lunedì 28 giugno 2021

“The Hustler” di Velia Rizzoli Benfenati

TITOLO: The Hustler
SERIE: The Hustler #1
AUTORE: Velia Rizzoli Benfenati
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
“The Hustler” di Velia Rizzoli Benfenati ci porta a New York nel dorato e a volte contraddittorio mondo della moda. Il famoso stilista Richard Fisher, che con il compagno e socio d’affari Dominic Charleston ha fondato la casa di moda Charlie Fisher, deve affrontare suo malgrado numerosi cambiamenti: la sua storia con Dominic è ormai giunta al capolinea e per decisione comune Richard deve lasciare Londra, dove ha vissuto per dieci anni, e far ritorno nella natia New York per espandere l’attività con una nuova linea di moda maschile. In un locale della Grande Mela Richard incontra il bellissimo Matthew Steinbeck, un modello e rent boy molto ricercato di cui si innamora subito. Lo stilista non esita a diventare un suo cliente speciale e a trasformare il ragazzo nella sua musa privilegiata.
Con questo romanzo l’autrice ha dato vita a una storia interessante, che alterna momenti brillanti a situazioni commoventi e intense, con una scrittura raffinata e uno stile basato su dialoghi ben strutturati e scene quasi teatrali. I due protagonisti, Richard e Matthew, sono delineati in modo efficace ponendo in evidenza tutte le sfumature del loro carattere, due figure vere e reali, dotate di grande testardaggine e profonda umanità.
Richard è un uomo che ha paura di affrontare la realtà e, soprattutto, i cambiamenti, non esita a mostrare le proprie insicurezze e fragilità, pur riuscendo a svelare un carattere deciso e forte al momento opportuno. Desidera realmente Matthew, non solo per divertirsi con il suo corpo per poche ore, in quanto più conosce il ragazzo, più si rende conto che dietro lo splendido aspetto e la sensuale disinvoltura si nasconde un animo sensibile dotato di acuta intelligenza. Per questo motivo organizza incontri e viaggi per potergli stare vicino il più possibile e convincerlo che può essere molto di più di un rent boy.
Matthew nasconde un passato molto doloroso che viene svelato poco alla volta mostrandoci le reali motivazioni dietro le sue scelte e, soprattutto, dietro le sue regole ferree che i clienti non possono mai trasgredire se non vogliono essere cancellati dalla sua agenda di incontri. Il modello non vuole legami, non vuole innamorarsi di nessuno, in quanto il suo unico vero amore è un uomo per il quale si prostituisce e di cui deve continuare a prendersi cura. Oltretutto, è convinto di non poter ambire ad alcun vero legame, perché ritiene di non poter offrire altro che la sua bellezza, destinata a sparire prima o poi, per cui nessuno potrebbe interessarsi realmente a lui senza stancarsi subito. Tuttavia, Richard, con il suo fascino, fatto di gentilezza, insicurezze e un modo di fare attento e generoso, sembra far crollare sempre più quelle barriere: «Quella notte si addormentò lasciandosi cullare da una sensazione nuova per lui, quella di essere appagato e felice».
Attraverso una narrazione avvincente e ricca di rivelazioni e colpi di scena, l’autrice ci mostra l’evoluzione del legame tra Matthew e Richard, il modo con cui gradualmente diventano amici oltre che amanti, le incomprensioni che sembrano allontanarli e i tentativi di Richard di dare a Matthew quella solidità che gli è sempre mancata, oltre alla fiducia in se stesso.
“The Hustler” è, dunque, un romanzo coinvolgente, ricco di romanticismo e passione, che ci parla di fiducia e di generosità, mostrandoci protagonisti che, pur tra incertezze e paure, amano senza risparmiarsi: «Potevi avere paura. Potevi avere diciotto anni e decidere di viverli. Potevi inseguire i tuoi sogni e non mettere nessuno davanti a essi. Invece hai deciso di amare senza limiti. Non ho mai conosciuto nessuno capace di amare così tanto. Davvero, nessuno».

VALUTAZIONE: 4/5

venerdì 11 giugno 2021

“Trouble” di Devon McCormack

TITOLO: Trouble
AUTORE: Devon McCormack
CASA EDITRICE: Self Publishing (Quixote Translations)
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Federica Madarena
Quando ho iniziato a leggere “Trouble” dello scrittore americano Devon McCormack ho avuto subito l’impressione di trovarmi di fronte a un romanzo più maturo e intenso rispetto ad altre opere di questo autore che pure avevo apprezzato. Quella tra Kyle Forsythe e James Warner, infatti, non è una semplice storia tra studente e professore, ma un incontro tra due anime ferite che si riconoscono e cercano di guarirsi a vicenda, trovando nel reciproco amore un modo per farsi forza e riscattarsi da un doloroso passato: "La sua espressione si era trasformata, e avevo passato abbastanza tempo a contemplare il mio passato guardando il mio riflesso in uno specchio per sapere che aspetto avessero il dolore e la sofferenza".
L’autore ha delineato i caratteri dei due protagonisti con delicatezza e sensibilità, indagando le rispettive anime e consentendoci di osservare l’evolversi dei loro desideri e sentimenti. Quando Kyle e James si incontrano il primo giorno di scuola, il diciottenne si prodiga per aiutare quello che scoprirà poi essere il suo professore di inglese, alle prese con pioggia battente e pozzanghere insidiose. Nessuno dei due immagina che le loro vite cambieranno radicalmente nell’arco di poche settimane, ma già con quel primo incontro entrambi iniziano a percepire una particolare connessione.
James è un nerd attraente e imbranato, professore di letteratura, amante delle opere di William Shakespeare e Jane Austen, in procinto di divorziare da una donna che lo ha ferito profondamente e da cui ha subito un condizionamento psicologico tale da indurlo in uno stato di frustrazione.
Kyle, invece, è un diciottenne all’ultimo anno di liceo, con una fama e un atteggiamento, almeno in apparenza, da cattivo ragazzo, ma in realtà molto più sensibile e maturo della sua età. Anche lui nasconde un passato di dolore subito a causa di persone che avrebbero dovuto prendersi cura di lui.
James, molto più attento rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi, mostra una spiccata sensibilità nei confronti dei problemi dei propri studenti e questo lo porta a interessarsi a quel ragazzo così schivo nei confronti degli altri, che mostra un’ottima attitudine alla lettura, con uno spirito critico nei confronti di personaggi ed eventi narrati in opere famose che sembra celare un disagio più profondo. Tutto questo, unito alla curiosità di Kyle verso quell’insegnante che lo intriga sempre di più e alle lunghe discussioni sui libri, sulle sofferenze reciproche, sulle aspirazioni per il futuro, dà vita a un’amicizia sempre più intensa che sfocia in un legame che va oltre il confine consentito tra studente e professore.
L’autore ha dimostrato un grande equilibrio nel raccontare lo sviluppo di questo rapporto rispettando i tempi narrativi dello slow burn senza rinunciare alla componente erotica che viene collocata al momento giusto, ovvero quando il desiderio reciproco a lungo trattenuto non può più essere ignorato. Devon ha abituato i lettori dei suoi romanzi a una fisicità immediata e spontanea nelle interazioni tra i due protagonisti. Ma in questo caso la sensualità è uno scoprirsi reciproco da parte di un ragazzo a suo agio con la propria bisessualità, ma per la prima volta alle prese con sentimenti più profondi, e un uomo che sta riscoprendo aspetti della propria sessualità finora ignorati.
Posso concludere affermando che “Trouble” è un romanzo sorprendente, che mostra una decisa evoluzione stilistica da parte dell’autore e un ottimo approfondimento dei personaggi (inclusi i numerosi personaggi secondari che hanno un ruolo importante nella storia), una narrazione intima e brillante nello stesso tempo che ci parla di amicizia, di sentimenti e di rinascita, arricchita da interessanti riferimenti letterari: «Pensavo che l’incontro con James mi avesse portato alla vita, ma in realtà, era come se niente fino a quel momento fosse stato veramente reale. Come se questo fosse tutto ciò per cui valeva la pena vivere, e io non lo avevo veramente saputo, non avrei potuto saperlo, finché non lo avessi sperimentato di persona».

VALUTAZIONE: 5/5

mercoledì 9 giugno 2021

“I due Hotel Francfort” di David Leavitt

TITOLO: I due Hotel Francfort (Titolo originale: “The Two Hotel Francforts”)
AUTORE: David Leavitt
CASA EDITRICE: Mondadori
GENERE: Storico
TRADUTTORE: Delfina Vezzoli
“I due Hotel Francfort” è uno degli ultimi romanzi di David Leavitt, un autore che, nell’ambito della narrativa LGBT, ha dimostrato nel corso degli anni un grande talento, con la sua capacità di narrare storie e parlare di relazioni omosessuali al di fuori di qualsiasi stereotipo. È principalmente un romanzo storico ambientato nel giugno del 1940, nella prima fase della seconda guerra mondiale, quando Hitler aveva ormai invaso buona parte dell’Europa.
Julia e Pete Winters sono una coppia americana che da diversi anni vive a Parigi. Erano convinti che quella sarebbe stata la loro dimora definitiva, ma la guerra ha totalmente sconvolto i loro piani. Si ritrovano, quindi, a Lisbona, in Portogallo, uno Stato ancora neutrale e governato da Salazar, in un’atmosfera apparentemente tranquilla. È nella capitale portoghese che dovranno trascorrere alcuni giorni, in attesa della nave SS Manhattan che dovrà riportarli negli Stati uniti per sfuggire agli orrori della guerra.
In questo frangente conoscono Edward e Iris Freleng, anche loro americani e in attesa della medesima nave. Le due coppie stringono subito un buon legame di amicizia e ben presto appare chiaro l’interesse di Edward nei confronti di Pete, che a sua volta trova molto più gradevole la compagnia dell’uomo rispetto a quella della moglie con cui ormai è in crisi. La relazione clandestina tra Pete ed Edward sembra destinata a sconvolgere parecchi equilibri e a cambiare i destini di tutti e quattro i protagonisti.
David Leavitt con una scrittura accurata e densa di riferimenti storici e uno stile coinvolgente, svela gradualmente, attraverso la narrazione in prima persona di Pete, le storie che si celano dietro l’apparente serenità delle due coppie, i loro inferni e tormenti, cesellando in modo superlativo i quattro protagonisti.
Pete è un uomo che non ha mai avuto particolari aspirazioni personali, se non diventare un venditore di automobili per la General Motors e cercare di realizzare i desideri di sua moglie, tra cui vivere a Parigi. Eppure tutti i suoi sforzi sembrano destinati al fallimento. L’incontro con Edward sembra dargli nuova linfa vitale: Pete freme per trascorrere del tempo da solo con lui e nella sua mente inizia a formarsi l’idea di rimanere a Lisbona con l’amante lasciando che la moglie torni a New York: «O ero in balia del sogno più strano che avessi mai fatto o tutto ciò che avevo conosciuto finora – l’intera mia vita – era un sogno, e Edward il letto caldo in cui finalmente mi ero risvegliato».
Julia è una donna inquieta, il cui desiderio è tenersi lontano dalla sua famiglia che vive a New York. È riuscita è fuggire in Europa grazie al marito, ma è talmente ossessionata da essere convinta di vedere i suoi parenti ovunque. La sua continua scontentezza la porta, soprattutto negli ultimi giorni, a rivalersi su Pete, colpevole ai suoi occhi di molte delle loro sventure, finendo per allontanarlo sempre di più.
Edward è un uomo affascinante e in apparenza molto sicuro di sé. Seduce Pete in poco tempo e non esita in molte occasioni a sfoggiare le proprie conoscenze letterarie e filosofiche, mostrando oltretutto una grande capacità di adattarsi e sentirsi a casa ovunque. Attraverso la figura di Edward l’autore ci conduce i tutti i luoghi particolari di Lisbona, arricchendo il suo romanzo con numerosi riferimenti alla cultura portoghese. Tuttavia, Edward nasconde un animo tormentato e oscuro con un passato doloroso e un legame non convenzionale con sua moglie Iris, una donna piena di contraddizioni e con cui ha dato vita a una serie di romanzi gialli di successo: «Edward non poteva essere steso da un giovane bellissimo. Anzi, a essere fatale per lui era il tocco impacciato di un uomo imperfetto e qualsiasi».
Il romanzo ci dà una visione completa degli accadimenti storici di quel periodo complesso: il dramma dei profughi che cercano di fuggire dall’Europa per trovare salvezza altrove, la difficile situazione degli ebrei e degli omosessuali, l’impossibilità di ottenere un visto se non a costo di molti sacrifici, le particolari relazioni tra i Paesi coinvolti nel conflitto.
“I due Hotel Francfort” è, dunque, un romanzo dalle molte sfaccettature. È una storia in grado di coinvolgere completamente il lettore, con un’ottima tensione narrativa, continui colpi di scena e descrizioni interessanti, in cui l’autore riesce a rendere in modo sincero i sentimenti dei due uomini, l’ansia di una relazione nascosta, i desideri che spesso devono infrangersi con la realtà: «No, quello che sento … è più una calma inspiegabile. Come quello che ho provato quando abbiamo attraversato la frontiera entrando in Portogallo. Come se ormai ci fossimo lasciati alle spalle tutti i guai. È folle?».

VALUTAZIONE: 4,5/5