lunedì 19 luglio 2021

“Niente di azzardato” di Jay Northcote

TITOLO: “Niente di azzardato” (Titolo originale: “Nothing Ventured”)
AUTORE: Jay Northcote
CASA EDITRICE: Self Publishing (Quixote Translations)
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Sara Benatti
Jay Northcote è senza dubbio uno dei miei autori di conforto, le sue storie leggere, ricche di sentimenti e di messaggi significativi, riescono sempre a risollevarmi il morale e con “Niente di azzardato” non mi ha affatto deluso.
Per Aiden è dura svegliarsi il sabato mattina, soprattutto dopo aver trascorso il venerdì sera a bere tequila in un bar insieme alla sua amica Liv. Tuttavia, il problema principale non è solo riprendersi dai postumi della sbornia, ma realizzare che la sua amica gli ha fatto promettere di iscriversi a una corsa particolare, dodici miglia nel fango tra ostacoli di vario tipo. Aiden, ex giocatore di rugby da un po’ di tempo fuori forma, è consapevole che si tratta di un’impresa titanica al di fuori delle sue forze, ma sa anche che Liv non gli permetterà mai di tirarsi indietro. Infatti, dopo poche ore si ritrova in un locale con la sua amica e altri colleghi per organizzare la squadra con cui iscriversi alla gara. Tuttavia, la faccenda diventa più interessante quando Matt, il bellissimo e atletico cugino di Liv, si unisce ai partecipanti per aiutarli ad allenarsi e prepararsi alla corsa. Aiden si sente subito attratto da lui, anche se comprende di non avere alcuna speranza visto che Matt è, in almeno in apparenza, etero. Ma quando, su suggerimento di Liv, Matt e Aiden iniziano ad allenarsi insieme, tra i due uomini inizia subito ad accendersi qualcosa.
Con una scrittura semplice e immediata, Jay ci avvolge in un’atmosfera confortante, ricca di sensualità, mostrandoci l’evolversi delle interazioni tra Matt e Aiden, i primi approcci imbarazzanti dovuti allo scarso allenamento di Aiden e alle manie perfezioniste di Matt, le battute e gli scherzi tra loro per sciogliere il ghiaccio e renderli più complici, la soddisfazione di Aiden nel vedere la sua forma fisica migliorare, l’accendersi di una passione bollente che li porta a diventare “partner di allenamento con benefici”, l’instaurarsi di un legame che inizia a spaventare entrambi e che sembra far vacillare alcune loro certezze.
Ho amato molto il modo con cui l’autore ha caratterizzato entrambi i protagonisti anche con un unico POV. Aiden è un trentatreenne ironico, spigliato, sempre pronto allo scherzo, ma che sa essere affettuoso, generoso e determinato al momento giusto, mostrando una spiccata sensibilità. Dietro una facciata allegra e il desiderio di non impegnarsi in una relazione seria nasconde delusioni e traumi.
Matt, invece, è sempre stato abituato a dare il meglio di sé, convinto di non riuscire mai a soddisfare realmente le aspettative altrui, trascurando in tal modo ciò che realmente desidera. L’autore con questo personaggio affronta il tema della bisessualità, ci parla dei pregiudizi che le persone bisessuali subiscono e di come il timore di essere giudicati finisca per alimentare i pregiudizi stessi. Matt è, infatti, un bisessuale non dichiarato, attratto sia dagli uomini che dalle donne, ma convinto di non poter fare coming out e avere una relazione con un uomo perché non è ciò che gli altri si aspettano da lui.
“Niente di azzardato” è un romanzo delizioso che fra corse e allenamenti, battute scherzose e commoventi confidenze, scene erotiche bollenti e un po’ di sofferenza, ci fa comprendere che per guadagnare qualcosa che ci renda felici, è necessario azzardare andando oltre pregiudizi e aspettative altrui.

VALUTAZIONE: 4/5

giovedì 15 luglio 2021

“Escort” di F.V. Estyer

TITOLO: Escort
AUTORE: F.V. Estyer
CASA EDITRICE: Quixote Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Dalia Nobile
F.V. Estyer è un’autrice francese che mi aveva già profondamente colpito con un suo precedente romanzo, “Un cielo buio”, una storia di accettazione in cui il protagonista deve effettuare un lungo percorso di esplorazione di sé e di rinascita. La sua scrittura si distingue per il modo con cui si discosta da alcuni canoni del romance dando vita a storie originali e sofferte.
Non è da meno “Escort”, un romanzo incentrato su un protagonista complesso, controverso e pieno di contraddizioni. Lukas McMahon è un giovane che ha conosciuto la miseria e il dolore, cresciuto da due genitori che avevano a malapena ciò che serviva per la sopravvivenza e morti tra gli stenti, ferito da alcune delusioni sentimentali che lo hanno reso totalmente disilluso nei confronti dell’amore. Il ragazzo vuole allontanarsi da un destino di povertà e lo fa dedicandosi a ciò che crede sia l’unica cosa che possa riuscirgli bene, vendere il proprio corpo. Grazie alla sua bellezza e all’indiscutibile fascino, si trasferisce a Miami e diventa un escort professionista, molto richiesto da ricchi uomini d’affari che gli consentono di condurre uno stile di vita elevato.
Lukas sembra amare la sua vita e il suo lavoro, trascorre il tempo libero con gli amici dedicandosi al surf e suonando la chitarra all’interno di un gruppo musicale. Eppure l’autrice inizia da subito a farci vedere alcune incertezze che sembrano minare le ferme convinzioni del ragazzo, sensazioni di vergogna e di disgusto che sembrano affacciarsi nella sua mente per poi essere subito represse, sopraffatte dall’idea che una vita diversa non sia possibile. Tuttavia, nel momento in cui Lukas posa gli occhi su Andrèa Beaumont, queste incertezze iniziano a diventare sempre più insistenti: «Amo il mio stile di vita e mi piace non farmi mancare niente di tutto quello che sognavo quando ero al verde. I soldi valgono tutte le umiliazioni? Il denaro può comprare qualsiasi cosa? Anche la mia dignità? Talvolta mi dico di sì, ma in questi momenti mi viene solo voglia di vomitare».
L’autrice con una scrittura intima, profonda, struggente, ci conduce lungo il viaggio interiore di Lukas, ci presenta le fragilità, le disillusioni e le speranze di un uomo ben lontano dall’essere perfetto, un uomo che può apparire snervante per le sue tante contraddizioni, per il suo atteggiamento apparentemente egoista, narcisista e superficiale, ma che in realtà nasconde un animo insicuro e bisognoso di amore e conforto. Andrèa è, invece, un uomo di successo, attraente e sicuro di sé, ma che non esita a mostrare una grande umanità nei confronti di Lukas, facendolo sentire per la prima volta un essere umano e non un oggetto da utilizzare per il piacere: «Come tutti, anche lui deve avere delle crepe, ed io ho potuto intravederne alcune. Eppure, sembra essere un uomo forte, una roccia incrollabile alla quale ho voglia di aggrapparmi, come fa una cozza allo scoglio. Perché ho la sensazione che con lui non potrebbe succedermi niente di brutto. Che potrebbe essere presente, nei momenti buoni e in quelli dolorosi».
Ho amato molto il modo con cui l’autrice ha mostrato l’evoluzione del loro rapporto, le incertezze iniziali derivanti da alcune reticenze da parte di entrambi, il forte legame di amicizia che li rende quasi inseparabili, la tenerezza e la dolcezza dei loro gesti e delle loro parole, la passione irrefrenabile che scoppia a un certo punto, un sentimento che inizia a farsi strada, segnato da un destino incerto e pieno di ostacoli, ma che si mostra comunque ben saldo nei rispettivi cuori a dispetto di tutto il resto.
La narrazione è composta da tanti piccoli accadimenti che si legano tra loro in un intreccio perfetto, colpi di scena che rendono la storia sempre più avvincente, scene erotiche descritte in modo egregio che vedono Lukas come protagonista, diviso tra la passione per Andrèa, che lo fa stare bene come mai nessun prima, e il suo lavoro di escort che diventa sempre più ingombrante e lo sommerge di vergogna e sensi di colpa, un “ingranaggio infernale” da cui non sembra capace di uscire. Non mancano i personaggi secondari tratteggiati in modo efficace, i clienti importanti che segnano il destino di Lukas e gli amici del gruppo musicale che costituiscono la sua famiglia e il suo conforto.
“Escort” è uno splendido romanzo che costituisce la conferma del grande talento di F.V. Estyer, un lungo, doloroso viaggio di rinascita e riscatto di un protagonista che, pur tra i tanti difetti, non si può fare a meno di amare, un messaggio di speranza su come riprendere in mano la propria vita dopo tanta sofferenza e dopo aver toccato il fondo: «Prego affinché non abbia dimenticato niente di noi, che si ricordi di tutti quegli istanti di felicità condivisa, che io non sono riuscito a trovare con nessun altro. Che non voglio trovare con nessuno che non sia lui»

VALUTAZIONE: 5/5


mercoledì 14 luglio 2021

“È complicato” di L.A. Witt

TITOLO: È complicato
SERIE: Tucker Springs #7
AUTORE: L.A. Witt
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Natascia Gandini
Brad Sweeney e Jeff Hayden sono i protagonisti dell’ultimo romanzo della serie dedicata alle vicende della cittadina di Tucker Springs in Colorado. “È complicato”, tuttavia, si distingue nettamente dai precedenti libri in quanto non parla di amori appena sbocciati o di relazioni che cercano di decollare tra varie difficoltà, ma di una coppia consolidata che sta affrontando da tempo una profonda crisi. Avevamo incontrato Brad nel sesto volume, “Quando si cade”, nelle vesti di amico di Nathan, eravamo quindi a conoscenza del difficile rapporto con Jeff, un rapporto durato quattro anni e che negli ultimi tempi si era profondamente incrinato.
“È complicato” inizia, dunque, con un “primo appuntamento” tra Jeff e Brad, che dopo l’ennesima rottura vivono separati e hanno deciso di ricominciare daccapo tentando di salvare una relazione nella quale ancora credono fermamente. I due ragazzi si amano, sentono di avere ancora bisogno l’uno dell’altro e questo inizio può essere un modo per risolvere i problemi smettendo finalmente di urlarsi addosso: «Nonostante lungo la strada avessimo combinato un enorme disastro con la nostra relazione e avessimo quasi distrutto l’amicizia che ci legava, questa era l’unica cosa che avevamo sempre fatto bene. Sin dalla prima volta era stato perfetto, e stanotte, ogni tocco – gentile, frenetico, dolce, profondo - evidenziava quante cose c’erano in ballo in quel momento. Quanto avevo bisogno di lui, quanto lo volevo e quanto avessi paura di perderlo».
Questa prima serata sembra davvero procedere per il meglio: una cena accompagnata da una chiacchierata spensierata, un bacio appassionato seguito da una notte bollente in cui ritrovano finalmente la loro intesa, svegliarsi il giorno dopo per trascorrere la giornata insieme come se davvero le cose non fossero mai andate storte. Sanno bene che i problemi che hanno causato la crisi sono ancora presenti, ma li affronteranno un po’ alla volta. Il loro entusiasmo, tuttavia, si incrina nel momento in cui Jeff riceve una telefonata da Christine, la sua ex moglie nonché socia in affari che annuncia di aspettare un figlio da lui, dopo un rapporto occasionale. Da quel momento in poi per Jeff e Brad le cose cominciano a diventare sempre più complicate, soprattutto perché la donna vuole ritornare nella natia Denver subito dopo il parto: il dubbio che il loro rapporto non possa avere un futuro inizia a farsi sempre più insistente.
L.A. Witt dimostra, come sempre, di avere un particolare talento per le storie complesse e non lineari. Per gran parte del romanzo si percepisce nettamente l’ansia dei due uomini, il desiderio di far funzionare le cose nonostante tutto, la paura di fronte ai continui ostacoli, la sensazione che sia molto meglio arrendersi. L’autrice ha delineato in modo netto il carattere dei due protagonisti sottolineando il loro diverso atteggiamento nei confronti delle avversità. Brad vuole stare con Jeff, ma non vuole nemmeno diventare un ostacolo per il suo compagno: da un lato cerca di spingerlo a pensare alla sua attività commerciale e al bambino in arrivo, ma dall’altro non vuole nemmeno essere considerato l’ultima priorità. Quando apprende della gravidanza di Christine, non esita a mostrarsi comprensivo e a consolare Jeff, cercando di capire cosa sia accaduto, ma nel contempo non può fare a meno di provare rabbia e gelosia verso quella donna che sembra ancora avere un ruolo importante nella vita del suo amante. In un certo senso, è il più fatalista dei due, in quanto è consapevole che se nessuno di loro sarà in grado di trovare un modo per salvare il loro rapporto, l’unica soluzione sarà andare ognuno per la propria strada anche se farà molto male. Jeff, invece, non vuole arrendersi in nessun modo, non può vivere senza Brad, ma si sente totalmente inerme, in quanto nella sua mente confusa non riesce a trovare il bandolo della matassa. Almeno finché, di fronte alla concreta possibilità di perdere Brad, non riuscirà a comprendere quali siano le vere priorità: «Nel suo abbraccio, con il cuore che mi batteva in quel modo ogni volta che ero così vicino a lui, potevo quasi credere che alla fine sarebbe valsa la pena affrontare tutto questo conflitto».
L’autrice, con il suo stile accattivante e una narrazione coinvolgente, ci consente di seguire le tappe del percorso di Jeff e Brad, ci fa intuire i problemi che hanno portato alla loro crisi anche prima dell’annuncio di Christine, ma nello stesso tempo ci mostra i momenti in cui sono davvero felici insieme, quei momenti che spingono i due ragazzi, nonostante le rotture e i litigi, l’uno tra le braccia dell’altro, il loro unico porto sicuro. Tutto questo, fino al meritato e commovente lieto fine.
“È complicato” è un bellissimo romanzo sulla crisi di coppia che ci fa comprendere come, per salvare un rapporto nel quale si crede fermamente, l’unico modo possibile sia fermarsi, respirare a fondo, fare ordine nella propria testa e cercare di capire che cosa conta davvero.

VALUTAZIONE: 4,5/5