è un romanzo complesso che si svolge in gran parte attraverso il filo dei ricordi e dei rimpianti, una disamina appassionata di emozioni, fragilità e contraddizioni umane in cui molteplici storie si intrecciano alla perfezione.
È una narrazione corale affidata a molteplici personaggi, ma in cui prevale la voce di Sergio Striggio, Commissario di Polizia presso Bolzano, un uomo più che trentenne tormentato dai dubbi e dalle inquietudini del passato, che preferisce i silenzi e le frasi non dette e che deve imparare a esprimere e a vivere pienamente i sentimenti che prova.
Sergio deve affrontare un’indagine importante, il caso di un bambino di undici anni scomparso dopo essere uscito a cena con i suoi genitori. Michele Ludovisi è un ragazzino particolare con grandi capacità di apprendimento e diversi problemi relazionali. Tutte le persone che ruotano intorno alla sua vita, tra cui i suoi genitori, Gea e Nicola, potrebbero essere coinvolte. Compito di Sergio è immergersi nella mente di Michele per comprendere le reali ragioni della sua scomparsa e per fare questo, oltre che sugli indizi tradizionali, deve basarsi su un viaggio a ritroso nella propria infanzia e adolescenza in cui riscoprirsi anche lui ragazzino problematico e assillato da un grande desiderio di conoscere le cose.
Con una scrittura di altissima qualità, precisa e ricca di dettagli, capace di trasmettere le immagini di una Bolzano avvolta dalla neve e di indagare in profondità le sensazioni di tutti i personaggi coinvolti, l’autore costruisce una narrazione che si snoda attraverso i quattro elementi, partendo dalla terra, passando dal fuoco e dall’acqua e arrivando fino all’aria che influisce su tutto il resto. È una narrazione che alterna passato e presente, dialoghi fitti e serrati e lunghe riflessioni, ma in cui la tensione emotiva non viene mai meno.
L’indagine si alterna alla storia tra Sergio e Leo, giovane e attraente maestro presso la scuola elementare di Bolzano. L’amore tra i due uomini viene espresso con delicatezza attraverso momenti di struggente poeticità (come dimenticare l’elenco di Sergio di tutto ciò che Leo ama per dimostrare quanto lo conosca fino in fondo?), mostrando la solidità e la sincerità dei rispettivi sentimenti e la loro forte complicità. Non mancano i contrasti derivanti dalla ritrosia di Sergio a uscire allo scoperto, essendo ancora restio ad accettare completamente la propria omosessualità, ma sarà proprio la paura di perdere Leo a convincere Sergio a vivere pienamente quei sentimenti e a riflettere su quanto fondamentale sia la presenza del suo ragazzo nella propria vita: «Davanti al palazzo di Leo si sentì improvvisamente bene. Perché era solo lui, l'ipotesi di lui, che poteva farlo star bene. Anche dopo aver cercato il padre per buona parte del pomeriggio e averlo dovuto riportare nell'unico posto dove non voleva tornare. Era Leo che dava un senso a qualunque gesto che le sue braccia, le sue mani, la sua faccia, potessero fare. Dava un linguaggio alla sua afasia. Un pensiero a quella sua testa vuota».
Vi è, infine, una lunga riflessione sul dolore legato alla perdita dei propri cari, sul modo giusto di accomiatarsi e dire loro addio: Sergio deve affrontare l’arrivo del padre Pietro, con cui ha sempre avuto un rapporto difficile fatto di incomprensioni e contrasti, e soprattutto la notizia della sua malattia che lo spinge a ripensare alle cause della loro frattura e a ripercorrere con la mente la morte di sua madre.
“Del dirsi addio” è un romanzo bellissimo che mi ha regalato emozioni contrastanti e riflessioni profonde, con una storia che si svela poco alla volta in tutta la sua complessità rimettendo in ogni pezzo al proprio posto.

VALUTAZIONE 5/5


lunedì 19 luglio 2021

“Niente di azzardato” di Jay Northcote

TITOLO: “Niente di azzardato” (Titolo originale: “Nothing Ventured”)
AUTORE: Jay Northcote
CASA EDITRICE: Self Publishing (Quixote Translations)
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Sara Benatti
Jay Northcote è senza dubbio uno dei miei autori di conforto, le sue storie leggere, ricche di sentimenti e di messaggi significativi, riescono sempre a risollevarmi il morale e con “Niente di azzardato” non mi ha affatto deluso.
Per Aiden è dura svegliarsi il sabato mattina, soprattutto dopo aver trascorso il venerdì sera a bere tequila in un bar insieme alla sua amica Liv. Tuttavia, il problema principale non è solo riprendersi dai postumi della sbornia, ma realizzare che la sua amica gli ha fatto promettere di iscriversi a una corsa particolare, dodici miglia nel fango tra ostacoli di vario tipo. Aiden, ex giocatore di rugby da un po’ di tempo fuori forma, è consapevole che si tratta di un’impresa titanica al di fuori delle sue forze, ma sa anche che Liv non gli permetterà mai di tirarsi indietro. Infatti, dopo poche ore si ritrova in un locale con la sua amica e altri colleghi per organizzare la squadra con cui iscriversi alla gara. Tuttavia, la faccenda diventa più interessante quando Matt, il bellissimo e atletico cugino di Liv, si unisce ai partecipanti per aiutarli ad allenarsi e prepararsi alla corsa. Aiden si sente subito attratto da lui, anche se comprende di non avere alcuna speranza visto che Matt è, in almeno in apparenza, etero. Ma quando, su suggerimento di Liv, Matt e Aiden iniziano ad allenarsi insieme, tra i due uomini inizia subito ad accendersi qualcosa.
Con una scrittura semplice e immediata, Jay ci avvolge in un’atmosfera confortante, ricca di sensualità, mostrandoci l’evolversi delle interazioni tra Matt e Aiden, i primi approcci imbarazzanti dovuti allo scarso allenamento di Aiden e alle manie perfezioniste di Matt, le battute e gli scherzi tra loro per sciogliere il ghiaccio e renderli più complici, la soddisfazione di Aiden nel vedere la sua forma fisica migliorare, l’accendersi di una passione bollente che li porta a diventare “partner di allenamento con benefici”, l’instaurarsi di un legame che inizia a spaventare entrambi e che sembra far vacillare alcune loro certezze.
Ho amato molto il modo con cui l’autore ha caratterizzato entrambi i protagonisti anche con un unico POV. Aiden è un trentatreenne ironico, spigliato, sempre pronto allo scherzo, ma che sa essere affettuoso, generoso e determinato al momento giusto, mostrando una spiccata sensibilità. Dietro una facciata allegra e il desiderio di non impegnarsi in una relazione seria nasconde delusioni e traumi.
Matt, invece, è sempre stato abituato a dare il meglio di sé, convinto di non riuscire mai a soddisfare realmente le aspettative altrui, trascurando in tal modo ciò che realmente desidera. L’autore con questo personaggio affronta il tema della bisessualità, ci parla dei pregiudizi che le persone bisessuali subiscono e di come il timore di essere giudicati finisca per alimentare i pregiudizi stessi. Matt è, infatti, un bisessuale non dichiarato, attratto sia dagli uomini che dalle donne, ma convinto di non poter fare coming out e avere una relazione con un uomo perché non è ciò che gli altri si aspettano da lui.
“Niente di azzardato” è un romanzo delizioso che fra corse e allenamenti, battute scherzose e commoventi confidenze, scene erotiche bollenti e un po’ di sofferenza, ci fa comprendere che per guadagnare qualcosa che ci renda felici, è necessario azzardare andando oltre pregiudizi e aspettative altrui.

VALUTAZIONE: 4/5

giovedì 15 luglio 2021

“Escort” di F.V. Estyer

TITOLO: Escort
AUTORE: F.V. Estyer
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Dalia Nobile
F.V. Estyer è un’autrice francese che mi aveva già profondamente colpito con un suo precedente romanzo, “Un cielo buio”, una storia di accettazione in cui il protagonista deve effettuare un lungo percorso di esplorazione di sé e di rinascita. La sua scrittura si distingue per il modo con cui si discosta da alcuni canoni del romance dando vita a storie originali e sofferte.
Non è da meno “Escort”, un romanzo incentrato su un protagonista complesso, controverso e pieno di contraddizioni. Lukas McMahon è un giovane che ha conosciuto la miseria e il dolore, cresciuto da due genitori che avevano a malapena ciò che serviva per la sopravvivenza e morti tra gli stenti, ferito da alcune delusioni sentimentali che lo hanno reso totalmente disilluso nei confronti dell’amore. Il ragazzo vuole allontanarsi da un destino di povertà e lo fa dedicandosi a ciò che crede sia l’unica cosa che possa riuscirgli bene, vendere il proprio corpo. Grazie alla sua bellezza e all’indiscutibile fascino, si trasferisce a Miami e diventa un escort professionista, molto richiesto da ricchi uomini d’affari che gli consentono di condurre uno stile di vita elevato.
Lukas sembra amare la sua vita e il suo lavoro, trascorre il tempo libero con gli amici dedicandosi al surf e suonando la chitarra all’interno di un gruppo musicale. Eppure l’autrice inizia da subito a farci vedere alcune incertezze che sembrano minare le ferme convinzioni del ragazzo, sensazioni di vergogna e di disgusto che sembrano affacciarsi nella sua mente per poi essere subito represse, sopraffatte dall’idea che una vita diversa non sia possibile. Tuttavia, nel momento in cui Lukas posa gli occhi su Andrèa Beaumont, queste incertezze iniziano a diventare sempre più insistenti: «Amo il mio stile di vita e mi piace non farmi mancare niente di tutto quello che sognavo quando ero al verde. I soldi valgono tutte le umiliazioni? Il denaro può comprare qualsiasi cosa? Anche la mia dignità? Talvolta mi dico di sì, ma in questi momenti mi viene solo voglia di vomitare».
L’autrice con una scrittura intima, profonda, struggente, ci conduce lungo il viaggio interiore di Lukas, ci presenta le fragilità, le disillusioni e le speranze di un uomo ben lontano dall’essere perfetto, un uomo che può apparire snervante per le sue tante contraddizioni, per il suo atteggiamento apparentemente egoista, narcisista e superficiale, ma che in realtà nasconde un animo insicuro e bisognoso di amore e conforto. Andrèa è, invece, un uomo di successo, attraente e sicuro di sé, ma che non esita a mostrare una grande umanità nei confronti di Lukas, facendolo sentire per la prima volta un essere umano e non un oggetto da utilizzare per il piacere: «Come tutti, anche lui deve avere delle crepe, ed io ho potuto intravederne alcune. Eppure, sembra essere un uomo forte, una roccia incrollabile alla quale ho voglia di aggrapparmi, come fa una cozza allo scoglio. Perché ho la sensazione che con lui non potrebbe succedermi niente di brutto. Che potrebbe essere presente, nei momenti buoni e in quelli dolorosi».
Ho amato molto il modo con cui l’autrice ha mostrato l’evoluzione del loro rapporto, le incertezze iniziali derivanti da alcune reticenze da parte di entrambi, il forte legame di amicizia che li rende quasi inseparabili, la tenerezza e la dolcezza dei loro gesti e delle loro parole, la passione irrefrenabile che scoppia a un certo punto, un sentimento che inizia a farsi strada, segnato da un destino incerto e pieno di ostacoli, ma che si mostra comunque ben saldo nei rispettivi cuori a dispetto di tutto il resto.
La narrazione è composta da tanti piccoli accadimenti che si legano tra loro in un intreccio perfetto, colpi di scena che rendono la storia sempre più avvincente, scene erotiche descritte in modo egregio che vedono Lukas come protagonista, diviso tra la passione per Andrèa, che lo fa stare bene come mai nessun prima, e il suo lavoro di escort che diventa sempre più ingombrante e lo sommerge di vergogna e sensi di colpa, un “ingranaggio infernale” da cui non sembra capace di uscire. Non mancano i personaggi secondari tratteggiati in modo efficace, i clienti importanti che segnano il destino di Lukas e gli amici del gruppo musicale che costituiscono la sua famiglia e il suo conforto.
“Escort” è uno splendido romanzo che costituisce la conferma del grande talento di F.V. Estyer, un lungo, doloroso viaggio di rinascita e riscatto di un protagonista che, pur tra i tanti difetti, non si può fare a meno di amare, un messaggio di speranza su come riprendere in mano la propria vita dopo tanta sofferenza e dopo aver toccato il fondo: «Prego affinché non abbia dimenticato niente di noi, che si ricordi di tutti quegli istanti di felicità condivisa, che io non sono riuscito a trovare con nessun altro. Che non voglio trovare con nessuno che non sia lui»

VALUTAZIONE: 5/5


mercoledì 14 luglio 2021

“È complicato” di L.A. Witt

TITOLO: È complicato
SERIE: Tucker Springs #7
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Natascia Gandini
Brad Sweeney e Jeff Hayden sono i protagonisti dell’ultimo romanzo della serie dedicata alle vicende della cittadina di Tucker Springs in Colorado. “È complicato”, tuttavia, si distingue nettamente dai precedenti libri in quanto non parla di amori appena sbocciati o di relazioni che cercano di decollare tra varie difficoltà, ma di una coppia consolidata che sta affrontando da tempo una profonda crisi. Avevamo incontrato Brad nel sesto volume, “Quando si cade”, nelle vesti di amico di Nathan, eravamo quindi a conoscenza del difficile rapporto con Jeff, un rapporto durato quattro anni e che negli ultimi tempi si era profondamente incrinato.
“È complicato” inizia, dunque, con un “primo appuntamento” tra Jeff e Brad, che dopo l’ennesima rottura vivono separati e hanno deciso di ricominciare daccapo tentando di salvare una relazione nella quale ancora credono fermamente. I due ragazzi si amano, sentono di avere ancora bisogno l’uno dell’altro e questo inizio può essere un modo per risolvere i problemi smettendo finalmente di urlarsi addosso: «Nonostante lungo la strada avessimo combinato un enorme disastro con la nostra relazione e avessimo quasi distrutto l’amicizia che ci legava, questa era l’unica cosa che avevamo sempre fatto bene. Sin dalla prima volta era stato perfetto, e stanotte, ogni tocco – gentile, frenetico, dolce, profondo - evidenziava quante cose c’erano in ballo in quel momento. Quanto avevo bisogno di lui, quanto lo volevo e quanto avessi paura di perderlo».
Questa prima serata sembra davvero procedere per il meglio: una cena accompagnata da una chiacchierata spensierata, un bacio appassionato seguito da una notte bollente in cui ritrovano finalmente la loro intesa, svegliarsi il giorno dopo per trascorrere la giornata insieme come se davvero le cose non fossero mai andate storte. Sanno bene che i problemi che hanno causato la crisi sono ancora presenti, ma li affronteranno un po’ alla volta. Il loro entusiasmo, tuttavia, si incrina nel momento in cui Jeff riceve una telefonata da Christine, la sua ex moglie nonché socia in affari che annuncia di aspettare un figlio da lui, dopo un rapporto occasionale. Da quel momento in poi per Jeff e Brad le cose cominciano a diventare sempre più complicate, soprattutto perché la donna vuole ritornare nella natia Denver subito dopo il parto: il dubbio che il loro rapporto non possa avere un futuro inizia a farsi sempre più insistente.
L.A. Witt dimostra, come sempre, di avere un particolare talento per le storie complesse e non lineari. Per gran parte del romanzo si percepisce nettamente l’ansia dei due uomini, il desiderio di far funzionare le cose nonostante tutto, la paura di fronte ai continui ostacoli, la sensazione che sia molto meglio arrendersi. L’autrice ha delineato in modo netto il carattere dei due protagonisti sottolineando il loro diverso atteggiamento nei confronti delle avversità. Brad vuole stare con Jeff, ma non vuole nemmeno diventare un ostacolo per il suo compagno: da un lato cerca di spingerlo a pensare alla sua attività commerciale e al bambino in arrivo, ma dall’altro non vuole nemmeno essere considerato l’ultima priorità. Quando apprende della gravidanza di Christine, non esita a mostrarsi comprensivo e a consolare Jeff, cercando di capire cosa sia accaduto, ma nel contempo non può fare a meno di provare rabbia e gelosia verso quella donna che sembra ancora avere un ruolo importante nella vita del suo amante. In un certo senso, è il più fatalista dei due, in quanto è consapevole che se nessuno di loro sarà in grado di trovare un modo per salvare il loro rapporto, l’unica soluzione sarà andare ognuno per la propria strada anche se farà molto male. Jeff, invece, non vuole arrendersi in nessun modo, non può vivere senza Brad, ma si sente totalmente inerme, in quanto nella sua mente confusa non riesce a trovare il bandolo della matassa. Almeno finché, di fronte alla concreta possibilità di perdere Brad, non riuscirà a comprendere quali siano le vere priorità: «Nel suo abbraccio, con il cuore che mi batteva in quel modo ogni volta che ero così vicino a lui, potevo quasi credere che alla fine sarebbe valsa la pena affrontare tutto questo conflitto».
L’autrice, con il suo stile accattivante e una narrazione coinvolgente, ci consente di seguire le tappe del percorso di Jeff e Brad, ci fa intuire i problemi che hanno portato alla loro crisi anche prima dell’annuncio di Christine, ma nello stesso tempo ci mostra i momenti in cui sono davvero felici insieme, quei momenti che spingono i due ragazzi, nonostante le rotture e i litigi, l’uno tra le braccia dell’altro, il loro unico porto sicuro. Tutto questo, fino al meritato e commovente lieto fine.
“È complicato” è un bellissimo romanzo sulla crisi di coppia che ci fa comprendere come, per salvare un rapporto nel quale si crede fermamente, l’unico modo possibile sia fermarsi, respirare a fondo, fare ordine nella propria testa e cercare di capire che cosa conta davvero.

VALUTAZIONE: 4,5/5