lunedì 7 novembre 2022

“Kríe Captivity” di Kora Knight

TITOLO: Kríe Captivity (Titolo originale “Kríe Captivity”)
SERIE: The Nira Chronicles #1
AUTORE: Kora Knight
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Sci-Fi; Erotico
TRADUTTORE: Ester Manzini
Kora Knight è un’autrice che ho sempre considerato talentuosa, sorprendente e mai banale. “Kríe Captivity”, una novella che introduce la serie Sci-Fi “The Nira Chronicles”, conferma la sua capacità di ammaliare attraverso un erotismo intrigante e quasi ipnotico.
Il luogo in cui il racconto è ambientato è certamente particolare. Si tratta di Nira, il pianeta appena mappato dalla Astrum Industries, un posto completamente inesplorato. Alec Hamlin e la sua squadra, composta dal copilota Zaden, la guardia del corpo Chet, gli scienziati Noah, Bailey e Jamis, sono partiti alla scoperta dei misteri di questo pianeta, ma a causa di un attacco di strani esseri alati sono costretti a un atterraggio di emergenza. Sono accolti da un indigeno con un aspetto simile a un attraente maschio umano, di altezza imponente, muscoloso, con occhi dorati, la pelle viola, corna e zanne. Il suo nome è Gesh, appartiene alla specie dei Kríe e sembra affabile e gentile, ma è solo un’apparenza. Gesh fa mangiare ai terrestri un frutto particolare per poi catturarli con l’aiuto degli altri membri del suo branco. Alec e i suoi uomini si rendono ben presto conto che quel frutto è un potente afrodisiaco che li ha indotti in uno stato di permanente eccitazione. Rifiutano l’idea di accoppiarsi con gli alieni, per quanto attraenti e fin troppo dotati, ma non possono soddisfarsi da soli. La crescente attrazione verso i loro rapitori, tuttavia, è innegabile e potrebbe dar vita a legami inaspettati, ma nello stesso tempo è il loro futuro a essere in pericolo.
“Kríe Captivity” è un racconto che ha il merito di introdurre il lettore ai misteri di Nira. L’autrice è stata molto brava nel fornire le prime informazioni su questo pianeta e i suoi abitanti illustrando le loro abitudini e caratteristiche senza esaurire una curiosità che sarà certamente soddisfatta nel successivo volume. Nello stesso tempo si tratta di una storia pervasa da una forte tensione erotica. Sicuramente è impossibile non provare empatia nei confronti del Capitano Alec, il cui punto di vista consente di percepire anche le sensazioni di tutti gli altri membri della squadra, ciascuno dei quali è stato molto ben delineato sia nel carattere che nell’aspetto fisico. Alec è combattuto tra la rabbia derivante dalla prigionia, l’eccitazione che non riesce a soddisfare e l’attrazione mista a curiosità che prova nei confronti dei Kríe, ciascuno dei quali si mostra con caratteristiche e attitudini diverse. Alec non è mai stato con uomo, ma Miros, l’alieno maschio con cui entra maggiormente in contatto, lo intriga e lo lascia turbato. È un racconto che coinvolge fino all’ultima pagina con il desiderio di saperne di più. Consigliato in attesa del prossimo libro.

VALUTAZIONE 4/5

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