lunedì 7 febbraio 2022

“Diplomazia” di Zahra Owens

TITOLO: Diplomazia (Titolo originale “Diplomacy”)
AUTORE: Zahra Owens
CASA EDITRICE: Dreamspinner Press
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Rossella Fortuna
Pubblicato alcuni anni fa, “Diplomazia” è un romanzo che ho scoperto solo recentemente e che mi ha subito incuriosito per la peculiare ambientazione all’interno del mondo diplomatico. Man mano che proseguivo con la lettura ho iniziato a provare sensazioni particolari che mi hanno fatto comprendere che questo libro sarebbe rimasto ben impresso nella mia mente.
Lucas Carlton e Jack Christensen sono due protagonisti speciali con cui sono riuscito subito a entrare in sintonia, dal momento che l’autrice è stata particolarmente abile nel farmi percepire tutte le loro emozioni e i loro timori. Sono due uomini in apparenza destinati a seguire lo stesso percorso, una carriera diplomatica di successo che impone di avere al proprio fianco la moglie giusta che sappia gestire ogni aspetto della vita pubblica di un bravo ambasciatore, anche se ciò significa nascondere la propria natura e seppellire ogni altro desiderio.
L’americano Jack, il più anziano dei due, già da molti anni frequenta questo mondo, avendo capito già dal liceo che avrebbe voluto diventare un diplomatico per seguire le orme del padre. Ha represso fin da subito la propria omosessualità e ha scelto di frequentare l’affascinante Maria, divenuta poi sua moglie. La sua carriera è proseguita molto velocemente e poco prima dei quarant’anni è riuscito a diventare ambasciatore USA presso il Belgio, uno dei più giovani nel suo campo. Jack sembra avere tutto, un lavoro che gli procura grandi soddisfazioni, un’ampia conoscenza delle lingue, una bella moglie. Eppure dopo quindici anni di matrimonio non può fare a meno di pensare che qualcosa manchi nella propria vita.
Il britannico Lucas è un ragazzo pieno di entusiasmo e vitalità, che ha iniziato da poco la carriera diplomatica presso l’Ambasciata inglese in Belgio, ma che sembra già destinato al successo. Al contrario di Jack, ha cercato di non reprimere la propria natura e ha frequentato altri uomini, ma quando si è reso conto che per dare un senso al proprio impegno lavorativo doveva avere necessariamente una fidanzata al proprio fianco, ha cominciato a frequentare una giovane americana, Lucy. Non è felice di nascondere i suoi desideri e di fingere con quella ragazza, ma l’ambiente conservatore da cui è circondato non sembra dargli altra possibilità.
Con una scrittura fluida, semplice ed efficace l’autrice descrive con grande partecipazione l’incontro tra Jack e Lucas a un ricevimento presso l’Ambasciata americana a Bruxelles e l’effetto che questo primo incontro ha sulle vite dei due uomini. A tal fine il romanzo viene suddiviso in tre parti, corrispondenti alle tre fasi di una trattativa diplomatica: apertura dei negoziati, fase di stallo, ripresa delle trattative.
Quando Jack e Lucas si incontrano e iniziano a conoscersi e a diventare amici, non possono nascondere l’attrazione che provano l’uno per l’altro, i desideri lungamente repressi, i sentimenti che quasi subito iniziano a farsi strada nei loro cuori. Avviano, dunque, quei negoziati personali che li portano a intrecciare una relazione che diventa molto più di un’ardente passione, perché quando sono insieme ritrovano una rassicurante dimensione fatta di intimità e affetto. Anche se ciò significa mentire alle proprie compagne, perché in realtà il vero tradimento è quello che sono stati costretti a compiere nei confronti della propria natura a causa dell’ambiente conservatore da cui sono oppressi.
È impossibile, dunque, non affezionarsi a Jack e Lucas. Ho fatto il tifo per loro mentre cercavano, pur nascondendosi, di coltivare un rapporto che diventava sempre più profondo, anche nelle situazioni più critiche, mentre tentavano di trovare un equilibrio tra il desiderio di stare insieme e la paura di perdere ciò per cui si erano sempre sacrificati. Ho apprezzato il modo con cui l’autrice ha descritto i loro approcci erotici fatti soprattutto di scoperta e liberazione e ho sofferto quando il destino è intervenuto separandoli per poi farli ritrovare nel momento in cui le circostanze erano divenute più favorevoli.
La seconda parte rappresenta il modo con cui l’autrice ha voluto ricompensare i sacrifici e le sofferenze di questi due uomini mostrandoci il modo con cui hanno dovuto riconsiderare e rivoluzionare le loro vite per scrollarsi definitivamente di dosso il peso della finzione. Nel rappresentare il percorso congiunto di Jack e Lucas, che si ritrovano come se non fossero davvero trascorsi più di due anni dalla loro separazione, a dimostrazione dell’autenticità dei loro sentimenti, l’autrice sembra volere chiudere il cerchio su molte questioni rimaste aperte nella prima parte, dimostrandoci che alcune cose erano molto diverse da ciò che sembravano. Molto ben delineati anche i personaggi secondari che hanno un grande impatto sulle vicissitudini dei protagonisti.
“Diplomazia” è, quindi, un romanzo sorprendente e denso di emozioni, che ci narra di un sentimento che sembra resistere al trascorrere del tempo e alle difficoltà, una storia ricca di riferimenti alla situazione politica dei primi anni del duemila – ovvero il periodo in cui il romanzo è presumibilmente ambientato – e in alcuni casi anche profetica.
VALUTAZIONE 4,5/5

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