mercoledì 24 gennaio 2024

“La mia sola ragione” di Leigh Lennon

TITOLO: La mia sola ragione (Titolo originale “My Only Reason”)
SERIE: A love is love #1
AUTORE: Leigh Lennon
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Sport Romance
TRADUTTORE: Francesco Rossini
Leigh Lennon fa il suo esordio in Italia con “A love is love”, una intrigante serie che ruota intorno al mondo del football e ci mostra adorabili protagonisti alle prese con la difficoltà di far valere i propri sentimenti e la propria identità in un settore spesso pieno di pregiudizi.
“La mia sola ragione” è la storia di due migliori amici, Ryder Hanley e Christopher “Crush” Colton, che, dopo essersi conosciuti al college ed essere diventati compagni di squadra, hanno costruito un legame molto forte. A ventidue anni stanno per giocare la loro ultima partita di football nel campionato universitario prima di firmare un contratto da professionisti e sono pronti a farsi valere. Tuttavia, per Ryder la situazione non è così semplice, dal momento che da tempo nasconde la sua omosessualità e il profondo amore per Crush. Una triste notizia lo getta nello sconforto e lo spinge, dopo la partita, tra le braccia del suo migliore amico. In quel momento ogni tentativo di nascondersi viene meno, per cui Ryder bacia Crush e gli confessa quello che prova per lui, per poi fuggire via. Si ritroveranno dopo sei anni a giocare nuovamente insieme come professionisti ed entrambi dovranno comprendere se è arrivato il momento di costruire la loro storia.
L’autrice mi ha deliziato con una scrittura semplice, efficace e ricca di ironia. Indubbiamente, il “linguaggio da spogliatoio” di Ryder e Crush, con i loro particolari vezzeggiativi, può apparire spiazzante all’inizio, ma la storia è davvero gradevole e coinvolgente. La narrazione è composta da brevi episodi di intima quotidianità, che ci mostrano pian piano l’evoluzione del rapporto tra questi due fantastici e testardi ragazzi, che dopo una lunga separazione e un conflitto iniziale ritrovano un loro equilibrio e comprendono quanto il loro amore sia sempre stato forte e reciproco, sebbene Crush avesse bisogno di una certa spinta per realizzarlo fino in fondo. Si tratta di un’evoluzione accompagnata dal sostegno di parenti e amici che, passo dopo passo, non esitano a incoraggiare e a dimostrare comprensione perché, quando un sentimento è autentico, non lo si può lasciar sfuggire.
È una storia che poggia le sue fondamenta su due protagonisti determinati, sinceri, in grado di farsi amare con i loro difetti. Ryder è il ragazzo affabile e fiero della sua identità, che ama vestire in modo appariscente e comportarsi da “primadonna”. Ho amato il modo con cui ci mostra l’importanza del suo coming out che, pur avendo comportato la definitiva rottura con i genitori, mai realmente presenti nella sua vita, gli ha permesso di essere se stesso e di fare da apripista anche ad altri sportivi, in un mondo che, nonostante i pregiudizi, può dimostrarsi in grado di fornire sostegno. Il suo profondo affetto per Crush è un qualcosa di imprescindibile, anche se tenta di non illudersi che possa diventare qualcosa di più di un’amicizia. Almeno fino a quando Crush non gli dimostra il contrario.
Crush, con la sua stazza imponente e un aspetto apparentemente aggressivo, è in realtà un uomo di buon cuore che adora sua figlia, la piccola e impertinente Brooklyn, e cerca di tollerare le cattiverie della sua ex moglie Alison, che non ha mai realmente amato. Ha sentito in modo lacerante la mancanza di Ryder e quando finalmente lo ritrova, dopo una prima reazione di rabbia, non può fare a meno di riesaminare il suo percorso interiore degli ultimi sei anni, il desiderio che ha sempre provato nei confronti del suo migliore amico, anche se non se ne rendeva conto, i sentimenti che diventano sempre più solidi e aspettano di essere svelati. Quella fra Ryder e Crush è una passione autentica e totalizzante, accompagnata da un legame indissolubile che mi ha intenerito ed emozionato.
“La mia sola ragione” è un romanzo dolce e passionale che ci mostra l’importanza del coming out nello sport, come strumento per poter essere davvero se stessi, e soprattutto la forza dello spirito di squadra, che può essere di grande sostegno nei momenti più opportuni.

VALUTAZIONE 4/5

sabato 20 gennaio 2024

“Pulse: Il rumore del cuore” di Maria Antonietta

TITOLO: Pulse: Il rumore del cuore
SERIE: Autoconclusivo
AUTORE: Maria Antonietta
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
“Pulse: Il rumore del cuore” è l’ultimo romanzo di Maria Antonietta, un’interessante autrice italiana che ha dato vita a una storia contemporanea, con intriganti suggestioni paranormali. È un racconto intenso e ricco di passione, che ci parla di un legame viscerale con il sapore della predestinazione e in cui il cuore, inteso come organo vitale, rappresenta la sede principale delle emozioni che vengono trasmesse al di là di ogni confine.
I due protagonisti, Marco Graziani e Christian Morabito, sono tratteggiati con delicatezza, ponendo in risalto il loro passato carico di dolore e amarezza. I loro destini appaiono indissolubilmente intrecciati a quelli di una ragazza, Anita, la cui giovane vita è stata stroncata troppo presto a causa di una emorragia cerebrale.
Marco è un trentenne che svolge con dedizione ed empatia il suo lavoro di operatore sanitario. In passato aveva posto molte speranze nella sua carriera di nuotatore, ma aveva dovuto rinunciarvi dopo un infortunio. Aveva intravisto un nuovo inizio con Anita, giovane promessa del nuoto, di cui si era innamorato dopo esserne diventato l’allenatore. Ma la morte della ragazza aveva annullato ogni suo sogno spingendolo ad innalzare barriere e a isolarsi. Durante un’esercitazione di primo soccorso in una scuola l’incontro con Christian gli procura sensazioni tali da spingerlo a pensare che Anita voglia mettersi in contatto con lui, ma mentre si avvicina al ragazzo e conosce diversi aspetti della sua vita, si rende sempre più conto che quel legame viscerale che si sta instaurando va molto oltre ciò che aveva immaginato inizialmente.
Per Christian dichiarare la propria omosessualità a diciotto anni non è stato facile, soprattutto in una provincia del Sud. Il ragazzo di cui si era invaghito lo aveva solo preso in giro trasformandolo nell’oggetto di una scommessa, per cui, ferito e deluso, Christian si era lanciato in una corsa in moto per dimenticare tutto, finendo contro un albero. Dopo tre anni, lo ritroviamo a Latina con un nuovo cuore e una nuova esistenza, ma andare avanti non è sempre facile. Quando incontra Marco il suo cuore inizia finalmente a battere con un ritmo forsennato, l’attrazione per il bel paramedico diventa quasi irresistibile, legata anche alla sensazione di averlo già conosciuto in passato, al punto da fargli compiere azioni coraggiose e un po’ avventate. Un bacio avrebbe potuto rovinare un’amicizia appena nata, ma in realtà si rivela l’inizio di una storia autentica e passionale. Christian non può fare a meno di sentirsi coinvolto e di innamorarsi, nonostante le delusioni passate, eppure sente che Marco non gli sta dicendo tutta la verità.
Il romanzo si caratterizza per una scrittura semplice, immediata, emozionale, in cui non viene lesinato l’uso del dialetto che rende le modalità espressive dei personaggi colorite e intriganti. La narrazione è fluida e coerente (forse con qualche piccolo difetto), con alcuni salti nel passato che ci fanno comprendere meglio la situazione presente.
Marco e Christian sono due protagonisti che appaiono un po’ agli antipodi, ma che riescono a completarsi a vicenda. Christian è un ragazzo spontaneo e impulsivo, che dopo l’incidente aveva quasi perso ogni slancio emozionale, come se non fosse più in grado di connettersi con il proprio cuore, per cui Marco rappresenta un vero e proprio risveglio da un lungo letargo. Sente di essere profondamente cambiato rispetto al passato e di aver rimosso il dolore subito, detesta la pietà altrui, vuole essere trattato come un ragazzo normale e non come quello che ha subito un trapianto di cuore. Nonostante paure e timori, continua a farsi guidare dalle proprie emozioni.
Marco è un uomo razionale e posato, che ha innalzato barriere e cerca in ogni modo di portare avanti la memoria di Anita. L’incontro con Christian sembra demolire ogni sua certezza, lo travolge come un tornado e lo spinge a sperimentare una parte della propria sessualità che credeva di aver messo definitivamente da parte. Marco e Christian insieme sono passione pura e sintonia perfetta, ma andando avanti nella lettura non si può fare a meno di chiedersi quale ruolo abbia nella loro storia la “memoria” di Anita.
“Pulse: Il rumore del cuore” è complessivamente un bel romanzo, una storia che richiede diverse importanti riflessioni e può non apparire di immediata comprensione ad un primo impatto, ma che ci parla di un amore profondo e viscerale che trasmette suggestioni particolari. Una lettura consigliata.

VALUTAZIONE 4/5

domenica 14 gennaio 2024

“Un Principe a Natale” di R.J. Scott

TITOLO: Un Principe a Natale (Titolo originale “Christmas Prince”)
SERIE: The Christmas Angel #7
AUTORE: R.J. Scott
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Cristina Bruni
La serie “The Christmas Angel”, dedicata a una magica statuina a forma di angelo, si conclude con una dolce storia dal sapore decisamente fiabesco, scritta da RJ Scott, autrice che amo molto per la sua capacità di intrecciare sentimenti e tematiche importanti.
Il racconto è incentrato sulle vicende sentimentali del principe Raphael, figlio più giovane della famiglia reale di Montaunoit, piccolo regno al confine con la Francia. Raphael è un uomo bellissimo, dichiaratamente gay e al centro dell’attenzione mediatica per le sue continue avventure di una notte con sconosciuti. Nello stesso tempo, è un ragazzo sensibile, che ama la sua famiglia e pensa che un giorno anche lui troverà un compagno con cui sposarsi e avere figli, mentre si occupa di custodire la storia del suo Paese e gestirne gli archivi. A un’asta di Sotheby’s, che ha per oggetto diversi lotti riguardanti beni della famiglia reale, il principe viene intrigato da un attraente giovane, Marc Chandler, curatore del British Museum, che ingaggia con lui una lotta per conquistare alcuni diari dall’importante valore storico. Alla fine, è Raphael a uscirne vincitore, ma non riesce a smettere di pensare a Marc e desidera conoscerlo meglio anche per rivedere nuovamente l’ardore nei suoi occhi. Per questo motivo, pensa a una proposta che il bel curatore difficilmente potrà rifiutare.
Marc Chandler è un giovane appassionato di storia, che cerca di svolgere al meglio il suo lavoro al British Museum, nonostante il suo capo Richard cerchi di sminuirlo accusandolo di inesperienza. È un ragazzo solitario, che ha dovuto affrontare diverse delusioni d’amore. Quando Marc si vede soffiare da sotto il naso il lotto a cui ambiva, contenente diari e documenti storici importanti, prova rabbia verso il principe bello e arrogante, ma anche un profondo desiderio. Non riesce a credere ai suoi occhi quando riceve una lettera in cui viene richiesta la sua collaborazione presso il palazzo reale di Montaunoit, come curatore di una mostra sulla storia del regno. Potrebbe essere un’occasione fondamentale per la sua carriera, ma anche un pericolo per il suo cuore.
Questo breve romanzo si caratterizza per una scrittura elegante e molto accurata e per un potenziale narrativo decisamente elevato, ma forse un po’ sacrificato all’interno di una novella natalizia. La storia, infatti, è molto interessante nel complesso, essendo basata su un’idea sicuramente originale. Ho amato tantissimo gli scambi culturali fra Raphael e Marc, in particolare il grande entusiasmo del giovane curatore i cui occhi brillano dinnanzi all’immenso patrimonio storico conservato negli archivi del castello e che, grazie anche alle preziose conoscenze del principe, riesce a ripercorrere la storia del piccolo regno gettando luce su avvenimenti assai rilevanti e ingiustamente trascurati.
Nello stesso tempo, la componente romantica avrebbe meritato qualche pagina in più. I due protagonisti, mentre esaminano i meravigliosi reperti all’interno del castello e si confrontano in un’atmosfera che trasuda emozioni provenienti da altre epoche, avvertono il reciproco desiderio e maturano un sentimento che con difficoltà riescono a esternare. Marc deve fare i conti con la sua frustrante esperienza passata, con ex fidanzati che lo hanno sempre trattato con sufficienza, per cui è titubante a lasciarsi andare, ma alla fine non può fare a meno di innamorarsi di Raphael, senza però illudersi di poterlo davvero meritare. Nello stesso tempo, il principe appare confuso, desidera Marc, vuole conoscerlo e starebbe ore a sentirlo parlare del suo lavoro, ma nello stesso tempo ha bisogno di una spinta decisiva, complice un’angelica statuina, per comprendere di avere di fronte la persona giusta per coronare il proprio sogno d’amore. Il romantico e bellissimo lieto fine giunge meritatamente, ma forse avrebbe richiesto qualche ulteriore spiegazione.
“Un principe a Natale” è, in ogni caso, una romantica fiaba natalizia che, come in ogni racconto fiabesco che si rispetti, ci mostra il trionfo dei veri sentimenti.

VALUTAZIONE 4/5

venerdì 5 gennaio 2024

“A casa per Natale” di L.A. Witt

TITOLO: A casa per Natale (Titolo originale “Christmas Homecoming”)
SERIE: The Christmas Angel #4
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Storico
TRADUTTORE: Cornelia Grey
Il quarto volume della serie “The Christmas Angel”, dedicata a una magica statuina a forma di angelo, è affidato all’abile penna di L.A. Witt che con la sua scrittura intensa e coinvolgente ci dona una storia ambientata durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, che vede come protagonisti due ragazzi, Roger Miller e Jack O’Brien, migliori amici fin dall’infanzia.
Roger e Jack hanno trascorso insieme i primi anni della giovinezza nel loro paese di origine nello Iowa, divertendosi, facendo esperienze, rafforzando sempre di più il loro legame, divenuto ormai imprescindibile. Non sono pienamente consapevoli dei reciproci sentimenti, almeno fino al giorno prima della partenza di Jack, che nell’agosto nel 1939 dovrà iniziare a frequentare il college e poi cercare di trovare un lavoro lontano da casa. I due ragazzi sono tristi per l’imminente separazione, ma nello stesso tempo iniziano a sentire che tra di loro c’è molto più di una semplice amicizia. Un bacio pieno di desiderio e la promessa di scriversi e rivedersi a Natale sono tutto ciò che riescono a ottenere quel giorno. Purtroppo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale sconvolge i piani di entrambi, per cui dovranno attendere la fine del conflitto sei anni dopo per potersi rivedere. A quel punto, i due ragazzi sono divenuti ormai due uomini invecchiati precocemente, profondamente turbati dal conflitto, dai combattimenti, dal sangue e dalla morte di tanti commilitoni. Tra di loro c’è una distanza che sembra incolmabile, come se i loro vecchi sentimenti fossero scomparsi. A renderli incerti è la paura di ognuno dei due di riavvicinarsi per scoprire che per l’altro quanto accaduto anni prima è stato un errore o che la loro amicizia non può più essere recuperata. Ma il loro amore è più forte che mai e avranno l’occasione di rendersene conto, grazie alla bellissima statuina a forma di angelo.
L.A. Witt è una talentuosa autrice che ammiro molto per la sua capacità di intessere storie mai banali e di grande intensità. In questo caso, ha dato vita a una novella di poche pagine (circa ottanta) che, tuttavia, mi ha dato la sensazione di una narrazione di ampio respiro, essendo riuscita a raccontare con poche efficaci frasi un mondo di giovani che cerca di tornare alla normalità.
È una storia struggente e pervasa di malinconia, i cui protagonisti, Roger e Jack, colpiscono per la loro sofferenza, descritta in modo veritiero e realistico, accompagnata dallo smarrimento di chi ha vissuto una lunga guerra e fa fatica a ritrovare il proprio posto nel mondo. Entrambi si sentono trascinati dalla corrente, soprattutto a causa di un contesto sociale che li vorrebbe vedere presto con moglie e figli, non riuscendo ad accettare la possibilità di un loro futuro insieme. Eppure, nonostante la profonda frustrazione legata al dover nascondere i propri sentimenti e la paura di essere scoperti e giudicati, c’è una presa di coscienza che scuote i loro animi, li porta a riavvicinarsi, a vivere un desiderio mai sopito, a formulare pensieri di speranza su di un amore più forte della tragedia.
“A casa per Natale” è un racconto sincero di un amore giovanile che sa maturare e aspettare la sua seconda occasione, rappresentando nel frattempo l’unico motivo per sopravvivere a una guerra.

VALUTAZIONE 4,5/5

mercoledì 3 gennaio 2024

“L’angelo di Natale” di Eli Easton

TITOLO: L’angelo di Natale (Titolo originale “Christmas Angel”)
SERIE: The Christmas Angel #1
AUTORE: Eli Easton
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Storico
TRADUTTORE: Cristina Bruni
“L’angelo di Natale” è il primo volume di una serie natalizia composta da sette romanzi di diverse autrici, ambientati in epoche differenti, ma accomunati dalla magica presenza di una bellissima statuina a forma di angelo che in qualche modo favorisce l’esaudirsi di desideri e la nascita di emozionanti storie d’amore, passando di proprietario in proprietario finché qualcuno non ha bisogno di lei.
Con questo primo libro, la bravissima Eli Easton ci mostra come questa statuina sia venuta alla luce grazie alle abili mani di Alec Allston, talentuoso scultore del legno che nel suo negozio, nella Londra del 1750, crea oggetti preziosi e originali, ambiti soprattutto da persone nobili e facoltose. Alec è un giovane sensibile e timoroso, che, dopo una profonda delusione d’amore, frenato, oltretutto, dal terrore di infrangere la legge vivendo la propria omosessualità, soprattutto in un’epoca di caccia alle streghe, sembra aver accettato l’idea di trascorrere i propri giorni in perfetta solitudine, coltivando le arti ed esercitandosi nell’astinenza da ogni desiderio carnale. Eppure, non può dimenticare quando, nel tentativo di compiere un gesto estremo e disperato, una splendida signora lo ha fermato promettendogli che ci sarebbe stato un amore molto più grande per lui. E quando la statuina di un angelo da lui forgiata in ricordo di quella signora e dedicata all’amore perduto gli viene restituita per ben due volte da un attraente e vigoroso poliziotto di nome John Trent, pur se con molto turbamento, Alec è spinto pian piano a pensare che qualcosa nella sua vita si stia muovendo favorevolmente.
John Trent è un membro del corpo di polizia Bow Street Runners, creato grazie alla mente illuminata del giudice e scrittore Henry Fielding, che intendeva così garantire una vera giustizia lungo le strade di Londra. John compie il suo lavoro di poliziotto con passione e convinzione, in forza dei suoi ideali e per favorire i più deboli e oppressi. Vive le sue inclinazioni sessuali con discrezione e prudenza, senza rinunciare a essere se stesso e a realizzare i propri desideri, sebbene non abbia mai pensato di trovare realmente l’amore. Eppure, dopo aver ritrovato la statuina di un angelo e averla riportata dall’uomo che l’ha creata, scoprendo la storia che si cela dietro, non riesce più ad allontanarsi da quel bellissimo scultore e a smettere di pensare a lui.
L’autrice mi ha davvero incantato con una scrittura elegante, precisa, limpida, perfettamente adeguata al contesto storico in cui le vicende di Alec e John sono ambientate. Ho amato il percorso di entrambi i protagonisti, tracciato in modo efficace e con pieno coinvolgimento emotivo, all’interno di una narrazione originale e intrigante che, pur esaurendosi all’interno di circa 140 pagine, riesce a essere completa e soddisfacente.
I due protagonisti sono tratteggiati con grande sapienza, con atteggiamenti e mentalità in linea con il periodo storico di riferimento, ma da cui emerge un guizzo di ribellione e speranza di chi cerca di andare oltre il contesto sociale per vivere pienamente se stesso. Mi ha colpito lo stupore quasi ingenuo di Alec che, di fronte alle continue visite del bel poliziotto e al suo discreto corteggiamento, non riesce a credere che qualcuno possa essere davvero interessato a lui. Alec è bloccato dalle sue convinzioni retrograde, purtroppo instillate da una società che condanna le persone come lui, ma nello stesso tempo il suo pudore verginale deve lottare contro il forte desiderio che la sola presenza di John gli inietta nelle vene e che sembra predominare sempre di più. Ho adorato la determinazione di John, i suoi ideali di giustizia, il suo essere forte e paziente nello stesso tempo, pronto a conquistare giorno dopo giorno l’uomo che gli ha rubato il cuore e a fargli comprendere che chi in passato gli ha fatto credere di poter vivere senza assecondare i propri desideri non è degno della sua considerazione e del suo amore.
In un periodo in cui l’omosessualità era condannata dalla legge, tutte le persone che volevano vivere la propria natura dovevano nascondersi ed essere prudenti, ma a volte riuscivano a raggrupparsi e a farsi forza a vicenda. L’autrice ci mostra, quindi, una sorta di piccola comunità che ruota intorno alla residenza della signora Simpson, di cui John è ospite da anni, e che accoglie con discrezione chiunque abbia bisogno di affetto e protezione.
“L’angelo di Natale” è una bellissima e dolce novella natalizia dal sapore fiabesco, un racconto completo e soddisfacente che ci mostra una commovente storia d’amore in un contesto storico non favorevole, da cui emerge comunque l’importanza di tentare sempre di essere se stessi.

VALUTAZIONE 5/5

martedì 2 gennaio 2024

“Il desiderio di un soldato” di N.R. Walker

TITOLO: Il desiderio di un soldato (Titolo originale “A Soldier’s Wish”)
SERIE: The Christmas Angel #5
AUTORE: N.R. Walker
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Storico
TRADUTTORE: Emanuela Graziani
"Il desiderio di un soldato” è un romanzo di N.R. Walker, talentuosa autrice australiana che, all’interno della collana multi-autore dedicata a una magica statuina a forma di angelo, ci porta in un periodo storico drammatico, la guerra in Vietnam, che vide tanti giovani americani combattere contro i Vietcong per poi perdere la vita o subire gravi traumi.
Molto più di un libro natalizio, è un romanzo che con dolcezza e commozione narra la splendida storia di Gary Fairchild e Richard Ronsman, due ragazzi che colpiscono per la profonda intensità dei loro sentimenti, all’interno di un legame che sembra nascere quasi per caso per poi diventare indissolubile.
Gary Fairchild è un giovane studente hippie che vive con sincerità il suo stile di vita e crede fermamente nella pace e nell’amore, al punto che non farebbe mai del male a un suo simile. Con i suoi amici si sta recando all’”Aquarium Exposition, 3 giorni di Pace & Musica”, meglio conosciuto come Woodstock, per vivere tre giorni di musica e libertà assoluta. Tuttavia, durante il tragitto, dopo essersi fermato in un locale, la sua attenzione viene attirata da un giovane soldato, seduto a un tavolino da solo e con uno sguardo triste e perso. Gary viene spinto dal suo animo generoso ad avvicinarsi per conoscere quel ragazzo, Richard Ronsman, che a breve dovrà partire per New York e poi dopo tre giorni dovrà imbarcarsi per il Vietnam. Gary non esita neanche un attimo ad invitarlo ad unirsi al suo gruppo di amici per recarsi a Woodstock, un’esperienza che si rivelerà fondamentale per entrambi.
Richard Ronsman è un ragazzo che ha vissuto i primi venti anni della sua vita nella fattoria dei genitori, senza aver mai conosciuto altre realtà. Vessato dalle esigenti aspettative del padre, che con le sue convinzioni religiose e un atteggiamento continuamente sprezzante sembra già averlo condannato al fuoco eterno, Richard reprime in ogni modo la sua omosessualità, sentendosi condizionato a soddisfare le aspettative paterne, fino ad arrivare ad arruolarsi nell’esercito. Non è felice di partire per il Vietnam, eppure, se non dovesse tornare indietro, sente che sarebbe un bene per tutti, inclusa la sua famiglia. Il suo sconforto sembra trovare sollievo nell’incontro con Gary che gli fa una proposta sconcertante e finisce per trascinarlo in una realtà completamente al di fuori dei suoi schemi mentali, ma che si rivela la cosa migliore che potesse capitargli.
La scrittura solida, efficace e brillante di NR Walker in questo romanzo si tinge di sfumature profondamente malinconiche, legate al dramma della guerra e alla sensazione di impotenza di fronte al dolore e alla morte. Tuttavia, tutto questo è compensato da una meravigliosa sensazione di conforto, grazie a due protagonisti splendidamente rappresentanti, che sanno rialzarsi, stringersi forte e condursi per mano lungo le vie del mondo.
L’autrice ci conduce con intensa commozione lungo il percorso di Gary e Richard, partendo dai tre giorni di Woodstock, vissuti con l’animosità di chi non vuole perdere neanche un secondo di quelli che potrebbero essere gli ultimi momenti sereni della propria vita e che vuole provare qualsiasi cosa per non avere nessuno rimpianto, dalla musica alla droga e all’amore carnale, assaporato con lo stupore di chi non credeva avrebbe mai potuto soddisfare il proprio desiderio. Vi sono poi le struggenti lettere che i due giovani si scambiano durante la permanenza di Richard in Vietnam, che rendono il lettore partecipe del dramma di un odioso conflitto che non risparmia vite umane e spezza legami di amicizia. Ho avvertito il dolore e il senso di smarrimento di Richard, che, tuttavia, si sente confortato dalla presenza epistolare dell’uomo di cui è ormai innamorato, che lo spinge a non impazzire e a tentare di sopravvivere giorno dopo giorno. Ho amato la grande forza d’animo di Gary che, pur con l’angoscia legata al pensiero che il suo ragazzo possa essere ucciso, non perde di vista la speranza e cerca in ogni modo di mostrare a Richard la sua vicinanza, donandogli la promessa che il primo Natale a casa insieme sarebbe stato speciale. E Gary mantiene sempre le promesse, con la inconsapevole complicità di una statuina a forma di angelo che può aiutare ad esaudire desideri.
“Il desiderio di un soldato” è un meraviglioso e struggente romanzo di un’autrice che con la sua scrittura riesce a parlare di sentimenti colpendo dritto al cuore; è la storia di un amore che cerca in ogni modo di andare oltre la cattiveria e l’egoismo umano, che sa farsi forza anche di fronte alla tragedia di una guerra assurda e riesce a trasmettere conforto, solidarietà e pace.

VALUTAZIONE 5/5