TITOLO: Sei sempre stato mio (Titolo originale: “It Was Always You”)
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Cornelia Grey
Quando parlo di L.A. Witt rischio di diventare ripetitivo, ma è difficile non spendere elogi per quest’autrice così talentuosa che riesce sempre a sorprendermi con la sua originalità. “Sei sempre stato mio” è la storia di una profonda amicizia che deve attendere numerosi anni prima di giungere alla consapevolezza che si tratta di un vero e proprio amore. Tyler e Justin sono due protagonisti delineati con una profondità tale da far percepire completamente ogni loro sensazione.
Tyler Schaeffer si trova in una situazione davvero complicata. La difficile separazione da sua moglie, con cui è stato sposato per quattordici anni, e la perdita del suo lavoro di perito presso l’azienda con cui ha lavorato per lungo tempo, lo spingono a lasciare Chicago e a ritornare a Seattle, la sua città di nascita. Fortunatamente, Justin, suo migliore amico fin da quando erano ragazzini, è disposto a dargli una mano e ad accoglierlo in casa sua per qualche tempo. Tyler deve affrontare i sensi di colpa per aver chiuso i contatti con il suo amico per cinque anni, ma nello stesso tempo è davvero felice di ritrovarlo e di poter vivere con lui. La convivenza rappresenta l’occasione per riscoprire qualcosa di se stesso che ha per troppo tempo ignorato.
Justin Tucker è davvero entusiasta di rivedere il suo miglior amico Tyler, ma nello stesso tempo non può fare a meno di provare dolore per gli anni in cui senza motivo si sono persi di vista e per i sentimenti non ricambiati che ha sempre provato per lui. La convivenza fa riaffiorare l’amore che Justin nutre per Taylor e lo spinge a sostenerlo il più possibile, pur dovendo tollerare gelosia e frustrazione. Qualcosa nell’atteggiamento di Tyler lo spinge a pensare che potrebbe ricambiare, ma non vuole illudersi e continuare a soffrire.
L’autrice, attraverso la sua scrittura intensa e densa di emozioni, ha dato vita a una storia intima e ricca di introspezione in cui la parte erotica, seppur presente, rappresenta il giusto corollario di un amore che ha dovuto aspettare anni per trovare la sua esatta definizione. La coinvolgente narrazione ci mostra con il giusto equilibrio due protagonisti alle prese con un riavvicinamento molto desiderato che finisce per diventare una necessaria riscoperta.
Da un lato vi è la graduale presa di coscienza di Tyler, sempre più pentito di aver chiuso i rapporti con Justin negli ultimi anni, non avendo saputo tener testa alla sua ex moglie. Vi è il suo stupore nel ritrovare l’intimità con il suo migliore amico attraverso stretti abbracci e confidenze, sempre più colpito dalla crescente intensità dei sentimenti che prova e dal bisogno di avere Justin vicino. Vi è, poi, una inconsapevolezza che necessita di un forte incoraggiamento esterno per poter finalmente giungere a una reale comprensione di sé.
Dall’altro lato vi è Justin che colpisce per la sua profonda generosità, la pazienza e la dolcezza. Farebbe qualsiasi cosa per Tyler, persino aiutarlo a rimettersi in gioco per trovare una nuova ragazza. Deve sopportare la gelosia e il dolore di non essere ricambiato, eppure non esita a rimanere al suo fianco per sostenerlo. E quando tutti i pezzi sembrano finalmente trovare il proprio posto non si può non tirare un sospiro di sollievo.
L’unica pecca di questo romanzo è la mancanza di un epilogo che possa dare qualche spiegazione in più al lettore. Tuttavia, “Sei sempre stato mio” rimane un libro molto bello che parla con sincerità e realismo di amicizia, amore e riscoperta di sé.
VALUTAZIONE 4+/5
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