TITOLO: La parabola del granello di senape (Titolo originale “The Parable of the Mustard Seed”)
SERIE: Autoconclusivo
AUTORE: Lisa Henry
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Arabella McKenzie
Lisa Henry è un’autrice che ammiro molto per la sua capacità di analizzare in profondità i sentimenti umani all’interno di una cornice quotidiana descritta con grande efficacia. “La parabola del granello di senape”, uno dei suoi romanzi autoconclusivi più belli ed emozionanti, è una storia dolorosa, ma che ho amato molto per il suo messaggio sincero di amore e speranza.
La parabola del granello di senape è un passo evangelico, citato spesso nel corso della narrazione, che parla della capacità di un piccolo seme di dar vita a un albero di grandi dimensioni. Così come piccoli sono i semi che i due protagonisti, John Faimu e Caleb Fletcher, cercano di piantare ogni giorno, ma da cui riescono a far nascere un amore indissolubile che, pur non potendo curare completamente le ferite del passato, rappresenta un’irrinunciabile fonte di conforto e sostegno.
John Faimu ha trent’anni e inizia ad avvertire il peso della solitudine. È un agente di polizia di origine samoana che svolge un importante lavoro nell’ambito della Protezione minori, un lavoro che, tuttavia, lo costringe a turni stressanti. Proprio quest’attività gli ha permesso di incontrare otto anni prima l’allora quindicenne Caleb Fletcher, salvato da una setta di fanatici religiosi che lo aveva quasi ridotto in fin di vita. John deve affrontare i problemi familiari e lavorativi, ma nel suo cuore il posto principale è occupato proprio da Caleb da cui non si è più allontanato nel corso degli anni divenendo il suo punto di riferimento e innamorandosi di lui. Ma John è consapevole di quanto fragile sia l’equilibrio mentale di Caleb che deve continuare ad affrontare un disturbo da stress post traumatico che a volte lo porta a crisi profonde e tentativi di autolesionismo. Può davvero amarlo come anche Caleb desidera senza compromettere la loro amicizia e la salute psichica del ragazzo?
Ho trovato la narrazione molto intima e coinvolgente, un ottimo intreccio di descrizioni di vita quotidiana, momenti struggenti, forti emozioni, riflessioni importanti e attimi di tensione. Lungo tutto il libro, attraverso il punto di vista di John, si percepisce il profondo dolore di Caleb, ma anche la sua speranza di poter vivere come un ragazzo normale che vuole innamorarsi e assaporare ogni sensazione senza sentirsi imprigionato dal suo disturbo.
John è, a sua volta, un protagonista meraviglioso che cerca di incastrare i pezzi della sua vita, mentre affronta il lutto per la perdita del padre e le preoccupazioni per la sorella adolescente senza tralasciare i problemi lavorativi. In tutto questo, riesce a vivere il suo amore per Caleb come qualcosa di profondo, puro e irrinunciabile, pur se accompagnato dalla paura di fargli del male, cercando di essere la sua roccia ogni giorno. È un ragazzo forte fisicamente, ma che non esita a mostrare ogni sua fragilità emotiva e spesso è lo stesso Caleb a essere la sua fonte di sostegno.
Grazie a una scrittura intensa e magnetica, possiamo avvertire l’abisso di disperazione nel quale ad ogni passo rischia di cadere Caleb, così come la profonda rabbia di John verso chiunque abbia fatto del male al suo ragazzo. Vi è un desiderio di giustizia, ma anche l’aspirazione a vivere la vita nel modo più sereno possibile. Ho amato molto il gruppo di personaggi secondari, il fratello e la madre di John, sempre pronti a sostenerlo e incoraggiarlo, così come Darren, il padre di Caleb, che si è ritrovato a prendersi cura di un figlio che è stato spezzato senza alcuna pietà.
“La parabola del granello di senape” è un libro stupendo, intenso, da vivere pagina dopo pagina, che ci parla con tenerezza di un amore indissolubile, ma che nello stesso tempo ci fa riflettere su come il fanatismo religioso possa arrivare a spezzare vite umane per l’egoismo di una singola persona.
VALUTAZIONE 5/5