TITOLO: I due Hotel Francfort (Titolo originale: “The Two Hotel Francforts”)
AUTORE: David Leavitt
CASA EDITRICE: Mondadori
GENERE: Storico
TRADUTTORE: Delfina Vezzoli
“I due Hotel Francfort” è uno degli ultimi romanzi di David Leavitt, un autore che, nell’ambito della narrativa LGBT, ha dimostrato nel corso degli anni un grande talento, con la sua capacità di narrare storie e parlare di relazioni omosessuali al di fuori di qualsiasi stereotipo. È principalmente un romanzo storico ambientato nel giugno del 1940, nella prima fase della seconda guerra mondiale, quando Hitler aveva ormai invaso buona parte dell’Europa.
Julia e Pete Winters sono una coppia americana che da diversi anni vive a Parigi. Erano convinti che quella sarebbe stata la loro dimora definitiva, ma la guerra ha totalmente sconvolto i loro piani. Si ritrovano, quindi, a Lisbona, in Portogallo, uno Stato ancora neutrale e governato da Salazar, in un’atmosfera apparentemente tranquilla. È nella capitale portoghese che dovranno trascorrere alcuni giorni, in attesa della nave SS Manhattan che dovrà riportarli negli Stati uniti per sfuggire agli orrori della guerra.
In questo frangente conoscono Edward e Iris Freleng, anche loro americani e in attesa della medesima nave. Le due coppie stringono subito un buon legame di amicizia e ben presto appare chiaro l’interesse di Edward nei confronti di Pete, che a sua volta trova molto più gradevole la compagnia dell’uomo rispetto a quella della moglie con cui ormai è in crisi. La relazione clandestina tra Pete ed Edward sembra destinata a sconvolgere parecchi equilibri e a cambiare i destini di tutti e quattro i protagonisti.
David Leavitt con una scrittura accurata e densa di riferimenti storici e uno stile coinvolgente, svela gradualmente, attraverso la narrazione in prima persona di Pete, le storie che si celano dietro l’apparente serenità delle due coppie, i loro inferni e tormenti, cesellando in modo superlativo i quattro protagonisti.
Pete è un uomo che non ha mai avuto particolari aspirazioni personali, se non diventare un venditore di automobili per la General Motors e cercare di realizzare i desideri di sua moglie, tra cui vivere a Parigi. Eppure tutti i suoi sforzi sembrano destinati al fallimento. L’incontro con Edward sembra dargli nuova linfa vitale: Pete freme per trascorrere del tempo da solo con lui e nella sua mente inizia a formarsi l’idea di rimanere a Lisbona con l’amante lasciando che la moglie torni a New York: «O ero in balia del sogno più strano che avessi mai fatto o tutto ciò che avevo conosciuto finora – l’intera mia vita – era un sogno, e Edward il letto caldo in cui finalmente mi ero risvegliato».
Julia è una donna inquieta, il cui desiderio è tenersi lontano dalla sua famiglia che vive a New York. È riuscita è fuggire in Europa grazie al marito, ma è talmente ossessionata da essere convinta di vedere i suoi parenti ovunque. La sua continua scontentezza la porta, soprattutto negli ultimi giorni, a rivalersi su Pete, colpevole ai suoi occhi di molte delle loro sventure, finendo per allontanarlo sempre di più.
Edward è un uomo affascinante e in apparenza molto sicuro di sé. Seduce Pete in poco tempo e non esita in molte occasioni a sfoggiare le proprie conoscenze letterarie e filosofiche, mostrando oltretutto una grande capacità di adattarsi e sentirsi a casa ovunque. Attraverso la figura di Edward l’autore ci conduce i tutti i luoghi particolari di Lisbona, arricchendo il suo romanzo con numerosi riferimenti alla cultura portoghese. Tuttavia, Edward nasconde un animo tormentato e oscuro con un passato doloroso e un legame non convenzionale con sua moglie Iris, una donna piena di contraddizioni e con cui ha dato vita a una serie di romanzi gialli di successo: «Edward non poteva essere steso da un giovane bellissimo. Anzi, a essere fatale per lui era il tocco impacciato di un uomo imperfetto e qualsiasi».
Il romanzo ci dà una visione completa degli accadimenti storici di quel periodo complesso: il dramma dei profughi che cercano di fuggire dall’Europa per trovare salvezza altrove, la difficile situazione degli ebrei e degli omosessuali, l’impossibilità di ottenere un visto se non a costo di molti sacrifici, le particolari relazioni tra i Paesi coinvolti nel conflitto.
“I due Hotel Francfort” è, dunque, un romanzo dalle molte sfaccettature. È una storia in grado di coinvolgere completamente il lettore, con un’ottima tensione narrativa, continui colpi di scena e descrizioni interessanti, in cui l’autore riesce a rendere in modo sincero i sentimenti dei due uomini, l’ansia di una relazione nascosta, i desideri che spesso devono infrangersi con la realtà: «No, quello che sento … è più una calma inspiegabile. Come quello che ho provato quando abbiamo attraversato la frontiera entrando in Portogallo. Come se ormai ci fossimo lasciati alle spalle tutti i guai. È folle?».
VALUTAZIONE: 4,5/5
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