TITOLO: Condotta indecorosa (Titolo originale: “Conduct Unbecoming”)
SERIE: Conduct Unbecoming #1
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Cornelia Grey
“Condotta indecorosa” è il primo volume dell’omonima dilogia con cui L.A. Witt ci porta nell’isola giapponese di Okinawa narrandoci le avventure sentimentali di alcuni militari della Marina, spesso ostacolate dalle rigide regole militari, anche dopo l’abolizione del DADT che di fatto impediva agli appartenenti a qualunque ramo dell’esercito di dichiarare la propria omosessualità o bisessualità.
La storia narrata in questo primo romanzo vede come protagonisti Eric Randall e Shane Connelly, due uomini affascinanti e tenaci, entrambi trentacinquenni, che hanno speso quasi sedici anni della loro vita nel costruire una soddisfacente carriera all’interno della Marina, ma che non esitano a mostrare le loro fragilità, legate soprattutto al rimpianto di aver trascorso troppo tempo lontano dai propri figli.
Eric è un sottufficiale di prima classe che dovrà trascorrere tre lunghi anni a Okinawa in missione e ciò implica il dover stare per un lunghissimo periodo lontano da sua figlia Marie, di diciassette anni. Confinato in un luogo di cui ignora la lingua e le abitudini e in cui non conosce nessuno, cerca di ovviare alla solitudine e allo stress cercando qualche avventura in un locale gay. Shane è un ufficiale con il grado di comandante, è divorziato da quattro anni, due figli piccoli con cui riesce a parlare pochissimo, da alcuni anni è di base in Giappone. Dopo alcune relazioni fallimentari, si limita a cercare avventure di una notte. Tuttavia, l’incontro tra questi due uomini è destinato a diventare molto più di un semplice rapporto occasionale.
L.A. Witt conferma il suo talento con una scrittura coinvolgente, accattivante e ricca di sensualità. Ho amato il modo con cui l’autrice ha delineato il rapporto tra Eric e Shane, a partire dal loro primo passionale incontro che si rivela sorprendente per entrambi e rimane impresso nelle loro menti al punto tale da impedire loro di pensare ad altro per i giorni successivi. Nel momento in cui si rivedono capiscono che una qualsiasi relazione tra loro potrebbe essere un rischio per le rispettive carriere, considerata la rigida regola militare che impedisce a ufficiali e sottoufficiali di familiarizzare, come se appartenessero a caste separate. Ma nonostante questo decidono che vale la pena correre qualsiasi rischio, considerato che nelle loro vite hanno già rinunciato a tanto, per cui non sono disposti a fare a meno della reciproca compagnia.
Il romanzo ha uno sviluppo decisamente originale, considerato che molti degli appuntamenti tra Eric e Shane, che si svolgono nella più assoluta discrezione, rappresentano un modo per l’autrice di descrivere le bellezze di Okinawa, che si rivela un luogo suggestivo, pittoresco e ricco di storia. Tuttavia, ciò che mi ha emozionato è stato soprattutto il modo con cui questi due uomini si sono svelati reciprocamente, parlando delle loro vite, dei loro rimpianti e fallimenti. Entrambi hanno dovuto affrontare sacrifici e pericoli, hanno sofferto per la lontananza dai propri figli e spesso i loro rapporti sentimentali sono stati fortemente danneggiati dalle continue missioni militari e dagli obblighi di riservatezza.
Eric e Shane capiscono ben presto che il loro rapporto va oltre la mera attrazione fisica: la loro passione totalizzante, le conversazioni, che svelano tanti interessi comuni, la reciproca positiva influenza, sono tutti elementi con cui l’autrice cementa questo rapporto che, nonostante le incertezze e le paure, diventa ormai imprescindibile.
“Condotta indecorosa” è, dunque, un romanzo bellissimo ed emozionante, ricco di spunti interessanti, che ci permette di conoscere due uomini che hanno sempre dovuto mostrare forza e determinazione di fronte alle avversità che hanno incontrato nel corso della loro vita militare, nel tentativo di conquistare posizioni importanti all’interno di quel mondo, ma che di fronte a un sentimento autentico e coinvolgente capiscono che vale la pena mettere a rischio anche ciò che hanno realizzato: “La Marina mi ha portato via così tanto, maledizione. Non sono pronto a lasciare che si prenda l’unica volta in cui mi sono davvero innamorato di qualcuno”.
VALUTAZIONE 5/5
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