lunedì 12 settembre 2022

“Il giardino d’inverno” di Rosalind Abel

TITOLO: Il giardino d’inverno (Titolo originale “The Glasshouse”)
SERIE: Lavender Shores #6
AUTORE: Rosalind Abel
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: V.B. Morgan
È sempre piacevole ritornare a Lavender Shores, la deliziosa e ridente cittadina californiana, vera e propria roccaforte della comunità LGBTQ+. Le storie ivi ambientate narrano prevalentemente le vicende sentimentali di alcuni membri delle famiglie fondatrici che, seppure con qualche ostacolo, riescono sempre a trovare la propria anima gemella.
Con il sesto libro, “Il giardino d’inverno”, abbiamo la possibilità di conoscere meglio la famiglia Rivera e soprattutto Adrian, un uomo ribelle e attraente, la cui vocazione è totalmente rivolta verso la coltivazione della terra. Adrian, assieme al suo migliore amico Micah Bryant, ha da tempo avviato la gestione di un’azienda agraria e di un negozio di prodotti biologici e in questo modo ha totalmente disatteso le aspettative dei suoi genitori che avrebbero voluto per lui una carriera professionale più prestigiosa, in linea con quella degli altri membri della famiglia. Ma Adrian è felice della sua vita e delle sue scelte e, soprattutto, fugge da qualsiasi impegno sentimentale per ricercare solo avventure di una notte. Almeno fino a quando non inizia a leggere i diari che narrano la drammatica storia d’amore dei suoi zii e comincia a rendersi conto che, mentre tutti i suoi amici stanno trovando la propria anima gemella, nella sua vita manca qualcosa. Tutto questo finché non compare all’orizzonte Harrison Getty che con la sua bellezza e il suo modo di fare conquista Adrian facendogli completamente perdere la testa.
Harrison Getty è un ex giocatore di football che ha dovuto mettere da parte la sua carriera sportiva per un infortunio, ma che, a seguito di alcuni eventi fortuiti, è riuscito a diventare un modello di intimo e poi una star televisiva, oltre che un simbolo per l’intera comunità LGBTQ+ americana. Era arrivato a Lavender Shores per ricongiungersi con suo fratello Jasper, ma qui aveva conosciuto Will Epstein di cui si era innamorato. Era divenuto, quindi, il protagonista di un reality molto apprezzato il cui obiettivo era seguire l’evolversi della sua storia d’amore con Will nel corso dei mesi. L’evento cruciale di tutto il reality avrebbe dovuto essere il loro matrimonio, seguito in diretta TV. Ma le incertezze e le paure di Harrison, che si aggiungono a un bacio scambiato poco prima con Adrian, sono tali da impedirgli di compiere quel passo, per cui prima di pronunciare il fatidico sì il ragazzo fugge via. Nella sua fuga le braccia di Adrian sembrano dargli il conforto di cui ha bisogno, ma saprà comprendere ciò che vuole davvero?
Rosalind Abel (ovvero Brandon Witt) conferma il suo talento unico nel narrare storie d’amore ricche di dolcezza, speranza e passionalità. Attraverso una scrittura intensa e poetica l’autore è riuscito a dar vita a due protagonisti, Adrian e Harrison, che colpiscono per la bontà e sincerità dei loro sentimenti, per la loro passione bruciante, ma anche per la determinazione con cui riescono a superare gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento della loro felicità.
Ho amato molto il percorso di Harrison che ci viene presentato attraverso tutte le fasi necessarie per giungere a una piena consapevolezza di sé. Il ragazzo inizialmente appare sperduto di fronte a eventi e accadimenti che sembrano realizzarsi senza che lui li desideri davvero. Il suo matrimonio con Will potrebbe apparire come un sogno per chi guarda dall’esterno, ma il ragazzo si sente sempre più soffocato dalle stringenti esigenze televisive e fuggire rappresenta l’unica soluzione. È impossibile non provare empatia nei suoi confronti nel momento in cui cerca di porre rimedio ai danni e alla sofferenza che ha causato a Will, ma l’incontro con Adrian, il miglior amico di suo fratello Jasper, l’attrazione sopita che si risveglia in lui, la passione che travolge entrambi, sono tutte cose che lo aiutano a far chiarezza nella sua mente e a comprendere il reale motivo della sua fuga. La storia d’amore tra Harrison e Adrian si sviluppa repentinamente, l’ex modello si sente davvero coinvolto e pensa di poter cominciare a vivere la sua vita senza imposizioni altrui, ma ben presto si rende conto che per poter vivere davvero ha bisogno di conoscere se stesso fino in fondo e capire cosa desidera realmente, dopo aver trascorso numerosi anni cercando di essere ciò che gli altri volevano. È un percorso sofferto e difficile, ma indispensabile e che non può che condurlo verso l’unica persona che ha saputo guardarlo e amarlo per ciò che è davvero.
Anche Adrian è un protagonista meraviglioso che deve affrontare numerosi stravolgimenti interiori che l’autore ci presenta attraverso un’analisi introspettiva molto approfondita. Da ragazzo ribelle e allergico all’amore, Adrian diventa pian piano un uomo innamorato, consapevole della forza travolgente del vero amore che può recare molta sofferenza, ma di cui non si può fare a meno. I diari dei suoi zii e l’esperienza di suo fratello Andre sono un esempio lampante per lui e il sentimento sempre più profondo che prova per Harrison è una decisiva conferma: non si può fuggire dal vero amore Ho amato la determinazione di Adrian che, pur di fronte ai dubbi e alle fragilità di Harrison, non si arrende e continua a costruire pezzo dopo pezzo il simbolo dell’amore che prova per lui coltivando la sua pazienza in attesa che il lieto fine meritatamente arrivi.
“Il giardino d’inverno” è un’altra splendida prova di Rosalind Abel che, con qualche citazione cinematografica, ci mostra la forza del vero amore e l’importanza di comprendere se stessi per poter costruire la propria vita coltivando ciò che si desidera davvero.

VALUTAZIONE 5/5

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