venerdì 11 settembre 2020

“Diario svedese (con accompagnamento blues)” di Björn Holmgren

TITOLO: “Diario svedese (con accompagnamento blues)” 
AUTORE: Björn Holmgren 
CASA EDITRICE: Playground Syncro/Europa 
GENERE: Narrativa 
“Diario svedese” si colloca nell'ambito del progetto della Playground denominato Syncro/Europa, un marchio editoriale creato con l’obiettivo di pubblicare romanzi a tematica LGBT ambientati in vari paesi dell'Unione europea, storie di giovani impegnati ad affrontare la propria esistenza quotidiana e a vivere la propria omosessualità, tra amori, aspirazioni e contrasti. 
Con questo romanzo ci rechiamo in Svezia, nella moderna Goteborg, in cui Gustav, dirigente di un'azienda di trasporto serio e rigoroso, vedovo e padre di due bambini, di sera si trasforma in Erika, affascinante drag queen dall'aspetto vagamente androgino. 
Lars, giovane autista di tram nell'azienda di Gustav, è un ragazzo dal doloroso passato, segnato dalla presenza di un padre violento e omofobo. Schivo e riservato, di poche parole, Lars ha imparato col tempo a tenere a freno le proprie reazioni, ma quando incontra Gustav a una festa aziendale non riesce a celare l'attrazione che prova nei suoi confronti. 
Il romanzo si caratterizza per una buona scrittura, precisa ed efficace, forse più descrittiva e introspettiva che narrativa. Può essere idealmente suddiviso in due parti;la prima è quella in cui ha inizio la relazione tra Gustav e Lars e in cui emergono con particolare evidenza i rispettivi caratteri e ciò che ciascuno si aspetta da una relazione. 
Lars cerca negli uomini «una virilità delicata, fragile, leggera, naturale», ama l'idea di sentirsi circondato dall'affetto di una vera famiglia e crede di aver trovato in Gustav ciò a cui aspirava. 
Gustav, che ha perso la moglie in un incidente quattro anni prima e ha avuto diverse relazioni con uomini che lo hanno abbandonato, cerca qualcuno di cui fidarsi davvero e Lars potrebbe essere finalmente l'uomo giusto: «Gustav fa una piccola smorfia di disappunto, ma guarda le labbra di Lars, così rosse da sembrare tempera su tela, gli occhi nocciola carichi di pudore e aspettative, e pensa che ogni istante di dispetto è sprecato, che Lars non è altro che una benedizione, un dono», 
La seconda parte della narrazione vede Gustav e Lars, dopo più di un anno, alle prese con una relazione ormai avviata, ma da cui traspaiono alcuni elementi di criticità, che sembrano in qualche modo ostacolare una serenità piena e appagante: «Lars ha sempre l'impressione che tra loro ci sia un sottile filo che li divide e che i loro mondi non riescano a sovrapporsi fino in fondo». 
Gustav continua ad avere un atteggiamento rigido e inflessibile, così sicuro di sé e imponente, e Lars ne è a volte intimidito. Uno spiacevole episodio che vede coinvolto Lars mentre è alla guida del tram fa venire a galla tali incomprensioni, fino all'entrata in scena del giovane neonazista Nils. Questi ostacoli potrebbero determinare la fine della relazione tra Gustav e Lars o favorirne il rafforzamento. 
“Diario svedese” è complessivamente un buon romanzo, con un importante approfondimento psicologico dei protagonisti, in particolare di Lars che nella sua fragilità appare il perno centrale dell'evoluzione narrativa, e in cui viene riservato un discreto ruolo ai personaggi secondari: Amir, il miglior amico di Lars, di origini iraniane, impegnato nella frenetica scoperta della propria sessualità; Darya, madre di Amir, coinvolta nella lotta per l'emancipazione delle donne, materna e comprensiva, di grande sostegno per Lars; i due figli di Gustav, Friedrick e Linus, intimiditi dall'atteggiamento paterno e molto legati al giovane autista. 
Nonostante sia un po' affrettato in alcuni passaggi e nel finale, il romanzo mette comunque in luce numerosi temi, tra cui l'accettazione di sé, la ricerca del proprio posto nel mondo, il desiderio di affetto e famiglia e, soprattutto, mostra le contraddizioni di una società che si schiera dietro il “politicamente corretto”, ma a volte fatica a comprendere davvero le motivazioni dei gesti di ognuno.

VALUTAZIONE 4/5

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