TITOLO:
“Lezioni
di vita”
(Titolo originale: “Life Lessons”)
SERIE:
Lezioni
di vita #1
AUTORE:
Kaje
Harper
CASA
EDITRICE: Triskell
Edizioni
GENERE:
Contemporaneo;
Poliziesco
TRADUTTORE:
Cristina
Bruni
Un
efferato omicidio all'interno di una scuola di Minneapolis, un
incontro inaspettato che incide profondamente sulle vite di due
uomini, una storia d'amore che rappresenta una rischiosa sfida per
entrambi, una tensione narrativa che lascia senza fiato sino
all'ultima pagina. Sono questi gli elementi che rendono “Lezioni di
vita” - il primo volume dell'omonima serie di Kaje Harper - un romanzo unico, un
mix perfetto di romanticismo e suspense, tra indagini poliziesche e
sentimenti contrastati.
Tony
Hart è un giovane professore di un liceo di Minneapolis, la cui
esistenza sta procedendo in maniera fin troppo tranquilla negli
ultimi mesi. È venerdì sera e i corridoi dell'edificio scolastico
sono ormai quasi deserti, il ragazzo è ancora a lavoro nel tentativo
di ultimare un progetto dedicato ai libri per l'infanzia, quando,
all'improvviso, uscendo dall'ascensore, si ritrova tra le braccia un
collega, ferito mortalmente con un coltello. Il tempestivo arrivo
della polizia e l'avvio delle indagini da parte dei detective della
omicidi portano Tony a incontrare Jared MacLean, detto Mac,
l'investigatore che dovrà occuparsi del caso: i due cercheranno di
collaborare per far luce sull'assassinio instaurando un rapporto che
diventerà sempre più profondo, soprattutto nel momento in cui sarà
la vita stessa di Tony a essere in pericolo.
L'autrice,
con uno stile efficace e puntuale, illustra adeguatamente lo sviluppo
dell'indagine poliziesca, fornendo, senza essere pedante, un quadro
preciso di tutti gli elementi che Mac e i suoi colleghi cercano di
acquisire per addivenire alla soluzione del mistero, esplorando i
dettagli del passato della vittima, tra contatti e possibili nemici,
interrogando professori non sempre pronti a collaborare e ascoltando
il punto di vista degli studenti.
Ma
il romanzo, oltre all'indagine, segue anche il percorso interiore dei
due protagonisti, tratteggiati in tutta la loro sensibilità e
profondità di sentimenti. Ciò che colpisce è soprattutto il fatto
che Tony e Mac vivano in maniera completamente diversa la propria
omosessualità. Mac non ha mai voluto fare coming out, ha preferito
vivere di nascosto i propri impulsi attraverso rapporti sessuali
anonimi con sconosciuti in località lontane dal luogo in cui vive
abitualmente. A volte accenna a un passato che vuole cancellare, a
una famiglia a cui preferisce non pensare, lasciando trapelare una
certa sofferenza e un difficile percorso di accettazione. È vedovo,
con una figlia piccola a carico, per cui la sua ferma volontà di non
dichiararsi è legata al desidero di tutelare la sua bambina e non di
avere problemi a lavoro. Una volontà che inizia a vacillare già
dopo i primi incontri con Tony:
«Mac
sospirò. Diventare amico di un uomo gay sarebbe stato un vero
rischio per la sua vita da non dichiarato. Diventare più che
semplici amici sarebbe stato ancora peggio. Teneva la sua vita sotto
stretto controllo. Ogni cosa funzionava perfettamente in quel modo.
Non desiderava cambiarla. A parte quando pensava agli occhi blu di
Tony e alle sue spalle tese. Allora sì che nascevano i dubbi»
Tony
è un ragazzo tranquillo e con la testa sulle spalle, che sa
dimostrarsi allegro, ironico, vitale e sfacciato al momento giusto.
Anche lui non ha avuto una vita sempre serena, la scelta di
dichiarare apertamente la propria omosessualità gli ha procurato una
certa dose di sofferenza, anche a causa di alcuni atti di bullismo a
scuola, ma con una grande forza di volontà è riuscito a buttarsi
tutto alle spalle e a vivere con orgoglio la sua natura. Teme gli
ostacoli di una relazione con un uomo non dichiarato, ma nello stesso
tempo non riesce a negare il forte legame che si sta instaurando con
l'attraente poliziotto:
«Tony
non si era mai sentito in quel modo con altri uomini […] Per
qualche motivo si fidava di Mac, in un modo in cui gli era stato
impossibile con Luke. Un po' come in quelle esercitazioni per
l'affiatamento di gruppo in cui ti chiedevano di lasciarti cadere
all'indietro e di fidarti dei tuoi compagni, perchè ti avrebbero
preso in tempo. Con Luke avrebbe dovuto tenere pronta una mano per
sostenersi da solo, nel caso in cui il suo ex avesse avuto di meglio
da fare che preoccuparsi per lui. Ma con Mac si sarebbe lasciato
cadere, sicuro che quelle mani grandi ci sarebbero state per lui».
Tony
e Mac arrivano a un compromesso, consapevoli che è preferibile
rimanere insieme, anche se di nascosto, piuttosto che perdersi. La
loro relazione diventa, quindi, sempre più coinvolgente, non solo
per la sconfinata sensualità di una passione totalizzante, ma anche
perchè l'autrice riesce a farci percepire in maniera netta i
sentimenti che li accomunano davvero: la reciproca fiducia, ma anche
una profonda generosità che li porta a dare sostegno a chi ne ha
bisogno, nel desiderio di sentirsi avvolti da una famiglia che
prescinde dai legami di sangue (Tony con il piccolo Ben, Mac con i
suoi suoi colleghi, oltre che con la sua bambina).
“Lezioni
di vita”
è, dunque, un bellissimo inizio di una serie davvero promettente e
appagante, una narrazione in grado di combinare perfettamente
adrenalina, emozioni forti, riflessioni incentrate sull'importanza di
lasciarsi andare ai propri sentimenti nonostante i pericoli e gli
ostacoli:
«Il
sesso non era mai stato così importante. Ma ormai non si trattava
solo di sesso; si trattava di Tony. E Tony era diventato in qualche
modo troppo importante per poterlo mettere da parte. Smettere di
respirare sarebbe stato meno doloroso».
VALUTAZIONE 5/5