martedì 17 novembre 2020

Serie “Thomas Elkin” di N.R. Walker (“Intervento di Retrofit”; “A chiare linee”; “Senso di appartenza”)

TITOLO: Intervento di Retrofit (Titolo originale: “Elements of Retrofit”); A chiare linee (Titolo originale: “Clarity of lines); “Senso di appartenenza (Titolo originale: “Sense of Place”)
SERIE: Thomas Elkin #1 #2 #3
AUTORE: N.R. Walker
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Contemporaneo
TRADUTTORE: Grazia Di Salvo
Thomas Elkin è un architetto di successo, con una solida posizione all'interno di uno studio affermato, è attraente, brillante e intelligente e, almeno in apparenza, sembra aver conquistato tutto ciò che la vita poteva riservargli. Eppure avverte, a quarantaquattro anni, che qualcosa di importante gli manca davvero, sebbene non riesca a comprendere cosa e continua a pensarci mentre se ne sta in piedi davanti alla finestra a scrutare il cielo di New York.
È questa l'immagine iniziale di “Intervento di Retrofit”, il primo volume della serie “Thomas Elkin” con cui l'autrice australiana N.R. Walker ci proietta nella vita e nei pensieri di quest'uomo affascinante e insoddisfatto che ha trascorso molti anni a nascondersi dietro a una bugia, a mentire a se stesso e agli altri circa la propria omosessualità, con un matrimonio ormai giunto al capolinea da cinque anni, da quando ha deciso di fare coming out, e un figlio di ventidue anni, Ryan, con cui ha finalmente recuperato un rapporto sereno. Thomas ha, dunque, ripreso in mano la propria esistenza solo da pochi anni e ancora non riesce a comprendere cosa vuole davvero, fino a quando suo figlio non si presenta a casa sua per cena con Cooper Jones, un suo amico ed ex compagno di scuola.
Due aggettivi mi sono venuti in mente non appena ho iniziato a leggere questa serie: “adorabile” e “malinconico”. Malinconico è l'approccio iniziale di Thomas, che ricorre spesso nelle sue riflessioni, il rimpianto di non aver avuto il coraggio di fare determinate scelte già molti anni prima, la sensazione di aver lasciato volar via il tempo sentendosi intrappolato: «Costosa. Impeccabile. Prevedibile. Erano anche tre aggettivi che mi ritraevano alla perfezione».
Adorabile è, invece, il modo con cui Tom inizia a interagire con Cooper, questo giovane talentuoso e appassionato di architettura che, dopo quella prima cena, si presenta nel suo studio per un tirocinio estivo e viene da lui scelto. Cooper è un ragazzo con una personalità poliedrica, serio e professionale nel suo lavoro, dotato di un entusiasmo non comune nell'inseguire i suoi desideri di realizzazione in quella che è la sua grande passione, ma capace, al momento opportuno, di mostrarsi sfrontato, esuberante, con uno spiccato senso dell'umorismo.
Tom non può rimanere indifferente di fronte al fascino magnetico di quel ragazzo e inizia a provare una forte attrazione nei suoi confronti che ben presto si unisce a una sorta di comunione di interessi che fortifica sempre di più il loro legame: «Io lo fissavo. Il modo in cui parlava dell'architettura, dei palazzi e dell'arte in essi, era uguale a quanto facevo anch'io. Una passione che non avevo mai condiviso con nessuno.».
L'autrice, con una scrittura brillante, efficace e di impatto immediato, mostra una grande capacità nel costruire in poco più di un centinaio di pagine una narrazione dolce e intensa, ricca nello stesso tempo di ironia e di tenerezza, senza tralasciare nessun dettaglio importante di questa prima fase della storia tra Cooper e Thomas: il loro primo incontro, le interessanti discussioni sulla loro passione comune per l'architettura, i dubbi e i tormenti di Tom circa l'inizio di una relazione con un uomo che ha la metà dei suoi anni ed è, oltretutto, un suo tirocinante, la sfrontatezza con cui Cooper riesce a superare le sue perplessità: «Avrei dovuto mettere un punto a quella cosa. Avrei dovuto dirgli di smetterla. Avrei dovuto mettere in chiaro fin da subito che era un'idea terribile. Ma non ci riuscii. Mentre la parte razionale e percettiva del mio cervello urlava per dirmi di porre fine a quell'assurdità, la parte egoista, stupida e interessata lo voleva. Il mio corpo lo voleva».
L'evoluzione del rapporto tra Tom e Cooper ci riserva immagini evocative e dense di emozioni, mentre i due girano per le strade di New York, intenti a osservare palazzi e a riconoscere stili architettonici, scambiandosi opinioni sul loro interesse comune: «I grattacieli. Adoro il panorama di vetro e metallo. La fermezza che trasmette questa città. E amo come i nuovi palazzi si integrino con quelli vecchi. Sia vecchio che moderno. Insomma, ci sono alcuni edifici che sono vere e proprie opere d'arte …». E Tom capisce ben presto quanto Cooper sia importante per lui e quanto abbia cambiato il suo modo di vedere le cose: «Iniziavo a pensare che l'avrei volentieri portato ovunque, gli avrei mostrato tutto soltanto per vederlo sorridere in quel modo».
Posso, dunque, dire di aver amato molto l'abilità con cui la Walker è riuscita a trattare il gap generazionale, aggiungendo una certa dose di umorismo che ha reso davvero godibile lo sviluppo della relazione tra questi due uomini, con il loro scherzare e prendersi in giro sui diversi gusti dovuti alla differenza di età e sulle prerogative della generazione Y, senza tralasciare la loro capacità di rendere tali differenze un punto di forza del loro rapporto. Pregevole è, soprattutto, il modo con cui i protagonisti descrivono la loro unione attraverso suggestive metafore architettoniche: «Siamo come un intervento di retrofit; facciamo sì che lo stile antico di un edificio venga rinnovato da quello moderno. Quando tutto sembra non quadrare, ecco che funzioniamo».
***
Con il secondo volume, "A chiare linee", entriamo in una fase successiva della storia d'amore tra Cooper e Tom. Dopo aver finalmente trovato un equilibrio tra professione e vita privata (Cooper ha trovato lavoro presso un altro studio molto prestigioso e lui e Tom possono frequentarsi alla luce del sole), i due uomini si mostrano sempre più affiatati. Nonostante la brevità (anche questo volume ha poco più di un centinaio di pagine), l'autrice riesce a concentrare tantissime sensazioni ed emozioni, attraverso diversi momenti sensuali e passionali perfettamente incasellati all'interno di una quotidianità fatta di confidenze, risate, battute e sostegno reciproco. Con il suo consueto stile brillante e una scrittura assai godibile possiamo vedere il modo con cui i due mondi di Cooper e Tom, in apparenza distanti, riescono ad amalgamarsi ad arte.
È questa la fase in cui i due amanti devono affrontare le reazioni delle rispettive famiglie, i genitori di Cooper preoccupati che il loro ragazzo stia con un uomo molto più grande di lui, i genitori di Tom restii ad accettare l'omosessualità del figlio. Senza tralasciare l'atteggiamento geloso e ostile dell'ex moglie di Tom, Sofia, che sembra ancora provare rancore e rammarico per la fine del suo matrimonio.
In questo frangente, Tom e Cooper devono finalmente riuscire a prendere consapevolezza della solidità dei loro sentimenti, comprendere quanto reale sia il loro rapporto, oltre che affrontare la paura che il loro legame possa in qualche modo essere messo in discussione: «Era la prima volta in assoluto che si comportava in modo tanto possessivo. La prima volta che leggevo la paura nei suoi occhi». Di fronte a tali difficoltà, l'autrice mette in luce con grande impatto emotivo l'inarrestabile determinazione di Cooper nel cercare di superare le perplessità dei suoi genitori e far comprendere loro quanto lui sia felice con Tom: «Ma cos'altro posso fare? Mi sono innamorato di te e, se il genere non ha importanza, allora non ce l'ha nemmeno l'età». Tutto questo, senza tralasciare mai di mostrare l'inesauribile forza dell'amore che lega questi due uomini, il modo con cui, sostenendosi a vicenda, riescono ad affrontare momenti di scoramento, delusione, tristezza: «Non riuscivo a pensare a una vita senza Cooper. Ci conoscevamo da pochi mesi, ma lo amavo. Veneravo quell'uomo incredibile che, per qualche inspiegabile ragione, sembrava amarmi quanto lo amavo io».
In questo volume, non manca l'interessante metafora architettonica che mostra come il legame tra Tom e Cooper sia come un design le cui linee di contorno possono non apparire chiare a tutti, ma sono in realtà molto più definite di quanto si possa immaginare: «[...] ogni design ha bisogno di chiare linee guida. Di vincoli che lo definiscano e che lo creino … e a volte quelle linee di contorno non sono visibili a tutti […] esistono linee di contorno che sembrano poco precise, ma non sono per niente sfocate. Anzi, spesso sono più chiare che mai»
***
“Senso di appartenenza” ci mostra l'emozionante epilogo della bellissima storia d'amore tra Tom e Cooper, due meravigliosi protagonisti che mi hanno fatto sorridere e commuovere, che mi hanno affascinato con i loro dialoghi brillanti e intrigato con la loro giocosa e appassionata sensualità. E l'autrice ha mostrato un talento unico nel tenere desta l'attenzione fino all'ultima pagina senza consentire al lettore di abbassare mai la guardia.
Tom e Cooper sono ormai una coppia consolidata che può contare sul sostegno di parenti e amici, ma, affinché un lieto fine possa considerarsi degno di tale nome, occorrono alcuni ostacoli da superare: da un lato c'è un giovane imprenditore, Xavier, con cui Cooper realizza il suo primo progetto architettonico, ma che sembra più che altro interessato a provare a sedurre il talentuoso architetto; dall'altro c'è un collega di Tom, anziano e piuttosto omofobo, che sembra cercare ogni espediente per allontanarlo dall'azienda per cui ha lavorato per tanti anni.
Nonostante alcuni momenti di tensione, Tom e Cooper riescono a trovare diversi interessanti espedienti per mettere all'angolo i loro antagonisti, mostrando in modo definitivo quale sia la forza del loro legame, il loro “senso d'appartenenza”:
«Sorrisi. "Sai cosa significa "senso d'appartenenza"?"
Cooper annuì. "È quando l'edificio in cui ti trovi è talmente accogliente da sapere di casa. Quando si è in pace."
Annuii "Esattamente."
Cooper si guardò intorno. "Questo posto?"
Scossi il capo. "No"
La parola successiva fu uno squittio. "Io?"
Annuii e gli sorrisi. "Sei tu il mio senso di appartenenza, Cooper"».
“Thomas Elkin” è, dunque, per me una serie indimenticabile che mostra senza alcun dubbio la bravura di una delle migliori autrici del panorama romance male to male.

VALUTAZIONE 5/5




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