martedì 20 agosto 2024

“Angeli all’inferno” di Josh Lanyon

TITOLO: Angeli all’inferno (Titolo originale “Snowball in Hell”)
SERIE: Autoconclusivo
AUTORE: Josh Lanyon
CASA EDITRICE: HarperCollins
GENERE: Giallo Storico
TRADUTTORE: Gabriella Gardin
Josh Lanyon si colloca di buon diritto tra quegli autori che per me rappresentano una garanzia, considerata la sua capacità di coniugare gialli ben congegnati con storie d’amore emozionanti e mai banali. “Angeli all’inferno”, romanzo ambientato nel 1943, presenta tutte queste caratteristiche, cui si aggiunge anche una collocazione storica particolare, la Seconda guerra mondiale, che impone una seria riflessione sulla condizione delle persone omosessuali a quel tempo.
Ci troviamo a Los Angeles, pochi giorni prima di Natale, quando viene scoperto in un sobborgo il cadavere di Philip Arlen, il figlio di un importante uomo d’affari. Il tenente Matt Spain è incaricato di indagare su tale delitto, per cui dovrà cercare di far luce sul passato del giovane ucciso, che presenta diverse ombre e aspetti contraddittori, mentre tenta di tenere a bada il crescente interesse per il bel giornalista presente sulla scena dell’omicidio, Nathan Doyle, che sembra sapere molto più di quel che dice e pare legato in qualche modo alla famiglia Arlen. Matt e Nathan si ritrovano a indagare, ciascuno per conto proprio, mentre tentano di interrogare i familiari di Phil, scoprendo pezzi nascosti della vita del giovane rampollo e cercando di farsi un’idea su chi avrebbe potuto volerlo morto. Nel frattempo, le strade di Matt e Nathan sembrano incrociarsi di continuo, non solo perché il giornalista è uno dei maggiori sospettati per la polizia, ma anche perché il tenente sembra essersi trasformato in un angelo custode, che accorre ogni volta che il giovane si caccia nei guai. Troveranno il modo per esplorare la reciproca attrazione, ma dovranno fare i conti con un contesto che condanna l’omosessualità, per cui dovranno comprendere se una storia fra loro vale la pena.
Josh Lanyon, con una scrittura asciutta, solida ed efficace, ha costruito un giallo molto ben strutturato e credibile, con un’indagine che si sviluppa in modo avvincente, con intrecci narrativi interessanti e atmosfere che mi hanno fatto venire in mente alcune storie di Agatha Christie. Ho amato il modo con cui l’autrice ha svelato poco alla volta i retroscena della vita della vittima e dei suoi familiari permettendoci di giungere gradualmente, insieme a Matt e Nathan, alla scoperta del colpevole con emozionanti colpi di scena finali.
Nello stesso tempo l’autrice ha dato vita a due protagonisti profondi e intensi che lasciano il segno, feriti dalla guerra, sempre alle prese con un senso di inadeguatezza derivante dal loro sentirsi diversi rispetto agli altri, ma bisognosi d’amore e comprensione. Matt è un uomo dall’aspetto massiccio e imponente, ma che nasconde una grande sensibilità e il forte desiderio di amare qualcuno. Amava davvero sua moglie Rachel, morta da poco, ma quello che prova per Nathan non è paragonabile a nient’altro, per cui vorrebbe realmente combattere per loro. Nathan è fragile, sia a livello fisico che emotivo. Fisicamente, ha subito ferite di guerra che hanno avuto per lui pesanti conseguenze, mentre emotivamente ha sempre vissuto con disagio la sua omosessualità, pur non potendo eludere la sua vera natura, per cui vive con paura ciò che prova per Matt. Quella tra il tenente e il giornalista è una storia d’amore coerente con quel contesto storico, un sentimento sussurrato, nascosto, vissuto con timore, ma con una passione viva e bruciante.
Probabilmente avrei voluto ancora più pagine per scoprire molti più aspetti della storia di Matt e Nathan, ma “Angeli all’inferno” rimane, comunque, un’altra prova del grande talento di Josh Lanyon.

VALUTAZIONE 4,5/5

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