TITOLO:
Forte
abbastanza (Titolo originale: “Strong enough”)
AUTORE:
Melanie
Harlow e David Romanov
CASA
EDITRICE: Quixote
Edizioni
GENERE:
Contemporaneo
TRADUTTORE:
Arabella
McKenzie
Accade,
a volte, di avere il bisogno di fermarsi e guardarsi dentro, iniziare
a fare i conti con se stessi, scontrarsi con i propri desideri
irrealizzati o repressi, con le frustrazioni, i progetti accantonati.
Magari il momento in cui si inizia ad avvertire tale bisogno può
essere la conseguenza di un incontro apparentemente casuale, quando
il destino decide di mettersi in mezzo e intrecciare le esistenze di
persone che mai avrebbero immaginato di incontrarsi.
È
questo il tema centrale di “Forte abbastanza” di Melanie Harlow e
David Romanov, pubblicato da Quixote Edizioni, una sofferta e
passionale storia d’amore, ma anche un lungo e contrastato percorso
di accettazione della propria natura. Un romanzo complesso che
affronta tematiche importanti veicolando anche significativi
messaggi.
Il
tutto ha inizio con la repentina decisione di Maxim, ventiquattrenne
russo, di lasciare il proprio Paese e di trasferirsi a Los Angeles
per inseguire il sogno di diventare sceneggiatore. Vari disguidi, tra
cui il furto della propria borsa con vestiti e carta di credito,
portano Maxim a casa di Derek, trentaseienne americano, presso cui
dovrebbe essere ospitato per una sola notte. Ma il loro rapporto
inizia a farsi sempre più intenso, nonostante Derek cerchi di negare
in ogni modo l’attrazione che prova per il giovane.
Gli
autori, con una scrittura fluida e precisa, hanno costruito una
narrazione in prima persona coinvolgente e profonda, più
introspettiva che d’azione, che attraverso i punti di vista
alternati ci consente di scavare nell’anima dei due protagonisti,
di seguire il loro sviluppo interiore, le emozioni contrastanti, i
sussulti del cuore.
Grande
è, inoltre, l'attenzione riservata alla caratterizzazione dei
personaggi. Quello tra Derek e Maxim è, infatti, l’incontro tra
due personalità completamente differenti: preciso, metodico,
razionale fino all’eccesso il primo, passionale e istintivo il
secondo. Un incontro che segna le esistenze dei due uomini, in
un’influenza reciproca che consente loro di migliorarsi a vicenda.
È
soprattutto Derek a compiere il percorso più sofferto, fermamente
legato alle sue radicate convinzioni che lo hanno portato a reprimere
la propria sessualità e ad accantonare le personali aspirazioni,
alla ricerca della considerazione altrui:
“La sera
precedente gli avevo detto che non avevo un sogno, ma non ero stato
sincero. Il mio sogno era essere normale. Vivere il tipo di vita che
le persone intorno a me approvavano e ammiravano. Volevo essere visto
come qualcuno che aveva tutto, anche se sapevo che, in fondo, non era
vero. A ogni modo, che vantaggio mi aveva mai portato la verità?”
A
sua volta Maxim si mostra, almeno inizialmente, come un ragazzo che
aspira a inseguire fortemente i propri sogni, buttandosi a capofitto
in questa ricerca senza alcun indugio, anche a costo di correre
alcuni rischi e rinunciando ai legami affettivi. Ma è con Derek che
inizia a conoscere il desiderio di includere finalmente una persona
nella propria vita, anche se questo significherà prendere decisioni
importanti e difficili:
“Per
la prima volta, volevo conoscere ogni angolo oscuro della mente di
qualcuno. Volevo assaggiare ogni posto nascosto del suo corpo. Volevo
stare con lui”
Il
legame tra i due uomini, coinvolti in una passione amorosa
totalizzante, è destinato a divenire sempre più forte, nonostante
le resistenze di Derek che non può fare a meno di ritrovare in Maxim
un’autenticità che non aveva mai conosciuto prima:
“Con
Maxim, tutto aveva senso. Era una parte di me, quanto il cuore che mi
batteva nel petto o il sangue che mi scorreva nelle vene. Ed era
bellissimo. Con lui era bellissimo”
Il
romanzo ha una forte componente autobiografica: David Romanov,
infatti, si è trasferito dalla Russia a Los Angeles all’età di
ventiquattro anni e molti episodi narrati sono tratti dalla sua
esperienza. La narrazione diventa, quindi, anche un momento di
confronto tra la cultura russa e quella americana, che consente di
smentire alcuni luoghi comuni sulla popolazione russa.
Molto
ben delineati anche i personaggi secondari, in particolare Ellen, la
sorella di Derek, sensibile e generosa, che si dimostra una pedina
essenziale nell’intreccio dei destini dei due protagonisti.
“Forte
abbastanza”
è, dunque, un bellissimo e coinvolgente romanzo che parla di
sentimenti, di destino e di sogni da realizzare e invita a far cadere
qualsiasi resistenza che impedisca di vivere pienamente la propria
vita. Anche se ciò significa intraprendere un lungo e sofferto
percorso di accettazione perché con l’amore tutto è possibile.
“Ellen
lo avrebbe chiamato destino, Maxim avrebbe potuto chiamarlo un segno
dell'universo. Un mese prima, avrei alzato gli occhi al cielo e
l'avrei definita una coincidenza. Quel giorno, la vidi come qualcosa
di più … una prova. Con l'amore, tutto era possibile”
VALUTAZIONE: 5/5