lunedì 22 novembre 2021

“Urgent Care” di DJ Jamison

TITOLO: Urgent Care
SERIE: Hearts and Health #3
AUTORE: DJ Jamison
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Ciro Di Lella
È possibile dopo dodici anni concedere una seconda occasione a una storia d’amore che sembrava definitivamente arrivata al capolinea?
“Urgent Care”, il terzo volume della serie “Hearts and Health” di DJ Jamison, ci racconta finalmente la storia di Xavier James, che avevamo già incontrato nel precedente volume in quanto miglior amico del protagonista Zane. Possiamo, quindi, conoscere nel dettaglio cosa sia realmente accaduto dodici anni prima, quando Xavier e il suo ragazzo Trent Cavendish, ancora diciottenni, avevano visto infrangersi il loro sogno di una vita insieme a causa degli impegni familiari e dei problemi economici che avevano impedito a Xavier di iscriversi all’università insieme a Trent. La rabbia e la delusione di quest’ultimo avevano provocato una rottura tra loro che sembrava definitiva.
Il romanzo prende avvio con l’incontro tra Xavier e Trent in un locale gay. I due uomini hanno ormai trent’anni e un bagaglio di sofferenze e delusioni sulle spalle, ma quell’incontro così inaspettato e sconvolgente, che avviene dopo tanti anni, ci mostra due reazioni totalmente differenti. Trent vorrebbe mostrare al suo ex ragazzo quanto desideri chiarire e ottenere il suo perdono, convinto che la loro rottura sia esclusivamente da attribuire alla sua rabbiosa reazione. Xavier, invece, fa uscire fuori tutto il rancore che ha provato in questi anni, per essere stato ferito e insultato dal ragazzo che aveva amato con tutto se stesso, ma nello stesso tempo cerca di combattere i sentimenti e l’attrazione che prova ancora verso Trent. In realtà, entrambi vorrebbero tornare insieme, ma sarà necessario un lungo percorso perché ciò possa concretizzarsi.
L’autrice, con la sua scrittura fluida e brillante, in questo romanzo ci regala momenti molto intensi e struggenti svelando pian piano i sentimenti dei protagonisti e facendo emergere il modo con cui sono cambiati e maturati in tutti questi anni di lontananza.
Ho ammirato la forte determinazione di Trent, la sua tenacia nel voler riconquistare Xavier, dopo essersi reso conto che la sua ambizione nel voler diventare un brillante chirurgo aveva finito per annullare tutto il resto, facendogli perdere l’unico uomo che avesse mai amato e lasciandogli in cambio una grande solitudine. Nello stesso tempo, mi ha colpito la sua malinconia nel ricordare il suo miglior amico e collega Byron che pochi mesi prima si era tolto la vita. Da questi ricordi emerge una certa fragilità da parte di Trent, la paura di fare la stessa fine del suo amico, vittima dell’ossessione per il lavoro, ma anche la generosità nel voler aiutare la famiglia di Byron, che ormai considera come sua. Tutti questi elementi mi hanno consentito di entrare ancor più in sintonia con questo protagonista.
Xavier è, a sua volta, un ragazzo testardo e insicuro nello stesso tempo. La reazione del giovane Trent gli ha procurato ferite che lo hanno condizionato nel corso degli anni, ha paura di esporsi di nuovo e soprattutto di capire quanta responsabilità ci sia stata da parte sua in quella rottura. Anche lui è cambiato col passare del tempo, ha sviluppato una nuova consapevolezza di sé, ma ha conservato quella generosità che lo ha sempre spinto ad aiutare e sostenere la sua famiglia.
Il riavvicinamento tra i due uomini è molto graduale, ma l’autrice è riuscita a coinvolgere il lettore in ogni tappa di questa ricostruzione di un rapporto che sembrava perduto, ma che è destinato a diventare probabilmente molto più forte di quanto sarebbe potuto essere se i due ragazzi non si fossero mai lasciati. Grazie a una forte componente introspettiva, capiamo come la lontananza abbia fatto maturare entrambi facendo loro comprendere quanto importante sia il loro legame.
Viene dato molto risalto al tema del razzismo, che Xavier, in quanto birazziale, subisce da entrambi i lati: «Essere cresciuto da una donna bianca aveva fatto diventare Xavier bersaglio di critiche e prese in giro. Gli veniva detto che si comportava e parlava da bianco e persino l'affetto che dimostrava per la nonna veniva additato come una smanceria da ragazzino bianco troppo ricco. Gli era stato detto che non si poteva rendere conto della realtà di essere un vero uomo di colore, anche se ogni persona che incontrava lo giudicava in primis dal colore della pelle, per quanto fosse birazziale, e lo trattava a seconda dei propri pregiudizi».
“Urgent Care” è, dunque, una storia molto bella sulle seconde possibilità che arrivano nel momento in cui si acquisisce la consapevolezza di quali siano le vere priorità nella propria vita: «Si sentiva dentro un tornado di speranza, amore e paura lancinante. Le sue emozioni erano pronte a esplodere, non gli rimaneva che chiudere gli occhi e sperare di sopravvivere. Un bacio fugace e dolcissimo. Una seconda possibilità».

VALUTAZIONE 4,5/5

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