giovedì 21 aprile 2022

“Tornare a vivere” di L.A. Witt

TITOLO: Tornare a vivere (Titolo originale: “At the Corner of Rock Bottom & Nowhere”)
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Self Publishing
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Cornelia Grey
Con “Tornare a vivere” L.A. Witt ci porta nella sfarzosa ed eccessiva Las Vegas mostrandoci cosa può accadere a un uomo che si ritrova in mezzo a una strada, convinto di aver ormai perso tutto e di non avere più un futuro, ma che finisce per imbattersi nell’unica persona che lo abbia mai fatto sentire vivo.
L’autrice anche questa volta è riuscita a sorprendermi dando vita a una storia originale che si sviluppa, almeno apparentemente, in modo lineare, ma che risulta in realtà ricca di momenti intensi e struggenti, tali da lasciare senza fiato. La narrazione è incentrata sulle vicende di Adrian West e Max Reynolds, due protagonisti che ho amato molto e nei cui confronti ho provato una forte empatia, soprattutto grazie alla presenza di un’importante componente introspettiva che mi ha permesso di conoscerli a fondo.
Adrian lavora a Las Vegas come mazziere di blackjack e spogliarellista. Ama il suo lavoro, pur dovendo affrontare alcune criticità, e non si vergogna di spogliarsi per soldi e di esporsi al desiderio dei clienti che frequentano il club. Eppure deve scontare il pregiudizio altrui, soprattutto degli uomini che frequenta, i quali finiscono per trattarlo come un semplice pezzo di carne, con cui divertirsi in camera da letto, ma con il quale non vale la pena avere una relazione. Tutto questo gli ha procurato un’enorme sfiducia in se stesso che condiziona il suo rapporto con gli altri. Quando la sera percorre la Strip per ritornare a casa difficilmente si ferma per dare attenzione ai mendicanti che chiedono l’elemosina, ma stranamente una sera un uomo con un completo elegante attira il suo interesse. Lo invita, quindi, a mangiare qualcosa e a trascorrere la notte sul suo divano. Non ne capisce il motivo, ma sente che quell’uomo di nome Max gli ispira fiducia ed è in grado di penetrare attraverso le sue difese, inducendolo ad aiutarlo sempre di più.
Max era un pubblicitario a Los Angeles, con una solida carriera, una casa e un compagno, ma poco alla volta ha perso tutto e si è ritrovato a Las Vegas a giocarsi gli ultimi risparmi in un casinò con l’intenzione, una volta terminati i soldi, di togliersi la vita. All’ultimo momento, non è riuscito a farla finita ed è costretto, quindi, a vivere in strada per alcuni giorni finché Adrian non si ferma e lo aiuta. Max è profondamente colpito dalla generosità di quello sconosciuto, l’unico a dargli una mano in mezzo a tanta indifferenza, e si ripromette di ricompensarlo, una volta che si sarà rimesso in sesto. Eppure, man mano che riceve da Adrian sostegno e conforto, si rende conto che sarà molto difficile ritornare alla sua precedente vita.
La narrazione ripercorre lo sviluppo graduale ed emozionante del legame tra Adrian e Max, il modo con cui si rendono conto non solo di essere attratti l’uno dall’altro, ma di non aver nessun reale desiderio di separarsi. Ho amato molto il modo con cui Adrian continua a offrire il suo sostegno rendendosi conto di non farlo solo per generosità, ma soprattutto perché vuole trascorrere quanto più tempo possibile con Max. Quest’ultimo, infatti, è l’unico che non dimostra alcun disgusto per il suo lavoro da spogliarellista, ma anzi comprende perfettamente le sue scelte, lo ammira e riesce a vedere la sua reale essenza. Ho provato, poi, grande tenerezza per Max che capisce di non aver mai realmente vissuto, se non in quei pochi giorni trascorsi con Adrian, mentre dentro di sé cerca di decidere cosa fare della propria esistenza.
“Tornare a vivere” è un romanzo che cresce di intensità, pagina dopo pagina, mostrandoci due uomini che si lasciano travolgere da una profonda passione mentre combattono contro i propri dissidi interiori, divisi tra i sentimenti che iniziano a provare l’uno per l’altro e la paura che il loro rapporto potrebbe non avere alcun futuro. È una storia molto bella che fa comprendere come a volte si debba rischiare per ottenere ciò che si desidera e per riscattare un’esistenza incolore e solitaria.

VALUTAZIONE 4,5/5

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