TITOLO: Pride (Titolo originale “Pride”)
SERIE: Single Dads #6
AUTORE: R. J. Scott
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Alessandra Panozzo
R.J. Scott è un’autrice che mi sorprende e mi coinvolge sempre di più con ogni suo nuovo libro, dimostrando un talento in continua crescita con una capacità di dar vita a protagonisti particolari con un mondo interiore ricco di sfumature. “Single Dads” è una serie dedicata alle vicissitudini sentimentali di alcuni papà single che ho amato fin dal primo volume, per cui ora che con “Pride” siamo arrivati al termine credo che sentirò davvero la mancanza di queste meravigliose famiglie allargate che sanno amare, accogliere e sostenere.
“Pride” è probabilmente il libro più bello e completo di questa serie, in quanto l’autrice è riuscita a combinare alla perfezione la complicata e intrigante storia d’amore tra Logan e Gray con tante diverse tematiche trattate con la consueta delicatezza. Logan Reed e Gray Davies sono due uomini che sanno farsi amare con le loro fragilità, la testardaggine e un incondizionato bisogno d’amore.
Gray Davies è un giornalista investigativo che ha creato, insieme al suo migliore amico Nick, la Grick Media, una società che si occupa di documentari di approfondimento su tematiche scottanti al solo scopo di portare allo scoperto attività illegali e proteggere i più deboli. Quando Tudor Barrera, un anziano uomo residente a Los Angeles, lo chiama per un’intervista su alcuni gravi fatti accaduti a Cardinal Hope, il parco per roulotte presso cui abita da molti anni, Gray non esita a recarsi in quel luogo, avendo già maturato diversi sospetti su alcune società che effettuano compravendite nei sobborghi periferici e che, con mezzi non sempre del tutto leciti, cercano di mandar via gli attuali residenti per portare avanti programmi di creazione di aree lussuose in zone meno prospere. Le indagini di Gray sembrano trovare diversi ostacoli, soprattutto quando sulla sua strada compare Logan, un ragazzo che anni prima Tudor ha salvato dalla delinquenza dandogli una seconda occasione e che non ama l’idea che un giornalista possa ficcare il naso nei loro affari. Eppure, l’attrazione immediata tra i due uomini e l’incapacità di Gray di tenere a freno il suo fiuto investigativo potrebbero dare vita a qualcosa di importante per tutti gli abitanti della zona.
Logan Reed è un uomo testardo, convinto, per un persistente senso di inferiorità, di non meritare nulla, sicuramente non l’amore, incapace di fidarsi degli altri, soprattutto di giornalisti impiccioni che sembrano provenire da un mondo con cui non vorrebbe avere nulla a che fare. Eppure, di fronte a Gray, con il suo fisico snello e sensuale, il sorriso accattivante, l’innata curiosità, certe barriere iniziano a incrinarsi. Logan, tuttavia, ha molto altro di cui occuparsi: la custodia di Cassidy, la sua bambina di sei anni, da difendere contro la madre e il patrigno che vorrebbero allontanarla da lui; la Redcar, l’officina che lo tiene impegnato per tutto il giorno e che funge anche da rifugio per tutti i ragazzi sbandati che cercano un’occasione di riscatto; Tudor, il suo quasi padre che lo fa stare in pensiero con le sue continue ansie; un quartiere che inizia a perdere pezzi. Gray è, quindi, l’ultima persona di cui vorrebbe preoccuparsi, ma nonostante questo inizia a diventare un pensiero fisso che potrebbe spingerlo a immaginare di potersi fidare di qualcuno almeno per una volta.
La storia tra Gray e Logan inizia tra scontri, battibecchi, sguardi infuocati e lussuriosi, per poi esplodere in una passione incontrollata che nasconde un desiderio di dolcezza e intimità cui i due uomini arrivano pian piano, tra casuali avvicinamenti e piccoli passi indietro, con un legame che si rafforza nonostante le perplessità e la testardaggine di Logan, soprattutto grazie alla determinazione di Gray. I due protagonisti scoprono di essere molto più simili di quanto possano immaginare perché in fondo desiderano le stesse cose. Gray mi colpisce per la sfrontatezza e il coraggio con cui svolge la sua attività di giornalista, un atteggiamento che si trasforma in paura e insicurezza quando si tratta di affrontare la malattia di suo figlio Ben, che ama più di ogni altra cosa e di cui sente la profonda mancanza, convinto di non potersi prendere cura di lui. Ho amato il testardo Logan, con il suo fisico possente e muscoloso, i tatuaggi e le cicatrici che gli conferiscono un’aria da ragazzaccio, mentre nasconde una grande insicurezza legata alle tante responsabilità che ruotano intorno alla sua vita e di cui avverte il peso ogni giorno. L’uomo è stanco dei ragazzi che vogliono fare sesso con lui per soddisfare una fantasia, è inizialmente convinto che anche Gray voglia lo stesso, per cui dovrà imparare a capire come lasciarsi andare ai sentimenti. insieme a quel giornalista che con baci languidi e tanta pazienza sembra davvero andare oltre l’apparenza.
Sono tanti i temi trattati in questo bellissimo libro, che rappresenta un piccolo gioiello che mi ha emozionato fino all’ultima pagina, mostrandomi come l’arroganza di chi crede di poter comprare tutto con il denaro possa essere combattuta dalla forza interiore di chi cerca di proteggere tutto ciò che ha conquistato con fatica. “Pride” è una dolce e significativa storia che conclude degnamente questa serie e apre la strada a storie future.
VALUTAZIONE 5/5
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