TITOLO: A casa per Natale (Titolo originale “Christmas Homecoming”)
SERIE: The Christmas Angel #4
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Storico
TRADUTTORE: Cornelia Grey
Il quarto volume della serie “The Christmas Angel”, dedicata a una magica statuina a forma di angelo, è affidato all’abile penna di L.A. Witt che con la sua scrittura intensa e coinvolgente ci dona una storia ambientata durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, che vede come protagonisti due ragazzi, Roger Miller e Jack O’Brien, migliori amici fin dall’infanzia.
Roger e Jack hanno trascorso insieme i primi anni della giovinezza nel loro paese di origine nello Iowa, divertendosi, facendo esperienze, rafforzando sempre di più il loro legame, divenuto ormai imprescindibile. Non sono pienamente consapevoli dei reciproci sentimenti, almeno fino al giorno prima della partenza di Jack, che nell’agosto nel 1939 dovrà iniziare a frequentare il college e poi cercare di trovare un lavoro lontano da casa. I due ragazzi sono tristi per l’imminente separazione, ma nello stesso tempo iniziano a sentire che tra di loro c’è molto più di una semplice amicizia. Un bacio pieno di desiderio e la promessa di scriversi e rivedersi a Natale sono tutto ciò che riescono a ottenere quel giorno. Purtroppo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale sconvolge i piani di entrambi, per cui dovranno attendere la fine del conflitto sei anni dopo per potersi rivedere. A quel punto, i due ragazzi sono divenuti ormai due uomini invecchiati precocemente, profondamente turbati dal conflitto, dai combattimenti, dal sangue e dalla morte di tanti commilitoni. Tra di loro c’è una distanza che sembra incolmabile, come se i loro vecchi sentimenti fossero scomparsi. A renderli incerti è la paura di ognuno dei due di riavvicinarsi per scoprire che per l’altro quanto accaduto anni prima è stato un errore o che la loro amicizia non può più essere recuperata. Ma il loro amore è più forte che mai e avranno l’occasione di rendersene conto, grazie alla bellissima statuina a forma di angelo.
L.A. Witt è una talentuosa autrice che ammiro molto per la sua capacità di intessere storie mai banali e di grande intensità. In questo caso, ha dato vita a una novella di poche pagine (circa ottanta) che, tuttavia, mi ha dato la sensazione di una narrazione di ampio respiro, essendo riuscita a raccontare con poche efficaci frasi un mondo di giovani che cerca di tornare alla normalità.
È una storia struggente e pervasa di malinconia, i cui protagonisti, Roger e Jack, colpiscono per la loro sofferenza, descritta in modo veritiero e realistico, accompagnata dallo smarrimento di chi ha vissuto una lunga guerra e fa fatica a ritrovare il proprio posto nel mondo. Entrambi si sentono trascinati dalla corrente, soprattutto a causa di un contesto sociale che li vorrebbe vedere presto con moglie e figli, non riuscendo ad accettare la possibilità di un loro futuro insieme. Eppure, nonostante la profonda frustrazione legata al dover nascondere i propri sentimenti e la paura di essere scoperti e giudicati, c’è una presa di coscienza che scuote i loro animi, li porta a riavvicinarsi, a vivere un desiderio mai sopito, a formulare pensieri di speranza su di un amore più forte della tragedia.
“A casa per Natale” è un racconto sincero di un amore giovanile che sa maturare e aspettare la sua seconda occasione, rappresentando nel frattempo l’unico motivo per sopravvivere a una guerra.
VALUTAZIONE 4,5/5
Nessun commento:
Posta un commento