lunedì 2 novembre 2020

Storie di Tucker Springs (Volumi 1-4)

TITOLO: Farsi forza; Un'occasione di seconda mano; Panni sporchi; Desidera il prossimo tuo 
SERIE: Tucker Springs #1 #2 #3 #4 
AUTORE: L.A. Witt; Marie Sexton; Heidi Cullinan 
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni 
GENERE: Contemporaneo 
TRADUTTORE: Micol Milan; Raffaella Arnaldi; Victor Millais 
Amo molto le serie di romanzi ambientate in luoghi particolari in cui si intrecciano le vicende dei vari abitanti. La serie “Tucker Springs”, che vede la collaborazione di tre brave autrici del panorama male to male (L.A. Witt, Heidi Cullinan, Marie Sexton), non fa eccezione: storie emozionanti con una varietà di spunti interessanti e messaggi importanti. Di seguito le recensioni dei primi quattro volumi della serie. 
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“Farsi forza” di L.A. Witt è un avvio decisamente gradevole di questa serie incentrata sulle vicende della tranquilla città di Tucker Springs, una cittadina ideale per chi vuole vivere al riparo dal caos e dall'inquinamento di una grande metropoli, ma forse leggermente noiosa per chi vorrebbe una vita più frenetica. 
Iniziamo a conoscerne i luoghi e i suoi abitanti, partendo da Jason Davis, il giovane proprietario del locale Light out, la cui esistenza negli ultimi tempi non è del tutto agevole: la sua spalla lesionata continua a procurargli dolori atroci, il suo compagno lo ha lasciato con un mutuo della casa da pagare, la gestione del suo locale si rivela parecchio difficoltosa. Lo stress finisce inevitabilmente per aumentare il dolore. Michael Whitman, invece, è un agopuntore, padre single e favorevole alla medicina alternativa, che ha un suo studio medico, ma fatica a pagare l'affitto di casa. 
I due uomini si incontrano nel momento in cui Jason si lascia convincere da un amico comune, il tatuatore Seth, a sottoporsi a una seduta di agopuntura per far passare il dolore: inizialmente dubbioso, si accorge che ben presto i risultati sono evidenti. Nel momento in cui Jason e Michael si confidano le rispettive difficoltà economiche, arrivano ben presto a un accordo: Michael potrebbe trasferirsi a casa di Jason e aiutarlo a pagare il mutuo occupando la stanza per gli ospiti. Nell'accordo Jason non ha tenuto conto dell'attrazione irresistibile nei confronti dell'affascinante medico, un'attrazione che sembra senza speranza considerato che Michael è, almeno apparentemente, etero. Tutto questo almeno finché i due uomini non iniziano a confidarsi e ad approfondire il loro rapporto. 
Di questo romanzo ho apprezzato il fatto che, nonostante sia stato adottato un P.O.V. unico, con Jason sola voce narrante, il personaggio di Michael non sia stato affatto penalizzato, venendo svelato poco alla volta in tutte le sue sfaccettature. Ho amato molto, quindi, il modo con cui sono stati costruiti questi due protagonisti, Jason, afflitto dal dolore e stressato dai problemi economici, ma capace di conservare ironia e giovialità, Michael gentile e premuroso, che a volte sembra preoccuparsi di chiunque tranne che di ciò che lo rende davvero felice e affronta, per questo motivo, parecchi conflitti interiori. 
Il romanzo si caratterizza per una scrittura molto fluida, particolarmente intensa ed emozionante nella parte erotica e sentimentale, arricchita da una bella introspezione e dalla giusta dose di sofferenza nei momenti opportuni (perché il lieto fine va conquistato), tutti elementi che mi hanno permesso di godere appieno della dolce storia tra Jason e Michael, due protagonisti che mi hanno coinvolto e che fanno capire che ciò che in apparenza sembra sbagliato è in realtà molto giusto se lo si desidera davvero. 
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“Un’occasione di seconda mano” di Marie Sexton e Heidi Cullinan è un romanzo che mi ha emozionato particolarmente per la delicatezza con cui è stato affrontato il tema del coming out, il difficile percorso per giungere a una completa consapevolezza dei propri desideri e sentimenti, dopo aver messo da parte ogni timore. La narrazione delle vicende di Paul ed El è, tuttavia, anche un interessante spunto per riflettere sul bisogno di ciascuno di sentirsi amato, di non essere la seconda scelta di nessuno. 
All'inizio della storia, Paul appare particolarmente affranto per la rottura della sua relazione con Stacey, una ragazza conosciuta al college. Nel corso della loro vita insieme, è stato sempre attento a soddisfare le volontà della sua fidanzata, a dimostrarsi all’altezza delle sue aspettative, per cui quando decide di trasferirsi con lei a Tucker Springs per assecondare la sua passione artistica è convinto di aver fatto la scelta migliore. Almeno fino a quando lei non decide di lasciarlo e di andare a convivere con Larry, un professore che avrebbe potuto aiutarla a farsi strada nel mondo dell’arte. 
La normale esistenza di Paul sembra inevitabilmente incrinarsi e il pessimismo inizia a farsi strada dentro di lui: è stato lasciato dalla sua ragazza ed è bloccato con un contratto di affitto a lungo termine in una casa troppo costosa da mantenere. Inoltre avrebbe voluto diventare veterinario, ma è riuscito a ottenere solo un posto da segretario nello studio di Nick, l’affascinante veterinario di Tucker Springs. Paul si sente praticamente la ruota di scorta di chiunque. 
Paul è un ragazzo dolce ed educato, che arrossisce per qualunque cosa e tende ad abbassare lo sguardo, soprattutto quando si trova di fronte a un uomo intrigante come El. Pian piano, le autrici ci fanno comprendere come Paul, in realtà, abbia sempre sacrificato ciò che desiderava davvero, preferendo scegliere la strada ritenuta più semplice per giungere a quella che considerava un'esistenza normale. 
Emanuel, detto El, è il proprietario del negozio di pegni di Tucker Springs. È un giovane che con gli anni ha imparato a costruirsi una maschera da cinico: non crede nelle relazioni a lungo termine e ha innalzato barriere affettive per impedirsi di soffrire, anche alla luce di tutto il dolore e il disagio che la sua famiglia gli procura. 
Eppure quando il timido ragazzo coi capelli rossi varca la soglia del suo negozio, dapprima per acquistare un regalo per riconquistare la sua fidanzata e poi per rivendere oggetti che riempiono inutilmente la sua casa, alcune certezze iniziano a incrinarsi. Di fronte a Paul, così bello, timido e impaurito, El inizia pian piano ad abbassare le difese: «El non poteva dire di aver mai avuto davvero un “tipo” nel senso che intendeva Denver. Per lui, la vera attrazione non era questione di età, stazza o colore dei capelli. Era più complicato. Era attratto dai modi gentili e da una certa vulnerabilità, e la verità era che Paul abbondava di entrambe le cose». 
La narrazione, attraverso una scrittura efficace e brillante, ci mostra il rapporto tra i due uomini che da semplice e casuale amicizia diviene un lento e continuo corteggiamento che ci fa sorridere ed emozionare, soprattutto se pensiamo a come El era apparso nelle prime righe del romanzo quando era convinto che “nessuno era veramente felice”. I P.O.V. alternati ci mostrano un El in conflitto con se stesso e le sue convinzioni radicate, che devono cedere il posto a un sentimento forte che si fa strada dentro di lui, e un Paul che lentamente inizia ad aprire gli occhi e a comprendere che ci sono inclinazioni, sentimenti, desideri, che non si possono nascondere o reprimere, nonostante un’ossessiva e insistente vocina interiore continui a dargli filo da torcere. 
Il messaggio ci arriva forte e chiaro attraverso una voce importante: «Cosa importa ciò che sei? Ti serve proprio essere etichettato? Non puoi semplicemente essere Paul, che ama le persone comunque si presentino?». 
Posso, quindi, affermare di aver amato molto questo romanzo, che mi ha consentito di seguire il percorso emotivo dei due protagonisti che imparano a capirsi, ad amarsi, a lasciarsi andare alla passione e al desiderio, perché ciò che conta è comprendere che di fronte a un sentimento vero e duraturo non ci sono seconde scelte, ma solo “l’unica scelta possibile”. 
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“Panni sporchi” di Heidi Cullinan è un romanzo molto particolare, in cui è possibile percepire, rispetto ai primi due volumi della serie, una maggiore intensità e una più sviluppata introspezione, soprattutto per le tematiche trattate. 
Nucleo centrale della narrazione è il disturbo ossessivo compulsivo di cui soffre uno dei due protagonisti, Adam Ellery, dottorando di entomologia e appassionato di falere. La vita di Adam è costantemente condizionata da questo disturbo, soprattutto per ciò che riguarda i suoi rapporti sociali e la possibilità di condividere spazi comuni con altre persone: «Certo, tutti facevano battute sul fatto di lavarsi le mani, pulire gli oggetti freneticamente e mettere la roba in ordine alfabetico nella dispensa, ma secondo la sua esperienza, c'era ben poco da ridere. Dentro i tormentati confini della sua mente, tutto doveva essere “così” o cosà”, altrimenti il mondo non avrebbe continuato a girare sul proprio asse nel modo corretto». 
Il suo disagio è spesso aggravato dalla fastidiosa presenza del suo ex ragazzo, Brad, che continua a tormentarlo per tornare insieme e gli procura spesso attacchi di panico. Colpisce la lucida consapevolezza di Adam di come la sua vita sia piena di ostacoli e difficoltà, anche nel compiere gesti che per molti appaiono semplici e banali: «A volte si domandava come sarebbe stato essere normale. Si chiedeva come sarebbe stata una relazione normale, in cui non dovesse mai spiegare a una persona cara perchè non poteva entrare in casa sua senza avere un attacco di panico». 
Una sera, nella ormai famosa lavanderia a gettoni di Tucker Springs, mentre viene tormentato da alcuni studenti ubriachi della confraternita, Adam viene soccorso da Denver Rogers e dal quel momento la sua vita subisce un profondo cambiamento. 
Denver è un gigante pieno di muscoli e dall'aspetto minaccioso, soprattutto con chi gli reca fastidio, ma è capace di mostrare una grande bontà d'animo. Miglior amico di El, il proprietario del negozio di pegni protagonista del secondo volume della serie, lavora come buttafuori nel locale gay Light out e cerca di mantenersi lontano da ogni relazione e da qualsiasi impegno sentimentale, cercando solo brevi piaceri con i ragazzi che frequentano il locale. Eppure dopo aver salvato Adam dagli studenti ubriachi e aver consumato con lui un rapporto sessuale in lavanderia, non riesce più a toglierselo dalla testa. 
Con una scrittura precisa e fluida, un'ottima caratterizzazione dei protagonisti e un buon inserimento di personaggi secondari (alcuni già protagonisti dei precedenti volumi), l'autrice ci mostra l'evoluzione di un rapporto che da semplice avventura sessuale diviene un legame sempre più solido. 
Adam, ragazzo timido e riservato, si sente al sicuro con Denver, quando si trova in sua compagnia è come se quella voce interiore che alimenta il suo disturbo smettesse di strepitare. Comprende bene la differenza tra il suo ex, Brad, che aveva la pretesa di sapere di cosa Adam avesse bisogno e di decidere al posto suo, e Denver che, invece, percepisce i reali bisogni del ragazzo e cerca di soddisfarli: «Non devi chiedere scusa per quello di cui hai bisogno. Però fidati, mi piace darti quello che ti serve. Magari perché mi rende felice». 
Denver, pur con i suoi difetti, si rivela un personaggio molto positivo e, attraverso il suo rapporto con Adam, impara a non farsi più condizionare dai traumi passati, dagli abusi psicologici subiti, dai disturbi che gli impediscono di migliorarsi, riuscendo ad amare Adam per ciò che è, aiutandolo a convivere con il suo disturbo: «Adam, con il suo disturbo. Adam, con tutti i suoi problemi e le sue paure. Adam, che non era solo un tipo strano, ma anche l'unica persona che Denver avrebbe voluto vedere quando si svegliava e prima di andare a letto». 
“Panni sporchi” è, dunque, un romanzo molto bello che ci mostra come due persone possano superare i propri limiti interiori e aiutarsi a vicenda ad affrontare i propri problemi senza alcuna prevaricazione, ma semplicemente percependo l'uno i bisogni dell'altro. 
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“Desidera il prossimo tuo” di L.A. Witt è stato per me una piacevole sorpresa. Quella tra Seth e Darren, infatti, non è solo una storia ricca di dolcezza ed erotismo, ma anche un momento di riflessione e un modo per trasmettere un messaggio importante. 
Avevamo già conosciuto Seth Wheeler nel primo volume “Farsi forza”: il proprietario del negozio di tatuaggi di Tucker Springs, grande amico di Jason e Michael (la coppia protagonista del citato primo volume), si è subito mostrato come un personaggio sarcastico e sfrontato, ma indubbiamente sempre pronto a sostenere e consigliare gli amici. Il suo doloroso passato, in cui è stato rinnegato per la sua omosessualità dalla bigotta e fondamentalista famiglia, lo ha portato non solo a diventare un ateo convinto, ma anche ad evitare di intrattenere qualsiasi relazione con chi professa la fede cristiana. 
Darren Romero si è appena trasferito da Tulsa a Tucker Springs, nell'appartamento di fronte a quello di Seth. È un uomo molto attraente, interessante, con uno spiccato senso dell'umorismo. Il tatuatore non riesce a credere alla propria fortuna, inizia subito a frequentarlo e a flirtare con lui, per poi scoprire che Darren è un sacerdote, giunto per svolgere le sue funzioni pastorali in una delle chiese della città. Nonostante ciò, i due uomini finiscono per cedere subito alla passione e trascorrono la notte insieme. E Darren continua a essere una presenza fissa nella vita di Seth. 
Ho amato molto questo romanzo, soprattutto per la caratterizzazione del personaggio di Darren - che traspare attraverso il P.O.V. in prima persona di Seth - una figura che si rivela sempre più interessante e ricca di sfumature. È un uomo che ha avuto, pur tra tante difficoltà e problemi di accettazione, la capacità e la forza di conciliare la propria omosessualità con la propria fede, che diviene per lui una vera e propria missione. Non è un religioso aggrappato a un'interpretazione severa, letterale ed eccessivamente rigorosa della Bibbia, riuscendo piuttosto a trarne il messaggio fondamentale, “ama il prossimo tuo come te stesso”, con cui costruisce tutta la sua attività di sacerdote, rivolta soprattutto ai giovani omosessuali in difficoltà, abbandonati dalle proprie famiglie. È un sacerdote che non giudica e non condanna, come fanno molti altri, accoglie Seth senza criticarlo per il suo ateismo, ma discutendo e confrontandosi con lui. È, soprattutto, un uomo che ammette di non essere un santo e di non ambire alla perfezione (non essendo, d'altronde, tenuto al celibato secondo le regole della sua chiesa). E Seth non può che rimanerne affascinato e sconvolto: «Ogni volta che gli ero vicino, il mondo aveva sempre meno senso. Non sapevo cosa pensare di un sacerdote gay che fumava erba, aveva avventure occasionali, e che adesso si era fatto tatuare. Sfidava qualsiasi cosa mi avesse incasinato la vita qualche anno prima, e contraddiceva tutte le ragioni per cui mi ero mantenuto a distanza dai cristiani. Tutte le ragioni per cui mi ero mantenuto a distanza da lui». 
Ho ammirato molto il modo con cui l'autrice è riuscita a mostrare i tormenti interiori di Seth, un personaggio che sa farsi amare pur con la sua testardaggine, che non può fare a meno di cedere ai sentimenti che prova per Darren, che impara a comprendere come la fede non si esprima solo attraverso l'atteggiamento retrogrado, bigotto e ipocrita dei suoi genitori, ma anche e soprattutto mediante un autentico modo di vivere cristiano, fatto di generosità, sostegno e comprensione. E il tatuatore deve imparare a scavare dentro di sé e a capire cosa davvero gli impedisce di amare Darren, per potersi poi lasciare andare: «Deglutii, sentendo le farfalle nello stomaco e un nodo in gola. Il semplice fatto che lui avesse ancora fiducia in me dopo che l'avevo ferito a quel modo era incredibile, Sentirmi chiedere di avere fede in lui – e domandandomi come avessi potuto non averne – era … più di quanto riuscissi a gestire. 
“Parlami, Seth,” disse. 
“Non sono bravo ad avere fede in qualcosa.” Gli toccai il viso e lo attirai a me. “Ma penso di poter fare un'eccezione per te”» 
La storia tra Darren e Seth ha uno sviluppo davvero emozionante, ricco non solo di passione ed erotismo (l'attrazione tra i due è innegabile e ineluttabile), ma anche di momenti intensi e toccanti, di confidenze sul proprio passato e di tranquille discussioni teologiche ed evoluzionistiche. 
Posso, dunque, concludere affermando che “Desidera il prossimo tuo” si colloca a buon diritto tra le mie letture preferite, soprattutto per il bellissimo messaggio di accettazione e inclusione che andrebbe diffuso tra molte persone. 

VALUTAZIONE 
Farsi forza: 4/5 
Un'occasione di seconda mano: 4,5/5 
Panni sporchi: 4,5/5 
Desidera il prossimo tuo: 4,75/5



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