TITOLO: Il patto di Natale (Titolo originale: “The Christmas Deal”)
AUTORE: Keira Andrews
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Chiara Casaburi
“Il patto di Natale” dell’autrice canadese Keira Andrews può essere collocato all’interno del filone dei romanzi ambientati durante il periodo delle feste natalizie, ovvero quei momenti in cui le persone sono pervase da sentimenti positivi e buona volontà. Eppure, nonostante siano presenti i necessari riferimenti a tale periodo, mi risulta difficile classificare questo libro come semplice “novella natalizia”.
È la storia di due uomini, Seth Marston e Logan Derwood, alle prese con le loro solitudini e frustrazioni, con il bisogno di superare i propri ostacoli, soprattutto mentali, e di ritrovare se stessi. Un incontro fortuito dà origine a un patto che prevede il trasferimento di Logan a casa di Seth per il periodo delle feste e un finto fidanzamento fra i due, facendo emergere, in realtà, il profondo desiderio di formare una famiglia con qualcuno di speciale che sia sempre al proprio fianco.
Logan è uno dei personaggi più complicati che io abbia mai incontrato. Sicuramente una buona parte della sua complessità è da ricondurre agli eventi che hanno caratterizzato la sua vita. Anni di missioni in Iraq come Marine, un incidente che gli ha lasciato numerose cicatrici, non solo fisiche, un matrimonio con una donna che si era presa cura di lui durante la degenza in ospedale, celebrato troppo in fretta e terminato con la morte di lei, un figlio acquisito, Connor, arrabbiato e irrequieto, la difficoltà di trovare un lavoro e una imminente minaccia di sfratto. Questi eventi avversi hanno sicuramente inciso profondamente sul carattere di Logan rendendolo a volte imperscrutabile. Ma l’autrice è riuscita a delineare con grande efficacia non solo il suo carattere, ma anche il percorso che ha dovuto affrontare lasciandosi andare e mettendo pian piano in gioco le sue convinzioni. Logan vuole mostrarsi forte e orgoglioso, cerca di cavarsela da solo rifiutando la carità di chiunque, ma dentro di sé cela una grande fragilità, uno strisciante senso di colpa verso la moglie appena morta, una sensazione di inadeguatezza e di vergogna per il fatto di non trovare lavoro e non poter provvedere a Connor come vorrebbe.
La Andrews ci mostra le spiazzanti convinzioni di Logan legate alla sua sessualità, il suo considerarsi etero a tutti i costi, nonostante abbia avuto diversi rapporti sessuali con altri uomini, perché non potrebbe mai avere una relazione con qualcuno che non sia una donna. E nel mostrarci la paura di Logan di oltrepassare determinati confini, l’autrice si scaglia contro i pregiudizi verso la bisessualità e contro la mascolinità tossica che spesso impedisce alle persone di vivere pienamente i propri sentimenti. Indubbiamente, ho amato molto il modo con cui l’incontro con Seth costituisca un punto di svolta per Logan tale da mostrargli una diversa visione delle relazioni sentimentali.
Per ciò che riguarda Seth, ho avvertito fin da subito una particolare empatia nei suoi confronti. In particolare, ho compreso il suo voler essere ordinato e preciso a tutti i costi, come se dovesse da un momento all’altro aspettarsi il severo giudizio di qualcuno, per poi scoprire da quale famiglia provenisse e il modo con cui era stato trattato. L’autrice è riuscita a far percepire in ogni minima sfumatura i suoi problemi nel lasciarsi andare, frutto della rigida educazione ricevuta, i suoi sensi di colpa verso il sesso e i rapporti occasionali, ma nello stesso tempo ci ha permesso di ammirarne la profonda generosità e il suo volersi legare a una sola persona da amare.
Con questo romanzo Keira Andrews conferma, dunque, di essere un’autrice capace di andare oltre gli stereotipi risultando sempre autentica e vera. Con una scrittura avvolgente e ricca di introspezione e poetica malinconia, ha dato vita a due protagonisti con un bagaglio emotivo non indifferente, riuscendo a gestire con maestria le loro interazioni attraverso momenti intimi e intensi, accompagnati non solo da un erotismo sensuale, passionale e a volte anche giocoso, ma anche da un commovente e confortante confronto. Ho amato il modo con cui Seth si è approcciato a Logan cercando di sostenerlo e aiutarlo senza farlo sentire di peso, non solo accogliendolo in casa insieme a Connor, ma dandogli utili consigli su come gestire un adolescente triste e irrequieto. Nello stesso modo mi ha intenerito l’atteggiamento protettivo di Logan verso Seth, quando cerca di iniziarlo al sesso occasionale al solo fine di farlo stare bene o nel momento in cui si rende conto di odiare chiunque faccia soffrire l’uomo cui si sta affezionando sempre di più. Seth e Logan devono far finta di avere una relazione per spingere Angela, l’amministratrice delegata della società presso cui Seth lavora da anni a concedergli una promozione. Ma il legame fatto di attrazione, affetto, sostegno, rende quella finzione sempre più vera e autentica, molto più di quanto i due uomini riescano ad ammettere l’uno con l’altro.
I due uomini sono accompagnati da un ben nutrito gruppo di personaggi secondari, molto ben delineati, tra cui Jenna, sorella di Logan e amica e collega di Seth, dalle cui azioni molto istintive ha origine tutta la vicenda, e Connor, figlio acquisito di Logan, studente geniale, insofferente nei confronti del patrigno per tutta una serie di motivi che l’autrice ci farà comprendere al momento opportuno.
“Il patto di Natale” è, quindi, molto più di un romanzo natalizio, è una storia di crescita interiore e di conforto che vede due protagonisti indimenticabili percorrere una difficile strada per superare i propri ostacoli e riuscire a lasciarsi andare l’uno con l’altro, affiancati da un ragazzino che saprà rivelarsi davvero sorprendente.
VALUTAZIONE 4,5/5